Citazione:wind e sea ha scritto:
Vince_VR ha scritto: IL peso dell'equipaggio sottovento inclina la barca su quel lato, che è lo stesso su cui sono bordate le vele, in questo modo il peso del materiale della vela per effetto della gravità fa assumere alla stessa la forma disegnata dal velaio e così, anche se il vento è minimo, il profilo della vela è quello giusto.
Eulero: 2)Meno attrito radente: Molte deriva hanno carene potenti, quindi molta superficie bagnata a scafo piatto. Sbandando spostando peso sottovento si riesce a togliere un po' di superfice, e con poco vento questo fa la differenza
concordo anche con einstein:...aggiungerei che inclinando la barca si contrasta il momento di imbardata poggiera, tipico della maggior parte delle barche quando il vento e' debole....
ma per la conclusione (Con la barca leggermente orziera, si ripristinano le condizioni per dare al timone un certo angolo di incidenza alla poggia che genera portanza nella stessa direzione della chiglia (anziche' farlo trascinare al suo seguito creando solo resistenza), contrastando cosi' lo scarroccio prodotto dalla vela)...
....si potrebbe anche dire? che sbandando sottovento, il centro velico e quello di deriva si ritrovano in equilibrio permettendo al timone di stare più dritto facendo meno attrito?
No, se il timone fosse neutro non creerebbe portanza e non andrebbe cosi' ad aiutare la chiglia che sarebbe costretta a lavorare da sola per creare piu' forza, quindi piu' resistenza, quindi piu' scarroccio.
Poiche' si puo' dire che tra pala timone e chiglia c'e' la stessa relazione che tra randa e fiocco, ruotando la pala verso il vento di 3°-5°, l'up-wash della chiglia aumentera', effetto corrispondente all'aumento di vento sul lato sottovento del fiocco, e il risultato sara' un aumento di velocita' (e quindi di angolo) nelle andature di risalita al vento.
ciao