(26-02-2023 08:18)Nimbo Ha scritto: Contatta un velaio in Italia, e senti cosa ti consiglia. Al limite gl i spedisci il fiocco da modificare e salta fuori un lavoro ben fatto con una spesa accettabile
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Sai darmi un consiglio di dove provare? Non sono in Italia dal '98 e non saprei proprio dove rivolgermi se non cliccando a casaccio su Google. Magari puoi mandarmi un messaggio?
@bullo Siamo un po' fuori rotta rispetto al topico del post, ma si, credo che con mare frangente pericoloso, la coperta la svuoterei di ogni cosa che possa offrire un appiglio al mare se possibile...
La strategia da adottare credo vada scelta a seconda della barca e della situazione...
Con una barca piccola e di tradizionale linee scandinave come la Bianca 27 (cioè strette di baglio, non è una tinozza come i Colin Archer), a parte che non ha né cala vele né un osteriggio apribile dall'esterno (è in legno con i ganci a tirare dall'interno), con 50 nodi abbiamo chiarito venerdì scorso che di bolina non ci si pensa nemmeno ad andarci se non vogliamo disfare la barca... La cappa o la fuga controllata sono le uniche andature sensate: la tormentina di 2-2,5 m2 mi serve proprio per tenere sotto controllo la barca in fuga senza dover calare la drogue che (dopo averla provata pure lei venerdì scorso) è un vero calvario recuperare a bordo. La fuga su sola randa terzarolata rende la barca troppo orziera ed un paio di volte ho intraversato al mare, e ciò non mi piace... è molto pericoloso.
Di lavorare in piedi in coperta poi non se ne parla: non è un caso che la Bianca 27 ha un valore di AVS positivo fino ai 180 gradi... la stabilità di forma è praticamente inesistente ed in piedi in coperta non ci lavora nemmeno l'uomo ragno, soprattutto con mare formato... Troppo pericoloso ed un mio prodiere, o si mette a lavorare in ginocchio oppure lo spedisco subito in cuccetta.
Spiegazione per tutta sta storia: sto preparando un giro con mio figlio di un mese e mezzo o due per la prossima estate, dove vorrei toccare le Shetland, Færøerne e magari la zona di Kristiansund in Norvegia prima di tornare giù in Danimarca...
Venerdì della settimana passata siamo usciti ad incontrare "Otto" in acque protette con poco fetch, apposta per testare la barca e varie strategie da tempesta in un weekend molto divertente. Il tempaccio si evita come la peste, ma se proprio arriva, e soprattutto alle Færøerne ci sta che arrivi nonostante i bollettini più benigni, almeno avremo le idee più chiare.
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