21-02-2017, 11:13
(21-02-2017, 00:55)paguro Ha scritto:(19-02-2017, 10:39)Tatone Ha scritto: Tieni sempre presente che ridurre la LPG delle vele di prua comporta un avanzamento del centro velico; inoltre la riduzione della base della vela crea un angolo di incidenza della vela stessa maggiore, con conseguente peggiore angolo di bolina, a meno che la tua barca non abbia rotaie molto convergenti verso prua.
Curiosità: l'avanzamento del centro velico del genoa si accompagna ad una minore spinta causa minore superficie, a fronte di una spinta invariata della randa.
Può essere che le due cose si compensino o si ha comunque l'avanzamento del centro velico generale?
Caro Paguro, il tema è quanto mai complesso perché al di là della teoria nella pratica ci si trova in situazioni anche molto diverse. Provo a fare un po' di chiarezza: I calcoli teorici valgono in condizioni "ideali" di vele che lavorano nel loro perfetto stato aerodinamico. Con l'aumento del vento questo non accade quasi mai, infatti laschiamo la randa, facendone portare solo la parte della balumina, con ovvio arretramento del centro velico. Quindi orziamo pure con il genova, sventandone tutta l'inferitura e contribuendo a sbilanciare ulteriormente verso poppa le spinte sul piano velico. Il risultato è una barca fortemente squilibrata, con il timone che "scava" nell'acqua e la poppa che si solleva, con prestazione di bolina molto scadente.
A questo punto che si fa? anzitutto si riduce a prua, avanzando il centro velico e compensando così la randa parzialmente sventata che spinge più a poppa. La minor spinta sulla vela di prua permette di sbandare meno e "riempire" la vela evitando di sventarla, il risultato è una barca più equilibrata e veloce. Al rinforzare ulteriore del vento, l'ideale è sostituire le vele di prua con la trinca, perché quest'ultima è murata più arretrata rispetto allo strallo di prua e permette di ridurre superficie senza alterare il centro di spinta delle vele. Anche perché in contemporanea normalmente si terzarola la randa, che ha l'effetto opposto di avanzare anche lei il centro velico...
Queste sono le considerazioni di base, poi entra in gioco anche il tipo di barca: quelle moderne, con volumi generosi sotto la prua e poppe larghe, soffrono molto meno di quelle ad esempio IOR classiche gli squilibri di assetto. Non parliamo di quelle con 2 timoni, che Piccoletto di tutto e di più... Questo per dire che andare a vela oggi è diventato mooolto più facile di una volta!
