08-06-2020, 11:55
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 08-06-2020, 11:59 da bellubentu.)
(04-06-2020, 17:37)Serenissima Ha scritto: Molti vecchi marinai consigliano acqua di mare e belin o meglio come dice il saggio Bullo belin che ha setole vegetali lunghe e manico lungo utile per fare forza sullo strumento, la radazza si chiama anche oggi cosi, vedi il mocio ma le filacce alle estremità erano di canapa.I vecchi marinai usavano l'acqua di mare perchè solo di quella disponevano. In realtà l'acqua di mare non offre alcun vantaggio rispetto all'acqua dolce, anzi ! Inoltre poi occorrerebbe in ogni caso risciacquare con l'acqua dolce perchè l'acqua salata, sembrerà strano, ma col tempo rovina e invecchia il teck. Se l'obiettivo è pulire e "schiarire" il teck, l'unico metodo sicuro ed efficace è una belin non troppo morbida (ma neanche troppo rigida), la varecchina diluita al 50% e un po' di .... olio di gomito. Il teck assume un bel colore chiaro con le fibre che riprendono a mostrare il colore mielato naturale del teck. Ovviamente il risultato non è eterno e dopo una stagione di sole il grigio riavanza. La più grande porcheria che si possa fare è invece mettere i teck oil, un vero disastro dal punto di vista estetico e acqua gialla/arancione che a ogni lavaggio viene fuori (per almeno dieci anni) facendovi maledire quello che ve lo ha consigliato.
Oggi i ponti non hanno più il catrame che esce dai comenti e sporca il ponte quindi niente pietra pomice e forse neanche belin visti gli spessori del teak sulle coperte attuali.
Di certo acqua di mare e belin è più economico e forse da anche buonissimi risultati.
