09-10-2023, 07:03
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 09-10-2023, 07:06 da opinionista velico.)
Temo che l’unico modo per sapere esattamente cosa ci sia dentro sia quello di andare a guardare, visto che la Comar di Forlì è chiusa da un pezzo e non è detto che i 333 siano stati costruiti tutti allo stesso modo. Mi sembra comunque più probabile che ci sia della balsa. È vero che la poliuretanica è compatibile con l’umidità ma, per quella che è stata la mia esperienza con questo prodotto (monocomponente), il buon incollaggio avviene solo tra superfici che combaciano perfettamente e ben serrate tra loro. L’espansione che chiude i vuoti ha poco potere aderente e anche scarsa resistenza essendo porosa. Se il “core” è fradicio di umidità deve essere asportato perché friabile (l’epossidica indurisce lo stesso ma quella a contatto con il marcio non ha nessuna aderenza). Inoltre l’umidità continuerebbe ad espandersi soprattutto se è di legno. Volendo comunque adottare il metodo “bullo”, io procederei come da schema che allego, lavorando su un foro alla volta (fasi 1 e 2) partendo dal centro della zona di intervento e poi allargandosi in base allo stato del “core” (meno fori se ancora buono, più fori se infradiciato).
