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Dopo alcune sperimentazioni ho preferito la soluzione con doppio stoppo (fig. B) che parte dalla bugna di scotta del gennaker ed esce dalla calza per facilitare l'attacco delle scotte senza dover aprire oltre un metro di vela.
Con lo stoppo singolo (figg. A e D) avevo infatti troppa scotta in giro per la barca e inoltre intralciava le manovre di strambata se non c’era sempre qualcuno che mi aiutava alle scotte (prima che lo stoppo vada in tensione deve passare dalla posizione –a- alla posizione -a'- di fig. D).
Per gli stoppi ho usato uno spezzone di dyneema doppia calza da 5 mm (più che sufficiente per il mio genny di circa 45 mq e sufficientemente leggero per evitare che il suo peso mi chiuda la vela con poco vento) con due piccole redance alle estremità (dentro gassa cucita) e bocca di lupo sulla bugna.
Con poco vento uso scottine in poliestere da 5 mm (pelose), altrimenti da 8 mm (sinora mai usate).
Entrambe terminano con una gassa impiombata che unisco alla redancia degli stoppi con grillo tessile da 4 mm (leggero, non rovina la vela e pratico…almeno secondo me…

).
Con pochissimo vento scollego la scotta sopravvento (per alleggerire la bugna che altrimenti tenderebbe a chiudere) che fisso alla draglia (vicino alla bugna) e pronta per essere ricollegata prima di strambare.
Poiché navigo spesso da solo o con equipaggio sostanzialmente “passeggero”, mi trovo meglio con il circuito esterno (fig. C) perché non serve né chiudere e riaprire la calza né mandare qualcuno a prua per far passare la vela tra se stessa e lo strallo.
Ammetto comunque di aver visto anche soluzioni a stoppo singolo collegato alle due scotte (costituite da unico spezzone) tramite nodo bandiera.
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