12-06-2023, 10:08
A modo suo, Bullo, ti sta dicendo di metterli sui fianchi che non
si chiamano "murate"

si chiamano "murate"


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Problemi di ormeggio
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12-06-2023, 10:08
A modo suo, Bullo, ti sta dicendo di metterli sui fianchi che non
si chiamano "murate" ![]() ![]()
12-06-2023, 10:18
In orizzontale … a livello falchetta o meglio a livello belin … per proteggere più ampiamente (non sapendo a priori dove avverrà il contatto)
12-06-2023, 10:20
(12-06-2023, 09:53)Folly Ha scritto: Esternamente? In che altro posto potrebbero andare i parabordi? Se tu specifichi dove metterli , c'e' la possibilita' che possano essere sistemati altrove ! Non conosci ancora Bullo ![]() Da buon conoscitore dell'arte marinaresca quale è, sta portando avanti una crociata per l'uso corretto dei termini. A quanto pare le murate sono la parte interna dei fianchi (quindi la parte all'interno dello scafo, non quella "verso l'acqua") ed erano chiamate così perché venivano eretti dei muri veri e propri dietro ai quali cercavano riparo i marinai o gli addetti ai pezzi. Dicendo "copre bene le murate", si dovrebbe quindi intendere all'interno. Altre grandi passioni di Bullo sono il termine "tambuccio" usato al posto dello scorrevole e "bitta" usato al posto di galloccia
Se salendo a bordo sorridi, è la barca giusta
12-06-2023, 10:21
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 12-06-2023, 10:26 da Folly.)
(12-06-2023, 10:08)Ondorfina Ha scritto: A modo suo, Bullo, ti sta dicendo di metterli sui fianchi che non ![]() (12-06-2023, 10:20)essebibi Ha scritto: Non conosci ancora Bullo Bullo e' un Personaggio , l'ho capito subito
12-06-2023, 10:38
(12-06-2023, 10:18)... Ha scritto: In orizzontale … a livello falchetta o meglio a livello belin … per proteggere più ampiamente (non sapendo a priori dove avverrà il contatto) Io ho sistemato 4 parabordi in verticale sul lato sinistro della barca , all'altezza della murata del povero vicino di ormeggio , contro cui la mia imbarcazione si catapulta al rientro vuoi con la prua o con la fiancata,,,
12-06-2023, 10:43
(12-06-2023, 10:21)Folly Ha scritto: Bullo e' un Personaggio , l'ho capito subito Però ha ragione. Ogni cosa in mare deve avere il suo nome e non deve generare equivoci: se ci fosse una falla farebbe differenza agire sul fianco o sulla murata e l’ordine del comandante non dovrebbe generare nessun dubbio. (anche se, confesso, chiamo anch’io tambuccio lo scorrevole)
12-06-2023, 10:48
E' il contenuto di un mio precedente massaggio che pare sia passato inosservato:
Ad esempio , nella mia totale follia , avevo immaginato una boa fissata con un peso sul fondale , ad una distanza strategica ( non interferisce con le manovre di altri natanti e meno che mai con quelle del mio vicino ) dalla punta della passerella , su cui agganciare una cima di ormeggio fissata al centro del pontile , di fronte alla prua . Al rientro , immagino il recupero e lo sgancio della cima dalla boa . Con la cima a poppa ( sulla sinistra , per contrastare l'effetto vela) l'attracco sarebbe facilitato perche' fra cima e mezzo marinaio dovrei potermi accostare alla passerella . Mi interesserebbe un vostro parere.
12-06-2023, 10:56
Per quanto mi riguarda non è passato inosservato …
È che e’ troppo complicato !!! Non puoi fare una strategia per ormeggiare una barchetta … Ti devi poter ormeggiare sempre e comunque ed anche in posti non tuoi … Esercizio . (Punto) Imho eh …
12-06-2023, 11:25
(12-06-2023, 10:56)... Ha scritto: Per quanto mi riguarda non è passato inosservato … Capito!!! Il succo di tutti i messaggi e' esercizio .. esercizio esercizio . Non vi sono scorciatoie , non esistono trucchi ...non c'e' che da provare e riprovare imparando a capire il comportamento della barca durante le manovre . L'esercizio e' alla base di tutto ! Bene ! Ho recepito e da oggi so che espedienti , mezzucci , escamotage ed altro non fanno parte della vita di mare. Il vento , il mare e le sue correnti vanno affrontati con le proprie capacita' e non esistono strade ''piu' brevi'' , come immaginavo nella mia testa (da qui e' nato tutto) .Grazie
12-06-2023, 11:52
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 12-06-2023, 11:55 da mpxy_pc.)
Se sei costretto a ormeggiare da solo e di prua, io vedo poche alternative, ti appoggi sulla barca sottovento e con calma procedi con l'ormeggio. Non è una tragedia appoggiarsi ad un'altra barca purché lo si faccia a bassissima velocità e con i parabordi a protezione delle zone di contatto.
Non sottovalutare nemmeno l'aiuto di amici, anche se non sono di mare se gli spieghi bene cosa fare facendogli levare gli ormeggi alla partenza, sapranno essere in un modo o nell'altro di aiuto al rientro. Quello che che proverei a fare io inoltre è: 1-Prima di arrivare all'ormeggio chiuderei tutti i tendalini in modo da offrire meno superficie possibile. 2-Cercherei di arrivare all'ormeggio alla velocità che ti consente di avere più manovrabilità possibile (3 nodi sono più che sufficienti) e mi eserciterei a fermare la barca all'ultimo. Gli esercizi li puoi fare in un posto vuoto, vicino ad una Imarroncinichegalleggiano.... o in mare con una boa... 3-Mi preparerei una cima di misura sul finger da prendere e fissare alla galloccia di poppa a destra in modo che con il motore avanti al minimo la barca accosti la prua al finger e renda più facile l'ormeggio. Se invece sei già al punto che ti prende il panico non appena ti avvicini al tuo posto barca e non te la senti di fare tante prove, ti consiglio di pagare un'ora di lavoro ad un ormeggiatore del porto o a qualcuno che per mestiere sposta barche, o ad un istruttore e ti fai insegnare e consigliare. Farlo con qualcuno che ha la situazione sotto controllo è più istruttivo di mille prove senza sapere cosa stia succedendo. I soldi spesi in formazione secondo me sono quelli "meglio spesi"
La vita è un gioco che va giocato
12-06-2023, 13:07
Caro Folly, prova a guardare questo, magari trovi spunti interessanti:
https://www.youtube.com/watch?v=aMdgZkGv5oY
12-06-2023, 14:52
(12-06-2023, 13:07)Vittorio Camino Ha scritto: Caro Folly, prova a guardare questo, magari trovi spunti interessanti: Ottimo , grazie
12-06-2023, 15:31
(12-06-2023, 11:52)mpxy_pc Ha scritto: Se sei costretto a ormeggiare da solo e di prua, io vedo poche alternative, ti appoggi sulla barca sottovento e con calma procedi con l'ormeggio. Non è una tragedia appoggiarsi ad un'altra barca purché lo si faccia a bassissima velocità e con i parabordi a protezione delle zone di contatto. In Marina vi sono quattro dipendenti che lavorano a coppia dividendosi il lavoro tra mattina e pomeriggio e con cui ho fatto amicizia ! In genere sono al servizio di grosse barche . Due di loro , durante la bassa stagione , sono saliti a bordo della barca e mi hanno spiegato tutto sulle manovre di ormeggio e piu' di una volta!!! Ebbene , cosa e' successo? Io ho guardato ma non ho visto , non ho fatto tesoro di quanto mi veniva spiegato , perche' nella mia mente era gia' emersa la folle idea che sarei ricoso a qualche espediente che potesse rendere la manovra di rietro semplice come bere un bicchir d'acqua . E' andata cosi' e ho cullato quell'idea fino a ieri , sperando che quache utente del forum mi potesse dare la ''dritta'' giusta. I punti 1) , 2) e 3) che tu esponi , sono stati piu' volte indicati come basilari dai miei amici ormeggiatori , che hanno fatto di tutto per aiutarmi ! La conclusione e' che non posso piu' rincorrere chimere , bando alle lagne e da ultimo , riconosco di aver montato un teatrino poco edificante Grazie
12-06-2023, 15:53
(12-06-2023, 15:31)Folly Ha scritto: ! La conclusione e' che non posso piu' rincorrere chimere , bando alle lagne e da ultimo , riconosco di aver montato un teatrino poco edificante Grazie Sull'ultima affermazione non sono d'accordo. Da trent'anni vado in barca, e ho letto con attenzione i tuoi messaggi e le risposte. Gli ormeggi spesso non sono semplici. Ciascuno di noi è esperto in ingresso/uscita dal proprio posto barca, ma poi ci si trova in situazioni molto diverse nelle quali certamente l'esperienza aiuta. Ma aiuta anche avere riflettuto sulle difficoltà di altri, in altre situazioni, nelle quali un giorno potremmo trovarci.
12-06-2023, 15:57
(12-06-2023, 15:53)_Mino_ Ha scritto: Sull'ultima affermazione non sono d'accordo. Da trent'anni vado in barca, e ho letto con attenzione i tuoi messaggi e le risposte.Non riesco a contestualizzare la tua risposta . Perdonami puoi dire di piu' e diversamente ?
12-06-2023, 16:19
(12-06-2023, 15:31)Folly Ha scritto: I punti 1) , 2) e 3) che tu esponi , sono stati piu' volte indicati come basilari dai miei amici ormeggiatori , che hanno fatto di tutto per aiutarmi ! La conclusione e' che non posso piu' rincorrere chimere , bando alle lagne e da ultimo , riconosco di aver montato un teatrino poco edificante Grazie Non ti abbattere, visto che la teoria la sai, non ti resta che provare e riprovare fino a quando acquisirai sensibilità ma soprattutto pratica e coscienza di quelli che sono i movimenti della barca. Se fai le cose con calma e a bassa velocità, di danni non ne farai e ogni volta andrà un po' meglio. Tieni presente che anche se nello stesso posto, ogni ormeggio è differente perché cambierà ogni volta il vento o la corrente o la velocità alla quale approccerai e quindi le condizioni, quello che puoi fare è una buona pianificazione e avere una buona gestione della barca. Prova e riprova. E non ti preoccupare degli spettatori in Imarroncinichegalleggiano.... si godono lo spettacolo ma non erano a godersi il mare..!
La vita è un gioco che va giocato
12-06-2023, 16:33
(12-06-2023, 16:19)mpxy_pc Ha scritto: Non ti abbattere, visto che la teoria la sai, non ti resta che provare e riprovare fino a quando acquisirai sensibilità ma soprattutto pratica e coscienza di quelli che sono i movimenti della barca. Dura lex sed lex . Piegarsi alle regole del mare . Per gli spettatori ...montero' al piu' presto una biglietteria ![]()
12-06-2023, 17:44
(11-06-2023, 18:34)salvatore57 Ha scritto: Provo a dare la mia versione ( i più navigati mi perdoneranno, Spero). Ho riletto tutte le risposte degli amici della vela e l'osservazione piu' pertinente e' la tua che hai un timone sulla barca a vela e solo occasionalmente hai a che fare con un fuoribordo. Ricordo benissimo le manovre che facevo col gozzo e le risposte precise del timone in fase di attracco . Si tratta di due barche completamente diverse , anche fuori dal porto . Il gozzo , con le sue 2,2 tonnellate , aveva una stabilita' incredibile e sembrava scivolasse sull'acqua con una solidita' panciuta che trasmetteva sicurezza . Capivo il suo comportamento senza che nessuno mi avesse mai spiegato alcunche' come gestirla ! Purtroppo , come ho avuto modo di spiegare , i problemi erano tanti e insanabili . Grazie
13-06-2023, 19:14
Per 7/8 anni ho avuto gommoni e poi due barche a motore (tutte con fuoribordo) che per diletto ho sistemato, utilizzato e rivenduto, prima di passare alle piccole vele
![]() ![]() ![]() Secondo il mio modesto parere la differenza sostanziale tra il gozzo e l'attuale barca è l'esposizione al vento, è vero che prima avevi peso e chiglia ma rispetto a questa l'esposizione al vento era pressoché ininfluente, ora invece ci devi fare i conti. La cosa positiva è che la barca con il fuoribordo è la più semplice da gestire una volta fatto un po' di pratica. Come diceva Bullo uno spring aiuterebbe molto, anche una cima legata parallelamente al finger alla quale aggrapparsi in modo poco elegante ma utile una volta avvicinati. In ogni caso buon esercizio!
La vita è un gioco che va giocato
13-06-2023, 23:32
https://forum.amicidellavela.it/showthread.php?tid=147554&page=2&highlight
Dai un'occhiata a questo post. Al messaggio 30 ci sono dei disegni esplicativi da cui puoi trarre spunto. Ovviamente non dovrai piantare dei pali, ne tantomeno installare delle briccole, ma potrai trovare spunti utili, poi con l'arte dell'arrangiarsi sostituisci i suggerimenti con quello che hai a disposizione
La cura per ogni cosa è l’acqua salata: sudore, lacrime, o il mare.
KAREN BLIXEN |
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