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Il forum britannico YBW e la rivista associata Practical Boat Owner sembrano ossessionati dal pericolo che possa cadere la chiglia (particolarmente da barche di un certo costruttore) e raccomandammo di controllare i bulloni ogni tot anni. Tot = 3 o 4 o 8 o6 non mi riccordo!
Il fatto sta che non ho mai controllato i bulloni di chiglia sulla mia Sibma EM830 e nemmeno so come iniziare.
C'è qualcuno che mi può illuminare sull'argomento?
Grazie!
Zen
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Puoi solo controlare se i bulloni sono in buone condizioni e troppo corrosi. Di solito li vedi in buone condizioni, perchè, se ci sono dei problemi, questi si manifesatano nei perni, che sono annegati nella deriva e quindi non visibili.
I bulloni li vedi nello scarpone della sentina, se non li hanno resinati ( pessima pratica, ma qualche cantiere lo fa)
Se ci sono problemi è difficile accorgersene, perchè se il problema è evidente, allora è grave.
Diciamo che se la barca ha 30 anni potrebbe valerne la pena tirare giù il bulbo, chiaro che è un lavoro fattibile solo da un cantiere ...
Io ogni tanto ho visto bulbi tirati giù precauzionalmente, non ho mai visto barche sbulbate per danni di corrosione; per incaglio si, ma questa è un'altra storia
BV
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(Abelardo)
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Citazione:francidoro ha scritto:
Puoi solo controlare se i bulloni sono in buone condizioni e troppo corrosi. Di solito li vedi in buone condizioni, perchè, se ci sono dei problemi, questi si manifesatano nei perni, che sono annegati nella deriva e quindi non visibili.
I bulloni li vedi nello scarpone della sentina, se non li hanno resinati ( pessima pratica, ma qualche cantiere lo fa)
Se ci sono problemi è difficile accorgersene, perchè se il problema è evidente, allora è grave.
Diciamo che se la barca ha 30 anni potrebbe valerne la pena tirare giù il bulbo, chiaro che è un lavoro fattibile solo da un cantiere ...
Io ogni tanto ho visto bulbi tirati giù precauzionalmente, non ho mai visto barche sbulbate per danni di corrosione; per incaglio si, ma questa è un'altra storia
BV
Bella risposta. Precisa dettagliata e soprattutto ansiolitica.
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20-11-2012, 16:07
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 20-11-2012, 16:10 da andros.)
Citazione:dante ha scritto:
La risposta è .:
osserva l'attaccatura del bulbo con la carena quando ali e la barca è a penzoloni,poi osserva di nuovo quando è in invaso.
se non noti niente sei ok.
se noti fessurazioni che cambiano da appesa a invasata allora indaga.
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Vi ringrazio tutti di avermi rassicurato. Non so voi ma quando sto li, la barca inserita nel suo solco, inclinata tra le onde, vele tese, timone equilibrato, tutto a posto insomma, mi metto a pensare a cosa può guastarsi in una barca vecchia come la mia!
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In realtà si possono controllare con uno strumento solo per quanto riguarda il nocciolo e quindi non la zona del filetto e poco limitrofa, che poi è quella da dove partono le cricchette quando si urta. Nella mia casistica di sinistri posso segnalare che:
prigionieri in ferro su deriva in ghisa, non sono il massimo
Prigionieri inox su ghisa, un filino meglio e dimentichiamoci le sofferenze per carezna di ossiggeno etc etc, che tutte le volte che ho rimosso una calotta di vetro, sotto erano perfetti, salvo quando entrava acqua.
Bulloni di tutti i tipi e materiali, si
Mi è capitato invece di avere bulloni bellissimi in sentina, ma marci sotto. I motivi sono infiltarzioni, distacco pinna scafo, e acciaio sfigato.
L'unico consiglio che mi sneto di dare su alcune barche vecchiotte e di tirare giù e cambiarli.
Poi guarda, mi preoccuperei più dei microspessori di vetroresina che sto trovando sulle barche dal 2005 ad oggi, che altro.
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22-11-2012, 21:51
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 24-11-2012, 05:42 da Capitanmano.)
Non è sbagliato a priori resinare in sentina i dadi che bloccano i prigionieri: il problema come abbiamo visto non nasce di solito da li ma sul prigioniero alla giunzione zavorra - chiglia. Se la resinatura è fatta bene e permette poi di potere con relativa facilità rimuoverla è una garanzia in più che non vi siano microinfiltrazioni.
Il problema vero è stato portare un sistema (prigionieri e dadi) che poteva andare benone per zavorre di altezza limitata e con basi di attacco ben larghe su zavorre estendentesi per tutta l'altezza della pinna e di base di attacco di una decina di cm o poco più: forze incomparabilmente più elevate in gioco!
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Citazione:Zerbinati Davide ha scritto:
In realtà si possono controllare con uno strumento solo per quanto riguarda il nocciolo e quindi non la zona del filetto e poco limitrofa, che poi è quella da dove partono le cricchette quando si urta. Nella mia casistica di sinistri posso segnalare che:
prigionieri in ferro su deriva in ghisa, non sono il massimo
Prigionieri inox su ghisa, un filino meglio e dimentichiamoci le sofferenze per carezna di ossiggeno etc etc, che tutte le volte che ho rimosso una calotta di vetro, sotto erano perfetti, salvo quando entrava acqua.
Bulloni di tutti i tipi e materiali, si
Mi è capitato invece di avere bulloni bellissimi in sentina, ma marci sotto. I motivi sono infiltarzioni, distacco pinna scafo, e acciaio sfigato.
L'unico consiglio che mi sneto di dare su alcune barche vecchiotte e di tirare giù e cambiarli.
Poi guarda, mi preoccuperei più dei microspessori di vetroresina che sto trovando sulle barche dal 2005 ad oggi, che altro.
azz......
Davide c'è da preoccuparsi???
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Ciao ho appena portato la barca a casa sull'invaso per sistemarla,ho visto i quattro prigionieri con i dadi in ottimo stato tranne un dado,se lo cambio e metto del silicone attorno a tutti i dadi faccio un buon lavoro,visto ke eventualmente si può sempre togliere il silicone ?
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Ho qualche dubbio che una calotta di resina sul dado tenga un'ifiltrazione, Se il colpo è serio si solleva anche quella, se c'è infiltarzione, trova la . sarebbe una casistica limitata. So che molti si preoccupano perchè non vedono . c'è poco da preoccuparsi.
Il silicone lo puoi usare: per la vasca da bagno, per le finestre o altri lavoretti domestici. Se hai un prigioniero messo male, puoi cambiarlo ( avolte cambi dado e rondella, a volte devi sfilare tutto il prigioniero e qui bisogna capire come è messa la pinna). in genere , questa operazione si fa solo con barca a secco, tu lo smonti e pulisci un po (se è solo bullone) di sikaflex (il tuo silcione) e poi lo rimetti, con primer. per un lavoretto così va bene anche sikaflex 292, che puoi poiriutilizzare per altre . se poi hai infiltrazione, bsiogna rifare il lavoro e togliere a volte il . valuta bene.
per quanto concerne quanto tirare il bullone, ci sono varie filosofie, chi dice finche riesci con una leva di 2 metri in dinette, chi si porta al 20% sotto il carico di elastico con chiave . tu . controlla gli altri.
E' molto difficile darti dei passaggi corretti e dettagliati qui senza tutte le info.
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Il silicone lo puoi usare: per la vasca da bagno, per le finestre o altri lavoretti domestici. Se hai un prigioniero messo male, puoi cambiarlo ( avolte cambi dado e rondella, a volte devi sfilare tutto il prigioniero e qui bisogna capire come è messa la pinna). in genere , questa operazione si fa solo con barca a secco, tu lo smonti e pulisci un po (se è solo bullone) di sikaflex (il tuo silcione) e poi lo rimetti, con primer. per un lavoretto così va bene anche sikaflex 292, che puoi poiriutilizzare per altre . se poi hai infiltrazione, bsiogna rifare il lavoro e togliere a volte il . valuta bene.
per quanto concerne quanto tirare il bullone, ci sono varie filosofie, chi dice finche riesci con una leva di 2 metri in dinette, chi si porta al 20% sotto il carico di elastico con chiave . tu . controlla gli altri.
E' molto difficile darti dei passaggi corretti e dettagliati qui senza tutte le info.
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Ok grazie del consiglio
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approfitto della presenza di Davide Zerbinati per porre un quesito già posto in occasione di una discussione sulla sostituzione delle piastre che stanno sotto i bulloni dei prigionieri (in inox) della deriva di un panda . piastre in effetti sono in semplice acciaio e non in inox con il risultato che arruginiscono e si devono cambiare periodicamente data la presenza di acqua salata/dolce in .è il cantiere non le ha messe in inox ?...io penso che non sia stato fatto per risparmiare ma, bensì, per preservare meglio i prigionieri del bulbo che sono in inox accoppiandoli con un metallo più ossidabile
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