Salona 34 - bolina con vento teso e mare formato
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da sabba
Citazione:
Messaggio inserito da Einstein:
Mania, scarellando solamente, non apri la balumina, neanche un po', anzi, come detto, finisci per chiuderla ulteriormente.
Lo 'scaricare' scarrellando, e' una manovra immediata utile perche' scarichi potenza radrizzando la barca, ma questa potenza la togli a monte non a valle, cioe', riduci l'angolo di incidenza lasciando invariata (con trasto curvo) la balumina, e di conseguenza lo svergolamento.
Poiche' all'aumento del vento reale, non aumenta altrettanto il vento velocita' (velocita' della barca), se vuoi mantenere lo stesso angolo di incidenza su tutti i profili, BISOGNA ADEGUARE LO SVERGOLAMENTO.
ciao
Quoto e concordo; avendo lascato il vang potrebbe pero' essere il caso di dover lascare un po' anche la scotta della randa (come detto da Einstein). Ora la randa scarica in alto e in presenza di raffiche dovrebbe sbandare di meno. Credo pero' che cosi facendo sia diventata poggiera e devo quindi usare il timone per mantenere la rotta rallentandola. Conviene? Se la materia del discutere e' la raffica credo sia piu' veloce ed utile scarrellare. No?
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
Sabba,a parte il fatto che esiste anche il tailer del genoa, non preoccuparti, con 17 nodi reali, anche se sotto raffica scarichi la parte alta della randa, la barca dovrebbe rimanere sempre ardente; se cosi' non fosse, fai bene a preoccuparti, ma per altri motivi che riguardano la centratura.
Per lo scarrellare sotto raffica, come gia' detto, OK per velocita' di manovra immediata di tamponamento, meno OK per ottimizzazione.
ciao
"Quelli che s'innamoran di sola pratica senza scienza, son come il nocchiere, ch'entra in naviglio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada. Sempre la pratica dev'esser edificata sulla bona teorica". Leonardo da Vinci.
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