19-11-2015, 23:09
Ti hanno già detto quasi tutto, aggiungo solo che, ma non per scoraggiarti:
- 11 metri di albero, per quanto leggero, fanno un bel braccio di leva con relativi sforzi e carichi, escluso che lo possa abbattere una persona sola se non con verricelli e/o paranchi;
- tagliare l'albero non è come dirlo e difficile da fare col seghetto;
- modificare la base (in pratica inventarsela) con piastra di scarico e cerniera, è roba di meccanica fine;
- modificare l'assetto/struttura dell'armo non è una cosa che si fa così, tanto per vedere se riesce;
- cambiare gli attacchi delle lande modifica gli scarichi delle forze in gioco e, forse, richiede qualche calcoletto;
- si deve rinforzare opportunamente la coperta dove insiste la base, con contropiastra sotto, se no la prima volta che la cerniera lavora viene su la coperta;
- sotto, dopo aver chiuso e rinforzato la mastra, si deve costruire un puntone che scarichi gli sforzi fino alla mastra in chiglia, e predisporre due tiranti perché non venga su la coperta in manovra;
- si devono predisporre un certo numero di manovre correnti per poter tenere dritto il palo nei due sensi, perché mollato il belin o lo strallo, a seconda di come lo vuoi abbattere, non è semplice tenerlo fermo e dritto;
- la modifica è un'operazione parecchio costosa e difficile da fare;
- ogni volta che lo ritiri su, qualcosa andrà regolato e anche con punti fissi e spie/testimoni, è un'operazione di fino;
- andare in giro con l'albero né su né giù è un modo quasi sicuro di spaccare qualcosa in fretta, specie se non navighi sull'olio;
- la manovra di abbattuta e rialzata non credo sia molto veloce da fare e se appena la barca dondola diventa una cosa da Circo Togni.
Le barche olandesi, come tutte quelle che sono pensate e costruite con albero abbattibile, hanno un'armo un po' diverso dall'Arlequin e hanno una struttura un po' più robusta.
Detto in altri termini, la cosa è affascinante a riuscirci, ma francamente nemmeno a me verrebbe in mente di provare a farla, ed è tutto dire perché cose ben strane ne ho fatte parecchie, però come tutte le cose, si può fare, tenendo presente di cosa si vuole/può ottenere alla fine.
- 11 metri di albero, per quanto leggero, fanno un bel braccio di leva con relativi sforzi e carichi, escluso che lo possa abbattere una persona sola se non con verricelli e/o paranchi;
- tagliare l'albero non è come dirlo e difficile da fare col seghetto;
- modificare la base (in pratica inventarsela) con piastra di scarico e cerniera, è roba di meccanica fine;
- modificare l'assetto/struttura dell'armo non è una cosa che si fa così, tanto per vedere se riesce;
- cambiare gli attacchi delle lande modifica gli scarichi delle forze in gioco e, forse, richiede qualche calcoletto;
- si deve rinforzare opportunamente la coperta dove insiste la base, con contropiastra sotto, se no la prima volta che la cerniera lavora viene su la coperta;
- sotto, dopo aver chiuso e rinforzato la mastra, si deve costruire un puntone che scarichi gli sforzi fino alla mastra in chiglia, e predisporre due tiranti perché non venga su la coperta in manovra;
- si devono predisporre un certo numero di manovre correnti per poter tenere dritto il palo nei due sensi, perché mollato il belin o lo strallo, a seconda di come lo vuoi abbattere, non è semplice tenerlo fermo e dritto;
- la modifica è un'operazione parecchio costosa e difficile da fare;
- ogni volta che lo ritiri su, qualcosa andrà regolato e anche con punti fissi e spie/testimoni, è un'operazione di fino;
- andare in giro con l'albero né su né giù è un modo quasi sicuro di spaccare qualcosa in fretta, specie se non navighi sull'olio;
- la manovra di abbattuta e rialzata non credo sia molto veloce da fare e se appena la barca dondola diventa una cosa da Circo Togni.
Le barche olandesi, come tutte quelle che sono pensate e costruite con albero abbattibile, hanno un'armo un po' diverso dall'Arlequin e hanno una struttura un po' più robusta.
Detto in altri termini, la cosa è affascinante a riuscirci, ma francamente nemmeno a me verrebbe in mente di provare a farla, ed è tutto dire perché cose ben strane ne ho fatte parecchie, però come tutte le cose, si può fare, tenendo presente di cosa si vuole/può ottenere alla fine.
