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Il prusik che conosco è simmetrico e il tiro è su tutte e due le estremità libere. Con il prusik ci sono andato in testa d'albero, con quello in B forse non lo farei. Il nodo A io l'ho sempre utilizzato e trovato in letteratura come nodo di bozza, ovvero, per dare ragione anche a Stefanone, il nodo con cui si fissa la bozza al cavo di ormeggio
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Citazione:acarloz ha scritto:
Il prusik che conosco è simmetrico e il tiro è su tutte e due le estremità libere. Con il prusik ci sono andato in testa d'albero, con quello in B forse non lo farei. Il nodo A io l'ho sempre utilizzato e trovato in letteratura come nodo di bozza, ovvero, per dare ragione anche a Stefanone, il nodo con cui si fissa la bozza al cavo di ormeggio 
A Roma se dice la ragione è dei fessi!!!   
Io il nodo A l'ho sempre chiamato parlato doppio!!!
Sulle barche da diporto le bozze per l'ormeggio non si usano perchè basta tirare a mano...
Ma quando aumenta il tonnellaggio le bozze servono per tenere in trazione i cavi d'ormeggio per quei pochi attimi che servono a dare volta.
Chiamatelo come vi pare però se usate il parlato per abbozzare un cavo d'ormeggio quando il cavo và in forza Vi fate male!!!
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quindi il nodo di bozza non esiste?
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Un po' di storia anche per il nodo Prusik.
Questo nodo fu inventato durante la prima guerra mondiale dal prof. di musica Karl Prusik che lo utilizzò per riparare le corde rotte dei suoi strumenti musicali. Solo più tardi, nel 1931, egli pubblicò delle istruzioni su come impiegare il nodo per altri scopi, come ad esempio durante le arrampicate. Infatti, se viene applicata una pressione verso il basso, il nodo si blocca, ma quando il peso viene rimosso, è possibile muoverlo lungo l'altra corda alla quale è fissato.
ciao
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Il b ha salvato la prua della mia barca durante ormeggio come ospite con bora e trappa corta
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Citazione:acarloz ha scritto:
quindi il nodo di bozza non esiste? 
Si esiste ma deve essere tenuto in forza a mano!
Si prendono dei colli a stringere così si tiene in trazione la bozza sul cavo.
A questo punto si toglie il cavo dal verricello e si dà volta alle bitte.
Nel dettaglio quando si molla il verricello la bozza và in forte trazione e i colli 'strangolano' il cavo d'ormeggio.
L''operazione è da fare in fretta e col giusto tempo perchè la bozza è molto più piccola del cavo d'ormeggio e in caso di sovraccarico può rompersi
Infine dato volta al cavo d'ormeggio basta mollare la bozza e i colli si allentano ovvero il 'nodo' si scioglie.
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io la so così.
anzi io faccio il collo finale ganciato ed il corto lo porto a bordo.
quando voglio liberare la cima oppure la catena tiro il corto e recupero il lungo che si è sciolto.
 
credo
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Citazione:Stefanone ha scritto:
Citazione:acarloz ha scritto:
quindi il nodo di bozza non esiste? 
Si esiste ma deve essere tenuto in forza a mano!
Si prendono dei colli a stringere così si tiene in trazione la bozza sul cavo.
A questo punto si toglie il cavo dal verricello e si dà volta alle bitte.
Nel dettaglio quando si molla il verricello la bozza và in forte trazione e i colli 'strangolano' il cavo d'ormeggio.
L''operazione è da fare in fretta e col giusto tempo perchè la bozza è molto più piccola del cavo d'ormeggio e in caso di sovraccarico può rompersi
Infine dato volta al cavo d'ormeggio basta mollare la bozza e i colli si allentano ovvero il 'nodo' si scioglie.
probabilmente tenevano entrambi i capi, mollandone uno si mollava la bozza.
credo
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Citazione:mckewoy ha scritto:
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Fai i trabocchetti???
Quelli sono tre mezzi colli!!!  
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vabbè, comunque lo vogliamo chiamare, io uso questo (in versione 1, a dire la verità) per la catena, per le cime di ormeggio, per le scotte o per qualsiasi cosa io debba tenere in tensione scaricandone nel contempo l'estremità precedentemente in tensione:
.
ma il migliore, un po' più complicato, è questo:
.
per quanto riguarda il prusik, eccolo:
.
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In nodo A) non è un parlato doppio... nel quale il dormiente PASSA 2 VOLTE sul corrente, per poi chiudersi come in figura (dove invece fa un giro vuoto e poi passa una sola volta sul corrente, che àè la parte in tensione...)
Non capisco come possano esserci dubbi sul PARLATO, che è assieme alla GASSA e al Savoia il nodo più utile e diffuso in barca. Peraltro, molti lo sbagliano e fanno mezi-colli, magari pure rovesci...
col parlato ci fisso i parabordi, e con un parlato doppio ci fisso-appendo qualsiasi cosa, a un elemento fisso o di spessore maggiore.
Il Prusik, non è di marina, dove è discriminante il poterlo lascare anche sotto tensione
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(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 31-10-2013, 02:33 da Stefanone.)
Citazione:acarloz ha scritto:
vabbè, comunque lo vogliamo chiamare, io uso questo (in versione 1, a dire la verità) per la catena, per le cime di ormeggio, per le scotte o per qualsiasi cosa io debba tenere in tensione scaricandone nel contempo l'estremità precedentemente in tensione:
.
ma il migliore, un po' più complicato, è questo:
.
per quanto riguarda il prusik, eccolo:
.
Belle immagini, cosi ci possiamo capire!!!
Un cavo d'ormeggio si abbozza con il nodo del video due fermandosi però al punto 7. Difatti per stringere a quel punto basta una semplice trazione sulla cima libera e si può mollare all'istante.
Stiamo parlando di due cose diverse...
Io parlo di ormeggio tu parli di alleggerire l'ormeggio!!
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Citazione:Stefanone ha scritto:
Citazione:mckewoy ha scritto:
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Fai i trabocchetti???
Quelli sono tre mezzi colli!!!   
in effetti sono tre colli. il parlato sono due colli.
il parlato prende il nome dall'abitudine dei marinai che, essendo di poca memoria ed ignoranti, mentre fanno il nodo parlano.
dicono ad alta voce: lungo ( dormiente ) su corto ( corrente ) e poi corto su lungo.
a volte raddoppiano il collo corto su lungo. appunto il parlato doppio
 
ho appreso da poco che le cime d'ormeggio si chiamano bozze ( mai saputo ). ma comprendo che l'informazione non era corretta.
http://forum.amicidellavela.it/showthread.php?tid=91821
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Citazione:Stefanone ha scritto:
Citazione:acarloz ha scritto:
vabbè, comunque lo vogliamo chiamare, io uso questo (in versione 1, a dire la verità) per la catena, per le cime di ormeggio, per le scotte o per qualsiasi cosa io debba tenere in tensione scaricandone nel contempo l'estremità precedentemente in tensione:
.
ma il migliore, un po' più complicato, è questo:
.
per quanto riguarda il prusik, eccolo:
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Belle immagini, cosi ci possiamo capire!!!
Un cavo d'ormeggio si abbozza con il nodo del video due fermandosi però al punto 7. Difatti per stringere a quel punto basta una semplice trazione sulla cima libera e si può mollare all'istante.
Stiamo parlando di due cose diverse...
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Sì, in effetti è proprio così
Interessante la faccenda del nodo sul cavo di ormeggio
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Citazione:acarloz ha scritto:
Citazione:Stefanone ha scritto:
Citazione:acarloz ha scritto:
...omississ...
Belle immagini, cosi ci possiamo capire!!!
Un cavo d'ormeggio si abbozza con il nodo del video due fermandosi però al punto 7. Difatti per stringere a quel punto basta una semplice trazione sulla cima libera e si può mollare all'istante.
Stiamo parlando di due cose diverse...
Io parlo di ormeggio tu parli di alleggerire l'ormeggio!!
Sì, in effetti è proprio così 
Interessante la faccenda del nodo sul cavo di ormeggio
Quando si cominciano a superare le 100 tonnellate di stazza non c'è altro modo per mettere in forza i cavi d'ormeggio e per 'alleggerire l'ormeggio' si usano altre tecniche.
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quello 'più complicato' è un nodo di bozza con tre colli invece di uno.
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Citazione:mckewoy ha scritto:
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ciao ,
quando ho scritto:
'Molto spesso, ho visto che il nodo A è chiamato anche 'doppio parlato' ma, altrove, per doppio parlato si intende tutt'altro, ossia due parlati uno dopo l'altro',
mi riferivo al tipo di figura qui postato che, per inciso, rappresenta un nodo assolutamente poco raccomandabile e 'inferiore' ad entrambe le varianti già viste.
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12-11-2013, 22:05
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 12-11-2013, 23:27 da f.ego.)
Piccolo STUDIO COMPARATIVO fatto in casa!
signori,
del caso qualcuno fosse ancora è interessato,
vi riporto i risultati di un interessante studio di comparativo da me condotto.
Il test consiste nel bloccare una cimetta attorno ad un cacciavite con l'obiettivo di individuare il miglior nodo per poter tendere la cima a piacimento verso la punta del cacciavite, senza che questa si sfili. Ovviamente è un test molto difficile perchè il cacciavite è scivoloso e la trazione è nella stessa direzione della lunghezza del cacciavite.
Risultati:
1) la peggiore performance è quella del nodo Prusik, detto dell'alpinista (nodo in figura B nel primo post), che non riesce a tenere nè con un solo giro (ossia come in figura) nè con più passaggi.
2) più efficace è il risultato ottenuto dal nodo di bozza (figura A nel primo post ) ma - sorprendentemnte - solo se la trazione avviene nel senso opposto a quello della figura, ossia, con riferimento alla figura, applicando la trazione alla cima c (di sinistra) e facendola lavorare verso l'alto.
( ll risultato tirando la cima d (a destra) è nettamente peggiore, sia facendola lavorare tirando verso l'alto che verso il basso)
3) il risultato migliora ulteriormente, fino ad essere in definitiva efficace, superando così il difficile test, se si aggiungono dei giri al nodo di bozza, che diventa così non doppio ma settuplo o più nella parte che poi sarà soggetta a trazione (con riferimento alla prima figura immaginate di dare dei giri ulteriori alla cima c che poi diventa la cima che lavora, soggetta a trazione verso l'alto.
Nella variante 3 tirando in 2 persone stavamo smontando il cacciavite ma il nodo non scivolava via.....
La trazione è sempre stata abbastanza costante, ma ho verificato che il nodo regge anche ad un certo numero do strattoni e rilasci.
Provo a mettere due foto, la prima con il nodo appena fatto, la seconda con il nodo che si modifica mentre lavora sottoposto a trazione tirando verso il basso e riesce a tenere senza scivolare via anche se sottoposto a forte carico e qualche strattone.
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