04-09-2016, 14:30
(04-09-2016, 12:36)osef Ha scritto: Albert scusa ma, definendo il vento che sente la barca 2 come reale, non si rischia di fare ulteriore confusione?
Se quanto parte la barca 2 non c'è vento, inteso come alcun spostamento di massa d'aria, il vento REALE non c'è.
Poi, grazie all'avanzamento dato dalla corrente, appare un vento, che si definisce APPARENTE, Su questo, bordando le vele, si ottiene la VMG positiva che fa vincere.
Capisco che hai scritto reale (rispetto all'acqua) ma qui di confusione ce n'è già tanta
No, i sistemi di riferimento sono 3:
1) sistema terra o fondo, ed è il sistema di riferimento cui è agganciato il gps. Il vento relativo a questo sistema è "reale" solo per una barca ancorata, ormeggiata o per l'osservatore coi piedi per terra. Per chi è in navigazione è "wind over ground" tradotto negli strumenti p.es. Raymarine in "vento da terra" e come si evince dall'indovinello non è un dato di grande utilità in caso di corrente significativa.
2) sistema superficie acquea, ed è il sistema di riferimento cui è agganciata la barca ferma che deriva con la corrente. Il vento relativo a questo sistema, per convenzione (giusto o sbagliato, non sta a noi giudicare) si chiama "true wind" ovvero "vento reale" ed è quello che gli strumenti (seri) ricavano dalla lettura dei dati interfacciati di anemometro e speedometro (log).
3) sistema barca, ed è il sistema agganciato alla barca e dunque alle vele. Il vento relativo a questo sistema, che è quello rilevato dai trasduttori in testa, per convenzione si chiama "apparent wind" ovvero "apparente".
Da ciò si evince che i 5 nodi di vento rilevati dalla barca 2 mentre è ferma rispetto all'acqua e va alla deriva a 5 nodi rispetto al fondo, sono il suo vento reale, mentre per l'omino in piedi sulla riva il vento reale è pari a zero.
Ciò ci fa capire che il vento reale rilevato dalla barca comitato in base al quale viene disposto il campo di regata, in presenza di corrente, non è lo stesso che rilevano e calcolano gli strumenti delle barche in navigazione.
Mi spiace, ma tutte le altre interpretazioni sono personali e dunque non "convenzionalmente" corrette qualora ci si interfacci con strumenti di navigazione (seri) o professionisti della materia, specie se anglofoni.
Poi, a bordo ognuno può chiamare le cose come vuole, l'importante è che capisca a cosa si riferisce.
Chiedo scusa per l'ennesimo pistolotto
