Sikander
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RE: Bav 44 - La brutta avventura delle bitte di prua
Mi sembra che, forse, quello che vuole dire Orteip è stato poco compreso; ci sarebbe da fare una spiegazione sia di fisica vettoriale sia di fisica-ingegnieristica, ma ricadrei nella complessità e alla fine lascerei molti confusi come già sono adesso.
Tenterò di fare una super-ultra semplificazione di quello che ha detto Orteip.
Dovete immaginare lo sforzo a cui è sottoposta la galloccia (e non chiamatela bitta; Bullo, non è una nave e nemmeno un porto !), come scomponibile in vari sotto-elementi (taglio, torsione, flessione, compressione); facciamo finta che la risultante di tutte le forze in gioco possa essere quantificata in un totale di 100 unità (non stiamo qui a guardare se Newton, Kg o altro); se io lascio la galloccia senza bocca di rancio, di queste 100 unità, per esempio, 10 saranno di torsione, 20 di flessione, 20 di compressione e 50 di taglio; ma, se io faccio passare la cima attraverso le bocche di rancio lungo la falchetta, annullerò o ridurrò molto tutti gli altri sotto-elementi (torsione, trazione, flessione, compressione) e farò concentrare quasi tutto lo sforzo solo nel taglio che quindi ricadrà sui bulloni che tengono attaccata la galloccia. Nella fisica delle costruzioni si tende sempre a cercare di distribuire gli sforzi e non di concentrarli, questo per evitare che ci siano singole parti dell'elemento (galloccia) molto sollecitate e altre che lo sono poco o affatto senza collaborare allo sforzo. Ovvio ci sarebbero molte altre cose da dire non è tutto qui, ma sto cercando di fare una semplificazione !
Spero di aver aiutato alla comprensione...
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 02-01-2021 00:55 da Sikander.)
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02-01-2021 00:52 |
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