Ringrazio per i chiarimenti
e approfitto per aggiungere qualche considerazione.
Il mio discorso era essenzialmente tecnico fuori da ogni regola di stazza e di regata.
Credo che anche in crociera, a parità di superficie, sia preferibile un genova con minore sovrapposizione (es. un 130% steccato anziché un 140% con il classico allunamento negativo) perché, riducendo la base, si semplifica la sua gestione in virata e in strambata quando il vento rinforza (specie in solitario). Tuttavia, non avendo mai provato un genova 130% steccato, non saprei dire se questo vantaggio possa essere annullato da eventuali difficoltà di manovra provocate dalle stecche.
Una volta definite le misure esatte delle vele e disegnato il piano velico, effettuare verifiche di stabilità di rotta (centro velico/centro di deriva) è operazione piuttosto semplice (al riguardo dovrebbe esserci qualche discussione molto approfondita mi sembra risalente a 2-3 anni fa).
L'unica difficoltà potrebbe derivare se le stecche del genova ne aumentano la potenza oltre la potenza dovuta alla superficie velica. In tal caso si tratterebbe di stimare questo surplus che, applicato al baricentro della vela, consentirebbe poi di procedere con le normali verifiche di cui sopra.
Una considerazione che non mi sembra sia emersa riguarda la posizione verticale del centro velico, ossia se il recupero dell'allunamento negativo grazie alle stecche provoca o meno il suo innalzamento e, di conseguenza, l'aumento del momento sbandante per aumento del suo braccio.