Liquido di raffreddamento ....economico
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L'acqua demineralizzata è estremamente aggressiva nei confronti di tutti i metalli.
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Assolutamente corretto ! l'assenza di ioni permette ai vari materiali cui viene in contatto di esprimere la massima 'tensione di soluzione' (i volt non c'entrano e' la definizione del fenomeno chimico per cui le sostanze tendono a disciogliersi in un solvente), il materiale, una volta disciolto anche in piccole quantita' nell'acqua si dissocia liberamente consentendo la continuazione del processo di dissoluzione per nulla impedito (vista la forte diluizione) dall'effetto di 'ione comune' (che praticamente non c'e').
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l' acqua demineralizzata o ancora più in là quella distillata è poverissima rispettivamente priva di elettroliti
quindi non vedo come possa essere aggressiva, anzi
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Non e' solo la presenza di elettroliti a produrre la corrosione, cio' e' vero solo e solamente nel caso della corrosione 'galvanica' dove metalli di potenziale elettrochimico diverso si trovino a contatto immersi in una soluzione conduttrice, nel caso dell'acqua distillata la corrosione puo' avvenire (avviene, sia pure lentamente) anche nel caso di un solo puro metallo. Va notato che nei casi reali dove sono presenti metalli diversi o disomogeneita' dello stesso, dopo che la dissoluzione e' iniziata nell'acqua pura ci si trova in presenza di una cella galvanica perche' quella piccola quantita' di soluto ha reso subito conduttore il liquido.
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anche se basta una quantita' piccolissima di sali per renderla innocua
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La presenza di sali in qualsivoglia quantita' rende il liquido conduttore e si crea la cella che da' luogo alla corrosione galvanica, la passivazione si ha solo se si tratta di sali che reagiscano con i materiali o vi si depositino creando una barriera protettiva.
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in acqua distillata il fenomeno è minore che in acqua demineralizzata
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Non c'e' apprezzabile differenza fra acqua distillata e acqua demineralizzata, ambedue i prodotti (diversi di nome piu' che di fatto) derivano da trattamenti che hanno lo scopo di rimuovere i sali dall'acqua e lo fanno molto efficacemente, la distillazione opera termicamente (evaporazione per ebollizione e condensazione) e la deionizzazione chimicamente (particolari resine catturano, sequestrandole, le speci ioniche scambiandole con ioni idrogeno o ossidrili secondo cio' che viene bloccato) la differenza sta solo nel diverso contenuto di gas disciolti e poche altre cose che per quanto qui si discute non hanno alcuna rilevanza pratica.
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Uno dei parametri che influenza maggiormente la velocità di corrosione in ambiente acquoso è il pH.
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Non e' vero nella generalita' dei casi ma, e solo in questo contesto, l'affermazione puo' essere accettata.
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Nelle caldaie delle centrali termoelettriche si alimenta sì acqua demineralizzata, per non accumulare i sali, che restano, mentre il vapore se ne và, ma sopratutto si analizza l'acqua circolante pressochè in continuo e si aggiungono di continuo sali e composti con effetto disossidante, distorcente dei cristalli, anticorrosivo e filmante.
Ribadisco che l'acqua demi facilita la corrosione dei circuiti se non adeguatamente trattata.
Ancora peggio è utilizzare acqua demi e glicole etilenico puro, che ha tendenza ad acidificare, e che può fare disastri in assenza dei componenti anticorrosivi e protettivi, anche verso l'acidificazione, presenti nelle formulazioni antigelo o 'liquido permanente' del commercio.
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Sintetico ma corretto.
L'antico modo di rabboccare i radiatori per auto con acqua di rubinetto non era soltanto economico, consentiva pure di far si che si depositasse una sottile patina di sali calcarei che fungevano da barriera protettiva, le conseguenze di un eccessivo deposito le conosciamo e il sistema e' stato abbandonato.
Oggi si utilizzano soluzioni bilanciate in termini di salinita' che contengono alcoli (i glicoli sono un 'particolare tipo' di alcoli) e sali vari per abbassarne il punto di congelamento e aumentarne il punto di ebollizione, vengono inoltre addittivate di sostanze organiche (complessanti, chelanti e passivanti) con lo scopo di regolare la reattivita' nei confronti delle superfici cui vengono a contatto.
Si puo' concludere quindi che di sicuro almeno il primo riempimento deve essere fatto con un liquido idoneo (in caso disperato per recuperare in emergenza una perdita totale si puo' usare acqua di rubinetto ma mai acqua distillata o deionizzata, da sostituire comunque appena possibile), successivamente si puo' rabboccare con lo stesso liquido o, se non si hanno perdite, con acqua (guarda caso) distillata perche' questa semplicemente riportera' alla concentrazione originale la soluzione che aveva perso volume per evaporazione senza aggiungere calcare non voluto.
Non ci sono obiezioni particolari nei confronti dell'acqua di condensazione proveniente da apparati domestici (sempre che venga raccolta in modo pulito e che non sia la prima dopo un lungo fermo impianto) perche' l'unico inquinamento che puo' avere e' un po' di assorbimento di CO2 atmosferica (causa dell'acidita' di cui qualcuno ha parlato) che si ha in modo naturale anche negli altri casi e la presenza di un po' di materiale organico (batteri o muffe) e' talmente bassa da non creare problemi al circuito di raffreddamento di un motore.
Parola di chimico, Buon vento.
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