Silicone per trasduttore ecoscandaglio interno
#1
Question 
Salve amici,
Ho un quesito di natura tecnica. Smiley57
Nella mia barca ho trovato montato un ecoscandaglio(VDO) con trasduttore interno visto che il vecchio era defunto. Questo trasduttore è fissato a prua, zona centrale e piatta con uno strato di silicone. Ad un certo punto funzionava male, e mi è stato suggerito di sostituire il silicone.
E in effetti ha funzionato. Smiley32
Ma dopo un anno peggiora e sono stato costretto a risostituirlo. Smiley57
La domanda è quindi: perchè?
Chiuso in sentina al buio in una zona di prua non troppo umida.
E' come se le caratteristiche di densità del silicone venissero meno, o passasse dell'aria. Ma mi sembra improbabile?
Avete idea del perchè?
Lo so, dormo lo stesso la notte ma mi fa curiosità.
Avevo visto anche questa soluzione in un altro post:
http://forum.amicidellavela.it/showthread.php?tid=54482
con questa tecnica:

.jpg   201122823514_Snap13.jpg (Dimensione: 111,14 KB / Download: 131)

_____________________________________
L' importante è partire . . .
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#2
Al posto del silicone prova con un leggero strato di stucco cercando di non lasciare bolle d'aria tra il trasduttore e la vetroresina.
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#3
il silicone soprattutto l'acetico ha problemi ti tenuta sul polietilene o derivati.
sul gelcoat anche, se poi è epoxi da sentina non se ne parla e si è visto.
le soluzioni sono sostanzialmente due:
in bagno d'olio o incollato con epoxi.
la seconda opzione è stabile e duratura ma bisogna dare tempo alla colla
di espellere le bolle dovute al rimescolamento prima di apporre il trasduttore.
oppure usare le paste di epoxi mescolabile a mano facendo attenzione a non inglobare aria
che attenuerebbe il segnale.
buon lavoro e saluti alla Sardegna.
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#4
esiste un'altra soluzione che non ha le controindicazioni del bagno d'olio o dell'uso di epoxi:

gel per elettrocardiogramma, però anche questo va periodicamente rabboccato, io lo faccio una volta all'anno, ma non comporta grosse difficoltà e tantomeno perdite di tempo.
La conoscenza è una raffinata dichiarazione di ignoranza!
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#5
(18-05-2014, 21:25)Arcadia Ha scritto: esiste un'altra soluzione che non ha le controindicazioni del bagno d'olio o dell'uso di epoxi:

gel per elettrocardiogramma, però anche questo va periodicamente rabboccato, io lo faccio una volta all'anno, ma non comporta grosse difficoltà e tantomeno perdite di tempo.
L'ho usato anche io con ottimi risultati, tra l'altro costa pochissimo.
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#6
Io ho usato olio di vasellina, con ottimi risultati, visto che ho girato 4farmacie e nessuno sembrava avere il gel per ecografie..
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#7
Lo trovi nei negozi che vendono articoli medicali (inalatori, carrozzine, ecc.).
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#8
io ho risolto perfettamente con resina epossidica,si era staccato l'anno scorso dopo diversi anni di lavoro,ancora va benissimo.Buser
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#9
Il manuale di installazione del mio trasduttore dice esplicitamente di NON usare silicone.
Del resto se si pensa che una volta asciutto diventa gommoso, non credo sia un buon propagatore di onde sonore (oltre agli altri problemi di tenuta nel tempo).
L'ho incollato con epoxy cercando di limitare al minimo la quantita di bolle nella miscelazione e ho immerso il tutto in un cilindro con acqua.
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#10
io lo ho incollato con epossidica dopo che si staccava sempre con il silicone.
Per il liquido interno uso del liquido per radiatori, ma credo che anche l' acqua vada bene.
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#11
Resina epossidica e olio di vaselina
non ti sbagli !
Smiley53
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#12
Io, molto più semplicemente, mi sono fatto un pozzettino interno a contatto con lo scafo utilizzando un pezzetto di tubo in pvc di quello da edilizia arancione, chiuso sopra con il suo tappo, e riempito di economicissima.... acqua di mare. Il pezzo di tubo è collegato allo scafo con resina epox e sikaflex. Risultato dopo 3 anni: ottimo.
Considerate che la riduzione del segnale si ha nell'attraversamento dello scafo di vtr e non nei pochi cm di liquido o altro utilizzato all'interno dello scafo. Credo che andare ad utilizzare olio di vasellina o gel da ecografie non migliori sensibilmente la capacità, con in più il problema che se si ha una perdita, ci si trova con l'olio di vasellina in sentina.
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#13
Thumbs Up 
Beh devo dire che siete stati esaurienti.
In poche parole il silicone è da escludere.
La tipologia del liquido risulta essere poco importante.
Fondamentale è che non vi sia aria fra emettitore e scavo.
Quindi si ricava un pozzettino interno (citande epeter) e lo si riempie di vino rosso. Scherzo dai. Smiley4
Vi si mette dall'acqua salata al gel all'olio quello che uno trova.
Potrei perfino pensare alla glicerina essendo ancora più densa dell'olio.
Ma è chiaro che la riduzione del segnale avviene nella vtr dello scafo.
Bene, adesso trovo qualche cosa per realizzare sto pozzettino e poi opero.
Smiley32
Grazie a tutti
L'importante è partire . . . .
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#14
Ogni interfaccia causa una perdita di segnale. L"aria è un cattivo trasmettitore. La soluzione migliore è epoxi in un punto dello scafo laminato pieno, altrimenti avrai comunque più interfacce: trasduttore-silicone-resina-mare, invece di trasduttore-resina- mare, che è comunque peggio di trasduttore-mare
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#15
(20-05-2014, 15:52)epeter Ha scritto: Io, molto più semplicemente, mi sono fatto un pozzettino interno a contatto con lo scafo utilizzando un pezzetto di tubo in pvc di quello da edilizia arancione, chiuso sopra con il suo tappo, e riempito di economicissima.... acqua di mare. Il pezzo di tubo è collegato allo scafo con resina epox e sikaflex. Risultato dopo 3 anni: ottimo.
Considerate che la riduzione del segnale si ha nell'attraversamento dello scafo di vtr e non nei pochi cm di liquido o altro utilizzato all'interno dello scafo. Credo che andare ad utilizzare olio di vasellina o gel da ecografie non migliori sensibilmente la capacità, con in più il problema che se si ha una perdita, ci si trova con l'olio di vasellina in sentina.

Come hai fatto a far passare il cavo con i relativi connettori cablati, tenendo tutto stagno? Altra domanda: il tappo e' a vite o ad incollare? Tiene l'acqua?
Anche io ho una soluzione simile, ma per i problemi sopra esposti, devo rabboccare di tanto in tanto. Per questo ritengo che il gel potrebbe durare di piu'.
Altro tema delicato: davanti alla pinna e' difficile che si riesca ad arrivare per la lunghezza dei cavi, dietro l'elica e' sconsigliabile per le turbolenze. Resta lo spazio tra motore e pinna, che e' dove l'ho piazzato io. Ma ogni tanto mi becco una eco di ritorno a 1,3 metri, che potrebbe anche essere il bulbo. Ecco perche' non sono un amante della soluzione epoxi, che non ti consente spostamenti. E ha anche un altro difetto, dato che viene sconsigliato l'uso dei collanti rapidi per la tendenza a fare bolle. Quindi toccherebbe incollare con resina liquida, che tira in 24h, durante le quali la sonda deve essere tenuta ferma e la resina non deve colare via: praticamente occorre comunque fargli un pozzetto attorno... O avete altre soluzioni?
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#16
(21-05-2014, 07:35)Senza Parole Ha scritto:
(20-05-2014, 15:52)epeter Ha scritto: Io, molto più semplicemente, mi sono fatto un pozzettino interno a contatto con lo scafo utilizzando un pezzetto di tubo in pvc di quello da edilizia arancione, chiuso sopra con il suo tappo, e riempito di economicissima.... acqua di mare. Il pezzo di tubo è collegato allo scafo con resina epox e sikaflex. Risultato dopo 3 anni: ottimo.
Considerate che la riduzione del segnale si ha nell'attraversamento dello scafo di vtr e non nei pochi cm di liquido o altro utilizzato all'interno dello scafo. Credo che andare ad utilizzare olio di vasellina o gel da ecografie non migliori sensibilmente la capacità, con in più il problema che se si ha una perdita, ci si trova con l'olio di vasellina in sentina.

Come hai fatto a far passare il cavo con i relativi connettori cablati, tenendo tutto stagno? Altra domanda: il tappo e' a vite o ad incollare? Tiene l'acqua?
Anche io ho una soluzione simile, ma per i problemi sopra esposti, devo rabboccare di tanto in tanto. Per questo ritengo che il gel potrebbe durare di piu'.
Altro tema delicato: davanti alla pinna e' difficile che si riesca ad arrivare per la lunghezza dei cavi, dietro l'elica e' sconsigliabile per le turbolenze. Resta lo spazio tra motore e pinna, che e' dove l'ho piazzato io. Ma ogni tanto mi becco una eco di ritorno a 1,3 metri, che potrebbe anche essere il bulbo. Ecco perche' non sono un amante della soluzione epoxi, che non ti consente spostamenti. E ha anche un altro difetto, dato che viene sconsigliato l'uso dei collanti rapidi per la tendenza a fare bolle. Quindi toccherebbe incollare con resina liquida, che tira in 24h, durante le quali la sonda deve essere tenuta ferma e la resina non deve colare via: praticamente occorre comunque fargli un pozzetto attorno... O avete altre soluzioni?

Tappo a vite, di quelli per i pozzetti di ispezione delle condotte in pvc, utilizzando la parte terminale della condotta che è filettata. Trovato tutto da leroy-merlen, nel reparto edilizia, costo pochi euri. Ho forato il tappo e ci ho fatto passare il cavo del trasduttore, poi ho richiuso il foro intorno al cavo con un gommino. L'acqua la rabbocco una volta l'anno...
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#17
è da un anno che ho appiccicato il sensore (è uno di quelli da fissare a poppa, da fishfinder per intenderci) con del comunissimo silicone: continua a funzionare benone sebbene, per tenerlo in verticale (cioè perpendicolare al fondo) rispetto alla curvatura della carena, lo strato di silicone sia di spessore non uniforme.
l'erba più verde è la mia
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#18
(21-05-2014, 16:10)alessandro alberto Ha scritto: è da un anno che ho appiccicato il sensore (è uno di quelli da fissare a poppa, da fishfinder per intenderci) con del comunissimo silicone: continua a funzionare benone sebbene, per tenerlo in verticale (cioè perpendicolare al fondo) rispetto alla curvatura della carena, lo strato di silicone sia di spessore non uniforme.
anche a me funziona da 4 anni con il silicone (bianco) e arriva a 200 m.
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#19
(20-05-2014, 17:56)The Voyager Ha scritto: Quindi si ricava un pozzettino interno e lo si riempie di vino rosso.
Meglio uno champagne purche' sia un Krug Clos du Mesnil Blanc de Blancs BrutSmiley4
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#20
[hide][attachment=805][/hide]
(21-05-2014, 11:29)epeter Ha scritto:
(21-05-2014, 07:35)Senza Parole Ha scritto:
(20-05-2014, 15:52)epeter Ha scritto: Io, molto più semplicemente, mi sono fatto un pozzettino interno a contatto con lo scafo utilizzando un pezzetto di tubo in pvc di quello da edilizia arancione, chiuso sopra con il suo tappo, e riempito di economicissima.... acqua di mare. Il pezzo di tubo è collegato allo scafo con resina epox e sikaflex. Risultato dopo 3 anni: ottimo.
Considerate che la riduzione del segnale si ha nell'attraversamento dello scafo di vtr e non nei pochi cm di liquido o altro utilizzato all'interno dello scafo. Credo che andare ad utilizzare olio di vasellina o gel da ecografie non migliori sensibilmente la capacità, con in più il problema che se si ha una perdita, ci si trova con l'olio di vasellina in sentina.

Come hai fatto a far passare il cavo con i relativi connettori cablati, tenendo tutto stagno? Altra domanda: il tappo e' a vite o ad incollare? Tiene l'acqua?
Anche io ho una soluzione simile, ma per i problemi sopra esposti, devo rabboccare di tanto in tanto. Per questo ritengo che il gel potrebbe durare di piu'.
Altro tema delicato: davanti alla pinna e' difficile che si riesca ad arrivare per la lunghezza dei cavi, dietro l'elica e' sconsigliabile per le turbolenze. Resta lo spazio tra motore e pinna, che e' dove l'ho piazzato io. Ma ogni tanto mi becco una eco di ritorno a 1,3 metri, che potrebbe anche essere il bulbo. Ecco perche' non sono un amante della soluzione epoxi, che non ti consente spostamenti. E ha anche un altro difetto, dato che viene sconsigliato l'uso dei collanti rapidi per la tendenza a fare bolle. Quindi toccherebbe incollare con resina liquida, che tira in 24h, durante le quali la sonda deve essere tenuta ferma e la resina non deve colare via: praticamente occorre comunque fargli un pozzetto attorno... O avete altre soluzioni?

Tappo a vite, di quelli per i pozzetti di ispezione delle condotte in pvc, utilizzando la parte terminale della condotta che è filettata. Trovato tutto da leroy-merlen, nel reparto edilizia, costo pochi euri. Ho forato il tappo e ci ho fatto passare il cavo del trasduttore, poi ho richiuso il foro intorno al cavo con un gommino. L'acqua la rabbocco una volta l'anno...

Questo è quello che ho fatto io, esattamente come epeter, ma con olio di . sika per sigillare il tutto.. Va che è una meraviglia..


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