Citazione:LiberaMente ha scritto:
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3) sola randa e motore per risalire quando il vento esagera: come la penso lo ho già detto, per me vuol dire non saper andare a vela, poi fate voi. Anche mia moglie si sente più sicura se il motore è acceso, ma è una cazzata, se glielo spiego razionalmente (a terra) mi dice di sì, poi in barca comunque chiede di accenderlo, ma io non lo faccio;
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Concordo con te, accendere il motore è aberrante per un velista, quando lo faccio mi sento una sensazione di sconfitta.
Tuttavia, talvolta lo faccio. E succede per levarmi alla svelta di impiccio.
Di solito per macinare velocemente le ultime miglia dopo ore di bolina con vento sostenuto, il cane che deve orinare, il bimbo che aspetta di fare il bagno, la moglie che ormai ha capito che a tirar bordi mancano due ore e mi dice di smetterla di giocare alla playstation.
Discorso filosofico a parte....
Rispetto a navigare con genoa rollatissimo, il vantaggio in termini di vmg c'è.
Non scarrocci, riesci a fare prua in quanto entrando di più nel vento la randa è si più scarica, ma la barca con sotto il motore non si pianta.
Si bolina, ovviamente, in quanto sarebbe impensabile e sciocco accanirsi contro vento e mare.
Non sto parlando ovviamente di risalire controvento con randa scarica che sbatte e la prua che salta su ogni onda.
La randa ti tiene in assetto leggermente sbandato e aiuta a rilanciare la barca quando poggi sulla cresta. lavori raffiche e onde come a vela con il vantaggio della spinta.
Non sto facendo propaganda all'uso del motore, ma credo che si possa pensare di usarlo in determinate circostanze, in assenza di attrezzatura adeguata e nell'impossibilità di cambiare rotta.