Citazione:bluebarbjack ha scritto:
domanda cretina: ma qualcuno si è preso la briga di mettere su carta le forze ed i vincoli, SIA QUELLI PUNTUALI CHE QUELLI DISTRIBUITI?
mi sa tanto di no.
il bonanima del Prof.Baldacci (Scienza delle costruzioni) si sta rivoltando nella tomba.....
Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
Le frecce rosse indicano i carichi verticali, la somma dei carichi verticali deve essere uguale a 0 senno la vela si muove!
Le frecce azzurre indicano i carichi orizzontali, pure la loro somma deve essere uguale a 0
esattamente 0 come per i momenti generati da entrambe
freghiamocene del vento per ora!
Caziamo la drizza e la scotta!
La somma delle forze deve essere uguale a 0 e la somma dei momenti pure!
Chiamo d la drizza, m la mura e s la scotta ci aggiungo r (rosso) se carico verticale, a (azzurro) se orizzontale
e' una scimmiottatura della equazione cardinale della statica!(si chiama sistema romano.. lo usavano i romani.. intesi come popolo! Uso questo perche mi sembra il piu intuitivo di una sterile equazione)
Il senso e' che se la somma dei momenti e quella delle forze deve essere uguale a 0 perche il sistema sia in equilibrio (se il sistema non fosse in equilibrio vorrebbe dire la vela si muove rispetto alla barca, succede ma solo mentre viene regolata!)
dr+mr+sr = 0
da+ma+sa = 0
prendo come riferemento per i momenti il punto di mura
sr * E+da*P= 0
sr * E = - da * P
sr = -da*P/E
dr+mr -da*P/E=0
dr+mr= da*P/E
(il valore di dr dipende da quanto caziamo la drizza / da quanto diventa alto il valore sotto l' effetto del vento)
E e' la base della randa P e' la lunghezza dell' inferitura
questa e' la relazione geometrica che lega i rapporti tra le tensioni ma?
Ma queste tensioni sono il riflessodelle nostre azioni, da quanto caziamo le cime e dalle misure della attrezzatura!
Gia, le dimensioni dell' attrezzatura contano? Conta la dimensione di P rispetto a E.
e il vento conta qualcosa?
Immaginiamo che il vento agisca nel centro geometrico della vela.. il puntino rosso per intendersi!
(e' una semplificazione ma l' errore e' sicuramente piu basso di quello dei discorsi!)
quanto puo essere grande la pressione esercitata dal vento?
La risposta puo dipendere dalla intensita del vento finche il vento non sbanda la barca!
Non appena la barca comincia a sbandare il suo momento raddrizzante aumenta ma solo fino ad un certo angolo caratteristico di ogni accoppiata scafo-chiglia, insomma quella pressione dipendera dal momento di raddrizzamento che e' una caretteristica di ogni barca e del suo carico!
Ha senso domandare quale possa essere la tensione delle scotte senza fornire il dato che la determina?
Ha senso utilizzare una formula che non tiene conto delle superfici senza preoccuparsi del raddrizzamento?
La risposta e' ovviamente NO!
mi fermo qui.. ma non e' che non si possa andare avanti.. e' che la strada diventa in salita, gia questa mi pare una buona pasticca da mandare giu.. ma la continuiamo volentieri..
il dato.. c'e':
dr+mr= da*P/E
ma e' solo una relazione tra le dimensioni e vale solo per la randa!
mancano due freccette sulla barchina.. abbiate venia!