Siete nel giusto entrambi.
Il disegno è una forzatura teorica.
Così, o girato, dipende dal motore, ne ho visti messi da fuori e da dentro.
Forse disegnato al contrario non si leggevano bene le mollette.
Uno dei passi ben specificati era: 'Foto di ogni passaggio, e segni con pennarello sui pezzi, prima di smontare, aiutano a rimontare.' proprio per non cambiare nulla e/o rimontare qualcosa al contrario.
Gli ho consigliato di andarci piano nel toglierlo, perché se poi non lo trova, almeno il vecchio lo può rimettere se è nei guai; questa mia cautela deriva dall’aver fatto lavori in posti un po’ fuori mano, dove a volte servivano anche i rottami, certo in centro città si trova tutto….ma non è detto.
'Le cose devono entrare lisce, non devi forzare nulla.' = Chi lo sa fare può usare il martello (che da solo è già mezza officina), ma non mi sento di consigliare di prendere a martellate qualcosa: e se poi lui pesta duro?
Se cambiare un paraolio è un lavoro da poco, a fare danni ci vuole ancor meno (vedi tubetti di plastica nelle coppe, bulloni spanati, ecc.).
Però se uno non osa e non ci prova, non impara più.
Il fatto che il motore non tenga il minimo, non ha nulla a che vedere con il paraolio.
Per questo bisognerebbe proprio sentirlo, le variabili sono troppe, spesso basta regolare qualcosa.
In ogni modo, viste le condizioni del motore, non è un lavoro di dieci minuti, un paio d’ore almeno ci vogliono; se è molto furbo ti frega comunque; però se gli dici già di cambiarti il paraolio, ma solo perché ti sei stufato di pulire quella goccia….

Poi lo dovresti capire se gira in giro per niente, diavolo, saranno dieci viti.

Ma, scusa la battuta/domanda, vabbè che siete in Liguria, ma proprio non puoi girare le spalle a nessuno senza correre pericoli?
E’ faticosissimo non potersi fidare di nessuno.