mania2
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Salona 34 - bolina con vento teso e mare formato
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da einstein
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da tiger86
Sono andato a guardarmi un po' quello che dicono i nostri colleghi più esperti e famosi.
Trovo un po confermare quello che scrivo.
Date un'occhiata anche al sito di Andrea Mura da cui riporto
...Se andando di bolina lo sbandamento è eccessivo, possiamo ridurlo spostando sottovento il carrello del trasto. Sulle barche piccole la maggioranza dei velisti più in gamba, per variare l'assetto della randa in funzione delle variazioni di velocità del vento, si usa più frequentemente il carrello che non la scotta. Ogni principiante ha imparato che al sopraggiungere di una raffica occorre filare un po' la scotta e venire al vento per ridurre lo sbandamento o per evitare di fare scuffia. Il velista esperto fa in pratica la stessa cosa, ma preferisce scarrellare. Dal momento che sotto raffica il vento arriva più da poppa, scarrellando sottovento si fa sì che l'angolo, che l'inferitura forma con la direzione del vento apparente, rimanga costante...
di Andrea Mura
Comunque quello che dice Einstein non può essere contraddetto, infatti torno a dire che non si può fare un discorso unico.
Tutti noi sappiamo che talvolta da una regolazione non accademica ne deriva una prestazione migliore, talvolta pure inspiegabile.
Credo che la differenza di opinione nostra scaturisca da una fotografia diversa che abbiamo in mente e magari giriamo attorno allo stesso discorso. probabilmente ci basiamo su condizioni di vento diverse e su imbarcazioni diverse.
Altro non so
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Tiger, (con tutto rispetto per Andrea Mura), solo scarrellando non adegui il mutato svergolamento dovuto alla raffica (nuovo angolo di incidenza su tutti i profili), devi intervenire anche sulla scotta (con vang non cazzato naturamente).
ciao
PS Certo e' piu' comodo solo scarrellare, ma la vela non e' regolata al meglio.
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in base alla mia esperienza ho notato che per piccole raffiche è più immediato scarrellare, si riesce ad aprire un pò la randa e scaricarla, ma quando la raffica è sostenuta non basta solo scarrellare; infatti talvolta proprio per come è realizzato il circuito di una scotta randa classico, scarrellando con un grosso spostamento del carrello sottovento, la scotta va in tiro e si produce un aumento della tensione della suddetta scotta; perciò il carrello si sposta sottovento e la balumina un pò si apre ma in parte questo effetto viene contrastato dal maggiore tiro che si crea sulla scotta randa che quindi tende ad abbassare un pò il boma limitando l'apertura della balumina.
Poi è ovvio che per una puntuale regolazione della randa bisogna operare sulla scotta.
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09-10-2009 15:43 |
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