RE: guai invertitore
se uno parte dal presupposto "sbagliato" che una trasmissione nasca per un un elica specifica, che una trasmissione datata sia piu delicata di una giovane, che i danni alla trasmissione dipendano dalla coppia resistente, finisce inevitabilmente o per comprarsi un riduttore piu grande, magari consigliato da un amico che c' ha su la sua bella provvigione o per giocare a quello che ne capisce in un forum, di sicuro un professionista non lo ascolta.
le trasmissioni si calcolano sulla massima coppia motrice, poi ci sono le varie maggiorazioni valutate su diversi aspetti:
le tramissioni assorbono energia, almeno il 5% questo porta ad un riscaldamento e relativa deformazione della scatola, peggioramento della qualita della evolvente... e loop.
sono progettate in base alla destinazione d'uso per lavorare a tempo indefinito o per tempi relativamente definiti, quindi ridotta necessita di raffreddamento pochi problemi di usura.
poi c'e' la fatica del materiale, i cicli di rotazione generano sollecitazioni a flessione degli alberi, questo comporta finiture raffinate, materiali di qualita.. aumento delle caratterisitche realtive alla coppia che possono gestire.
per tornare alla valutazione del carico, oltre alla coppia motrice va valutato il contorno.
se il sistema sia o meno omocinetico, e se ci siano "rumori" sia tangenziali che normali all' asse di rotazione.
per capirsi: i sistemi in linea d' asse questi rumori li generano per definizione, di fatto c'e' un giunto e anche un disallineamento di decimi di millimetro genera reazioni di coppia importanti.
questo succede anche sugli s drive, un elica non perfettamente equilbrata, cavitazione, vegetazione, cuscinetti (piste, giochi,influssi termici)
la frizione a volte aiuta la trasmissione funzionando come un para-strappo, se (e io questo nel caso specifico non lo so) la frizione viene calcolata per tale funzione e' abbastanza normale che all' aumentare dei problemi "del secondo ordine" ovvero vibrazioni e mancanza di omocinetismo, vada in crisi.
la frizione puo finire al sua vita anche per motivi molto meno raffinati, la sua reazione alla coppia motrice dipende dalla pressione sulle sue facce, se la pressione e' insufficiente comincera a scivolare e ad usurarsi, cosa, l' usura, che e' un aspetto inevitabile, e' un componente che quello fa, trasforma il lavoro in calore per attrito.
le frizioni dei motori marini ti lasciano a piedi sempre di colpo, il giorno prima riuscivano a gestire la coppia, come cominciano a scivolare e' finita, peggiorano fino a smettere di funzionare in pochi minuti, di fatto trasformando in calore (usura) buona parte della potenza del motore.
sulle auto la frizione avverte un po prima, e si che avvertono col motore ben lontano dal regime di coppia massima, ad aumentarne la coppia ci pensa l' inerzia dei duei gruppi cinematici, il motore da una parte, la trasmissione dall' altra.
il motore pure a basso regime ha un energia cinetica importante, la trasmissione sta a zero. la frizione deve compiere lavoro sulla trasmissione, la coppia in questo caso non dipende ne da quella del motore ne da quella resistente, solo dal lavoro che fa la frizione ovvero la coppia a cui viene sottoposta, coppia che puo essere anche 10 volte quella quella generata dal motore.. un po come succede a quelle marina quando si mette "la marcia"
provateci con le mani a far ruotare velocemente un elica e capireta in modo molto approssimativo quanta coppia serve a farle cambiare il numero di giri.
da indagare prima di rimontare tutto.
allineamento degli assi
stato dei cuscinetti
equilibratura dell' elica
queste so le prime cose che mi vengono in mente, per le altre ci sono gli esperti, sentirei la loro opinione e poi me ne andrei a cercare una buona officina, le frizioni non si cambiano coi discorsi, tocca che qualcuno si sporchi le mani.. e nel farlo che usi il cervello.
amare le donne, dolce il caffe.
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