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Se si usa solo il carrello per accelerare dopo la virata, senza intervenire sulla scotta, la vela presenta uno svergolamento iniziale non corretto perché riferito ad una velocità superiore; inoltre, come evidenziato anche da lupo, risulta fondamentale armonizzare con il tailer.
ciao
"Quelli che s'innamoran di sola pratica senza scienza, son come il nocchiere, ch'entra in naviglio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada. Sempre la pratica dev'esser edificata sulla bona teorica". Leonardo da Vinci.
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26-09-2013, 15:13
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 26-09-2013, 15:17 da Klaus.)
Citazione:lord ha scritto:
Klaus ha scritto:
.....
Citazione:Tengo la scotta 'a mazzetta' appena cambiato bordo ma ancora in virata, mollo la 'mazzetta' mandando il carrello sottovento
il senso è ritrovarsi già il carrello sopra vento a fine virata ?
Il primo obbiettivo (parlavo di rande molto allunate) è liberare la balumina dal belin, mentre finisce la virata riporto il carrello su, in modo progressivo per favorire l'accelerazione rispetto allo sbandamento. Quel pizzico di scotta lascato ad inizio virata lo recupero dopo.
Citazione:e quindi recupero guardando cosa fanno timoniere e tailer (avere genoa o fiocco influisce sui tempi della virata),
recupero cosa ? scotta o carrello ?
Ti ho risposto sopra
Citazione:se il primo ha il timone scarico recupero rapidamente, altrimenti in modo progressivo seguo l'accelerazione, sempre senza far lottare il timoniere con barra o ruota.
recupero cosa ? scotta o carrello ?
Ti ho risposto sopra
Citazione:Ma anche questo dipende dalla barca sulla quale sei, se pesante o leggera per esempio. Molti pensano che recuperare rapidamente il carrello randa non faccia perdere angolo e velocità, ma se il timone diventa un flap, la barca è troppo sbandata perché c'è ancora gente sottovento faresti solo danni......
se la barca fosse leggera che conviene fare ?
se la barca fosse pesante che conviene fare ?
Ti limiti a citare il dislocamento ma l'assetto è più importante, se a fine virata hai 100 kg. sottovento a smanovellare invece che in falchetta la differenza la capisci da solo... Certo che una barca pesante avrà reazioni più 'morbide' di una leggera, più abbrivo ma meno rapidità in accelerazione. E queste valutazioni contano sul modus operandi di tutto l'equipaggio, ovviamente. Se la barca è più 'rigida alla tela' puoi permetterti di tirar su il carrello prima, al contrario sarai più progressivo. E' più difficile da dire che da fare, con una deriva queste cose le apprendi rapidamente.
Pensare è il lavoro più arduo che ci sia, ed è probabilmente questo il motivo per cui così pochi ci si dedicano.
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sul barchino non ho il carrello
quindi, mi arrangio come posso
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Citazione:einstein ha scritto:
Se si usa solo il carrello per accelerare dopo la virata, senza intervenire sulla scotta, la vela presenta uno svergolamento iniziale non corretto perché riferito ad una velocità superiore; inoltre, come evidenziato anche da lupo, risulta fondamentale armonizzare con il tailer.
ciao
Come sempre il buon Einstein mette giustamente i puntini sulle i.
Sul discorso di armonizzare con il fiocco nulla da eccepire, mentre sullo svergolamento, anche se il concetto è certamente giusto, nella pratica la vedo un po una finezza, a che perché ti porterebbe a fare azioni opposte a quelle istintive.
Non pensi Claudio?
Tra me e il mare comanda il tempo...
Leandro
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Citazione:tiger86 ha scritto:
Citazione:einstein ha scritto:
Se si usa solo il carrello per accelerare dopo la virata, senza intervenire sulla scotta, la vela presenta uno svergolamento iniziale non corretto perché riferito ad una velocità superiore; inoltre, come evidenziato anche da lupo, risulta fondamentale armonizzare con il tailer.
ciao
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Sul discorso di armonizzare con il fiocco nulla da eccepire, mentre sullo svergolamento, anche se il concetto è certamente giusto, nella pratica la vedo un po una finezza, a che perché ti porterebbe a fare azioni opposte a quelle istintive.
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Leandro, non ho capito cosa intendi, comunque se sei d'accordo sull'armonizzare, in questo caso il randista si adegua al tailer, che parte con un buon svergolamento per ridurlo piano piano all'aumentare della velocità. D'altronde, si sa che in virata, per quanto ben eseguita, si perde velocità, perché allora si dovrebbe ripartire con lo stesso svergolamento, ridotto ancor più dall'allentamento belin? (manovra necessaria per dare potenza ad entrambe le vele)
ciao
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Ma fioi, se sei bravino si e no che perdi uno o 2 nodi sull'apparente in virata, ha senso toccare il profilo?? Boh, sara' che sono un grezzo...
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Citazione:Jack1976 ha scritto:
.. se sei bravino si e no che perdi uno o 2 nodi sull'apparente in virata, ha senso toccare il profilo??
Il tema era: recuperare angolo e velocità il prima possibile.
ciao
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Einstein, rimango grezzo, aspetto tuo invito sul 44 cosi' mi insegni  !!!
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Citazione:Jack1976 ha scritto:
Einstein, rimango grezzo, aspetto tuo invito sul 44 cosi' mi insegni !!!
Possiamo fare un giro anche sul tuo 34. 
ciao
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Adesso che ho rollafiocco flat deck e vele in laminato non ho piu' scusanti! Devo solo imparare! Aggiudicato einstein ti invito io! Ciao
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Citazione:einstein ha scritto:
Citazione:tiger86 ha scritto:
Citazione:einstein ha scritto:
Se si usa solo il carrello per accelerare dopo la virata, senza intervenire sulla scotta, la vela presenta uno svergolamento iniziale non corretto perché riferito ad una velocità superiore; inoltre, come evidenziato anche da lupo, risulta fondamentale armonizzare con il tailer.
ciao
Come sempre il buon Einstein mette giustamente i puntini sulle i.
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Leandro, non ho capito cosa intendi, comunque se sei d'accordo sull'armonizzare, in questo caso il randista si adegua al tailer, che parte con un buon svergolamento per ridurlo piano piano all'aumentare della velocità. D'altronde, si sa che in virata, per quanto ben eseguita, si perde velocità, perché allora si dovrebbe ripartire con lo stesso svergolamento, ridotto ancor più dall'allentamento belin? (manovra necessaria per dare potenza ad entrambe le vele)
ciao
@einstein
Convieni che l'accelerazione e la decelerazione incidono sull'apparente più sulle sezioni basse che in quelle alte, ossia dove il reale è inferiore?
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28-09-2013, 15:47
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 28-09-2013, 17:50 da einstein.)
Si, ma quello che conta è la differenza di angolo d'incidenza tra la base e la penna della vela; cioè, poter rilanciare l'imbarcazione con tutti i profili orientati più correttamente possibile:
[hide][Immagine: .][/hide]
Forse sono finezze, ma potrebbero contribuire, alla fine, nel fare la differenza. 
ciao
PS. Si può anche dire che più il rilancio è poggiato e più assume importanza un corretto svergolamento.
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Certo che la barca in accelerazione deve ridurre lo svergolamento, su questo penso non ci siano dubbi, però in uscita dalla virata il vento all'altezza boma ridonda molto per effetto della decelerazione riferita ad un reale debole di superficie, pertanto non è strano che le sezioni basse risultino in pratica cazzate più del dovuto, ma questo fa comodo per il controllo della rotazione.
Quindi se sia un sofismo o no tenere conto dello svergolamento dipende credo dal livello equipaggi e dal tipo di barche.
Personalmente io credo che nella gestione della virata siano ben altre le cose importanti, che sembrano facili, ma invece spesso sono soggette ad errore e sono proprio:
il controllo del timone nel gestire la rotondità della virata oltre al controllo dell'abbrivio, la gestione dell'assetto soprattutto trasversale e la corretta gestione di scotte fiocco e carrello randa.
Poi sappiamo bene che tu sei un fine 'svergolatore', ma a me basterebbe veder gestite bene le cose che ho elencato 
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Leandro
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p.s. aggiungiamoci anche il belin va, mentre la base a volte è peggio muovere la gente rispetto al vantaggio.
comunque ci sono tante di quelle sfaccettature che sintetizzare in un forum non è facile
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Sebbene daccordo a livello teirico con einstein, siccome un forum dovrebbe arere un intento di divulgazione e informazione vi invito anche a ragionare sulla relativita del calo di vento apparente in virata in funzione delle diverse intensita' di vento reale.
In parole semplici......
Se e' vero che con 6 nodi di reale, lascare la scotta (svergolamento) e mollare il back in virata sono fondamentali, poiche' il calo di appatente sulle vele puo' arrivare anche al 20/30% del totale, con 20 nodi di reale non e' cosi significativo, e le cose da guardare diventano altre, in primis mon cappottare la barca dopo la . con l'angolo giusto, arrivare in target il prima possibile senza perdere acqua, e quindi tutte le cose che tiger ha elencato.....
D.
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Sono d'accordo con voi che con ventone ci sono altre priorità, non tutte però sono a carico del randista (tema in oggetto).
Inoltre, sapete bene che ho un debole per le ariette. 
ciao,ciao
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io in genere eseguo questa manovra : mentre si effettua la rotazione recupero una ventina di cm sopravento di carrello la randa in modo da aiutare l'orza , passando sul' altro lato blocco il carrello e prendo in mano la scotta randa che verra' mollata da poco a leggermente piu' a seconda di come il timoniere esce dalla virata, di come il genoa viene cazzato e dal assetto della barca dopo la virata, poi gradatamente recupero il tutto a partire dal carrello e poi scotta.
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Citazione:einstein ha scritto:
Sono d'accordo con voi che con ventone ci sono altre priorità, non tutte però sono a carico del randista (tema in oggetto).
Inoltre, sapete bene che ho un debole per le ariette. 
ciao,ciao
La passione e' condivisa .... Di . poppa più ce n'è meglio è
D.
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Citazione:Chiodoni ha scritto:
io in genere eseguo questa manovra : mentre si effettua la rotazione recupero una ventina di cm sopravento di carrello la randa in modo da aiutare l'orza , passando sul' altro lato blocco il carrello e prendo in mano la scotta randa che verra' mollata da poco a leggermente piu' a seconda di come il timoniere esce dalla virata, di come il genoa viene cazzato e dal assetto della barca dopo la virata, poi gradatamente recupero il tutto a partire dal carrello e poi scotta.
OK se la randa non ha stecche FB e passa comodamente il belin anche con poca aria, altrimenti potrebbe accadere ciò descritto sopra da Albert. 
ciao
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