vento forza10
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Meglio ....strallo.....
Credo che il discorso sia abbastanza relativo e dipende dalla propensione di ciascuno a trafficare con le vele e dall'uso che fa della barca.
Io, ad esempio, con un genova 150% apprezzo l’avvolgifiocco perché non devo piegare la vela e stivarla ad ogni uscita, cosa che mi richiederebbe, da solo, almeno 15-20 minuti o più se al rientro sono stanco o è già buio (stesso discorso con una vela più piccola cambiando solo il tempo necessario per l’operazione).
Apprezzo poi la possibilità di rollarlo parzialmente per fronteggiare situazioni temporanee.
Lo trovo invece scomodo quando sarebbe necessario sostituire il genova con il fiocco 105%, cosa che in teoria capita abbastanza spesso nelle uscite pomeridiane quando ci sono sempre 3-4 ore di brezzolone molto forti che superano tranquillamente i 15 nodi, cioè troppo per il genova e troppo poco per la trinchetta su tralletto.
Per eseguire il cambio da solo (in porto ovviamente) mi ci vogliono quasi 40 minuti, cioè una buona parte dell'uscita pomeridiana. Il tempo si riduce notevolmente se qualcuno mi aiuta.
Il vantaggio dei garrocci lo vedo più che altro in navigazione (regata o crociera che sia) perché facilita le operazioni di cambio vela.
Se il cambio viene eseguito in porto lo svantaggio principale sta più che altro nella fase preventiva del dovere disarmare, piegare e stivare la vela sull’avvolgifiocco (il che ovviamente non avviene con il sistema dei garrocci perché lo strallo è sempre libero), ossia 15-20 minuti da solo e circa la metà in due. Una volta liberato l’avvolgifiocco non vedo sensibili differenze, nell'armare una vela, tra il sistema della canalina e quello dei garrocci (sempre in porto naturalmente).
Insomma, ogni sistema ha i suoi pro e contro.
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07-12-2009 16:26 |
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