Citazione:davidevet ha scritto:
sailor 13 ha scritto:
per un albero da crociera non serve un bravo rigger (tantomeno uno scarso ) bastano occhi buoni, un pò di metodo, buon senso e ... tanta pazienza.
Io avrei occhi buoni, pazienza e buon senso in abbondanza, quello che mi manca è il metodo. Mi sapete consigliare allora dove apprenderlo?
P.S. non che io ami sprecare soldi, ma siccome non ho la pretesa di poter fare tutto, almeno la prima volta pensavo fosse utile che ci mettesse le mani uno che lo fa di professione. Comunque grazie per i consigli che vorrete darmi.
BV!
Il 'metodo'giusto è fondamentale anzi senza quello non si riesce di sicuro ma poi ci vuole anche esperienza e quella è un po difficile da scrivere su un libro figuriamoci in un forum.
la tensione di ogni singola sartia influisce con quella di tutte le altre, ogni regolazione è vincolata dalle condizioni meteo e di mare, dal tipo di barca, dal suo armo, dalle vele montate, dal progetto del piano velico, dalla realizzazione dell'albero e da un infinità di situazioni.
Su una barca da crocera senza velleità agonistiche è già un buon risultato avere un albero dritto, la giusta tensione di compromesso dello strallo di prua, il più possibile stabile con onda.
Un buon rigger riesce con poco a fare questo e lo riesce a fare anche in porto, per fare di più bisogna uscire provare, uscire di nuovo riprovare ecc.ecc. fino a trovare il compromesso giusto
considera che su una barca da regata si agisce sul sartiame (sopratutto lo strallo) a ogni uscita in base alle condizioni
considera anche che io che lo faccio di mestiere non ho il tempo di farlo nemmeno sulla nostra
P.S. lasciate stare la storia della tensione in base al carico di rottura, dei tensiometri (derive escluse), ogni albero e ogni barca reagisce in modo differente a parità di diametri, persino studi a elemeti finiti non danno dati certi ma solo basi di partenza.