02-11-2016, 18:45
(19-10-2016, 17:30)France WLF Sailing Team Ha scritto: La deriva, anche in questo (soprattutto in questo) insegna tantissimo, hai mai fatto deriva?
Tutto giusto quello che ti è stato detto sopra, soprattutto il fatto che il timone è anche un freno, ogni qual volta che lo si usa.
Per virare, oltre alle cose giuste già dette, occorre che l'equipaggio concorra con il proprio peso, si tratta di "virata con rollio":
- Sei in assetto, viaggi di bolina, decidi di virare, equipaggio si sposta sottovento, la barca orza per effetto dello sbandamento, non appena il vento passa da prua tutti quelli liberi si spostano verso il nuovo sottovento e mentre si sta cazzando il fiocco tutti di nuovo sopravvento, questa oscillazione dell'albero serve per due motivi: andare all'orza naturalmente senza usare il timone (prima della virata) e dare potenza alle vele quando l'equipaggio dal nuovo sottovento se ne torna a schiacciare.
La misura di quanta gente, della tempistica ecc.. è da valutare a bordo, con un occhio al log e con il polso sul timone che "sente" quando la barca ha la tendenza orziera.
Virare con rollio è una tecnica da deriva che può avere il suo perché anche su barche leggermente più grandi e/o comunque leggere, al punto che lo spostamento dell'equipaggio ha una valenza decisa in termini di sbandamento . utile in condizioni di poco o pochissimo vento, in altre condizioni valgono un po' tutte le cose scritte sin d'ora, io personalmente pratico la lascatina di randa, 15 cm di scotta che mi riprendo sulle nuove mura una volta a segno il genoa .....con poco vento il tutto è fatto mooolto adagio !!!!
Non possiamo dirigere il vento, ma possiamo orientare le vele .
Seneca
Seneca
