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Regolazione trasto randa
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Edolo Offline
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RE: Regolazione trasto randa
E poi scusa.. mentre io lavoro su e giù comw dici col trasto tu non lo fai mica con la scotta. Dove ce l'hai il trasto?

Birbante di un Frap!!!
05-08-2014 00:05
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davnol Offline
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RE: Regolazione trasto randa
Tu fai tutto a mano io con un winch da 48....

Si fa cosi su da qualche annetto.....diciamo da quando e' finita l'era Ior,

Chiedi a qualche randista se non ti fidi di me....io lo ho solo fatto su qualche barca da regata tipo mumm30, x35, farr 40 solo per citarti i monotipi....ora lo faccio sul mio millennium 40.
Cio non vuol fire che il trasto non serva, ma molto poco per togliere potenza sotto raffica, e' piu scomodo (di solito) e meno efficace di tenere la balumina ferma con il vang e aprire e chiudere con la scotta, anche perche' la tenuta del vang non e' totale e quel minimo di gioco consente alla balumina di aprirsi e scaricare senza perdere interamente il profilo, cosa che invece accade con il vang lasco.

Comunque se tu ti trovi bene con il carrello non voglio certo farti cambiare idea....

Buon vento

D.
05-08-2014 00:21
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Edolo Offline
Vecio AdV

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RE: Regolazione trasto randa
Potrei anche fidarmi Smile se mi dici come ti piazzavi in regata Smile

Però devi spiegarmi una cosa. Se con il vang non riesci a far flettere l'albero, è corretto parlare di vang sheting?

Birbante di un Frap!!!
05-08-2014 00:34
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davnol Offline
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Messaggio: #24
RE: Regolazione trasto randa
Beh quest'anno abbiamo vinto la settimana velica di Alassio, l'anno scorso le costiere della giraglia e la sanremo Saint tropez, un invernale west liguria, 6 o 7 millevele....secondi all'accademia navale....
Con i mumm30, 2 italiani un europeo e un terzo ai mondiali.....mi fermo

Con il vang l'albero si piega ma non e' questo il punto importante, la flessione della parte bassa dell'albero indotta dalla pressione del vang si puo ottenere anche con altre regolazioni, tipo spostare indietro il piede albero....la parte importante e' il fissare la balumina con un corretto twist medio per le condizioni e da li poter lavorare con la manovra piu' veloce e efficace....negli armi moderni la scotta randa.....il carello pero' non e' che ce lo dimentichiamo...va regolato per le condizioni, ma svolge un po la funzione dei tiradentro per il fiocco.....e qui si apre un mondo....

D.
05-08-2014 00:54
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gioas85 Offline
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Messaggio: #25
RE: Regolazione trasto randa
scusate ragazzi... mi sto perdendo e non ci sto capendo nulla....

torniamo alla foto delle due rande che è esplicativa..

è evidente che al randa di dietro è più magra ed la ha balumina più chiusa.. per far questo sta lavorando col carrello a segno e la scotta cazzata....

l'altra invece, per svergolare la balumina (aprirla), secondo em ha portato il carrello sopravvento e lascato scotta.. in modo da avere una randa a centrobarca ma con balumina aperta....


allora io mi chiedo... finchè la barca tiene è giusto portare la balumina chiusa... tenere randa piatta... e scarrellare sottoraffica.. lo capisco anche.. ma quando la barca diventa troppo potente... e si vuole depotenziare la verla.. non è forse corretto portare il carrello sopravvento e far aprire la balumina.. cosi da depotenziare la vela che scarica di piu....

oppure no?

se qualcuno me la spiega in maniera piu semplice gli sono molto grato.. mi sono letto per intero 15 discussioni e non ci ho ancora capito nulla... idem confrontandomi con istruttori vari.. ognuno dice sempre la sua e sonos empre versioni opposte!
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 05-08-2014 02:07 da gioas85.)
05-08-2014 02:03
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Edolo Offline
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RE: Regolazione trasto randa
Che dire... complimenti davvero davnol!
Scusa gioas... mi siedo ed ascolto anch'io le lezioni perché quando credi di avere chiare delle cose poi la giostra riparte. Tocca vincere qualcosa prima di capire forse. ..

Birbante di un Frap!!!
05-08-2014 02:33
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stevenit Offline
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Messaggio: #27
RE: Regolazione trasto randa
Azz nn ho un winch da 48.... e adesso che faccio? Non ho neanche mai fatto una regata....

Si può navigare per un giorno, no? E' tutto lì: un giorno dopo l'altro. (cit)

www.iljonathan.com
www.giringiro.altervista.org
05-08-2014 06:26
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lunar1960 Offline
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RE: Regolazione trasto randa
(05-08-2014 00:21)davnol Ha scritto:  Tu fai tutto a mano io con un winch da 48....

Si fa cosi su da qualche annetto.....diciamo da quando e' finita l'era Ior,

Chiedi a qualche randista se non ti fidi di me....io lo ho solo fatto su qualche barca da regata tipo mumm30, x35, farr 40 solo per citarti i monotipi....ora lo faccio sul mio millennium 40.
Cio non vuol fire che il trasto non serva, ma molto poco per togliere potenza sotto raffica, e' piu scomodo (di solito) e meno efficace di tenere la balumina ferma con il vang e aprire e chiudere con la scotta, anche perche' la tenuta del vang non e' totale e quel minimo di gioco consente alla balumina di aprirsi e scaricare senza perdere interamente il profilo, cosa che invece accade con il vang lasco.

Comunque se tu ti trovi bene con il carrello non voglio certo farti cambiare idea....

Buon vento
Grazie Davnol,
poche righe ma ben chiare. Ho capito bene un concetto che prima trascuravo.Smiley59
Sinceramente complimentiSmiley32
BV
05-08-2014 07:34
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opinionista velico Offline
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RE: Regolazione trasto randa
Secondo me non è molto corretto fare ragionamenti meccanici del tipo, con poco vento regolo il carrello (o il tasto o il vang o la scotta) così, mentre, con molto vento, lo regolo cosà, sperando poi che il risultato sia quello che ci aspettiamo.

In realtà, trovate le regolazioni ottimali per un certo contesto (andatura, intensità del vento e stato del mare), al variare del contesto, occorrerebbe chiedersi se e come devo modificare la forma e l’orientamento (angolo di attacco) delle mie vele.
Ad esempio, se il vento non è particolarmente forte rispetto allo stato del mare, la raffica sarà ben gradita perché mi darà più potenza, anche se qualcuno a bordo potrebbe spaventarsi per l’eccessivo sbandamento.

Ecco, allora, che carrello, trasto, vang, paterazzo, cunnigam, scotta, drizza, ecc. diventano solo gli strumenti a nostra disposizione per ottenere il risultato voluto, ossia adeguare forma e orientamento delle vele rispetto al nuovo contesto, al fine di ottenere una nuova regolazione ottimale.

Come è già stato detto, si può intervenire in tanti modi, specie se abbiamo molti strumenti a disposizione.

Ad esempio io (cabinato tranquillo di circa 9 mt con armo frazionato), di bolina preferisco tenere il vang (rigido) leggermente lasco.
Se ho bisogno di modificare la forma della balumina (svergolamento) agisco inizialmente sulla scotta, se invece devo modificare l’angolo di attacco agisco inizialmente sul trasto.

Sotto raffica preferisco andare un po’ all’orza, guadagnando così anche qualche grado sopravvento, altrimenti apro un po’ la parte alta con la scotta e, all’occorrenza, lavoro un po’ anche con il paterazzo.
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 05-08-2014 08:21 da opinionista velico.)
05-08-2014 08:18
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bullo Online
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RE: Regolazione trasto randa
Se con vento svergoli troppo ogni volta che cadi dall'onda la parte alta della randa sbatte.
Più che il vento aumenta, parliamo di bolina, appiattisco, svergolo meno e scarello sotto vento, se non c'è il carello cazzo il vang.
Quanto svergolare e quanto scarellare è un'oppppppinione.
Ha ragione chi corre di più.
05-08-2014 10:24
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gioas85 Offline
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RE: Regolazione trasto randa
France ritornando alla foto... mi dice quale delle.due e' regolata meglio e perche?
05-08-2014 10:45
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mlipizer Offline
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RE: Regolazione trasto randa
(05-08-2014 10:24)bullo Ha scritto:  Se con vento svergoli troppo ogni volta che cadi dall'onda la parte alta della randa sbatte.
Più che il vento aumenta, parliamo di bolina, appiattisco, svergolo meno e scarello sotto vento, se non c'è il carello cazzo il vang.
Quanto svergolare e quanto scarellare è un'oppppppinione.
Ha ragione chi corre di più.-

Ok, benissimo. Io non ho il carello e agisco proprio così (istinto, non competenza). Visti gli interventi precedenti, volevo proprio chiedere cosa fare quando manca il carello e se il vang poteva servire a tenere una randa piatta e sventare con la scotta. Ho la scotta agganciata al centro del pozzetto con un moschettone e posso al limite lavorare con tre "finte" regolazioni di carello con una cima che lavora trasversale sulla seduta: agganciata in posizione 1 (sopravento), 2 (al centro) o non agganciata (sottovento).
L'altro dubbio che ho, anche abbastanza grosso, è come utilizzare il tesabase che penso sia l'altra regolazione da usare con poco/tanto vento, oltre la tensione della drizza (per chi, come me, non ha il cunningham).

Trieste - Beneteau First 30jk
05-08-2014 11:54
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Edolo Offline
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RE: Regolazione trasto randa
Mi pare evidente che bullo e davnol non regatassero insieme. ... eppure anche bullo immagino l'abbia vinta qualche regata.
Vincer le regate è un oppinione Smile

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05-08-2014 12:03
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davnol Offline
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RE: Regolazione trasto randa
(05-08-2014 12:03)Edolo Ha scritto:  Mi pare evidente che bullo e davnol non regatassero insieme. ... eppure anche bullo immagino l'abbia vinta qualche regata.
Vincer le regate è un oppinione Smile

Non mi sembra proprio di essere in totale disaccordo…non condivido solo il concetto che più il vento aumenta e meno svergolo.
o meglio sono d'accordo se stiamo parlando di un aumento da 7 a 12 nodi, meno se si tratta di un aumento da 15 a 20.

Bullo ha giustamente fatto notare che all'aumentare del vento il carrello va giù' e se la barca lo consente la scotta e' cazzata…..

ma questo non pregiudica affatto l'utilizzo della tecnica prima destrotta

in un mondo perfetto con il vento costante il timoniere perfetto, il mare piatto, carrello giù e scotta cazzata, se compatibili con angolo e velocità' desiderate, sarebbe una soluzione stabile e ideale….

peccato che il vento non sia stabile ne per intensità' ne per direzione, il mare non sia sempre una tavola e il timoniere non sia sempre Cayard….

e allora sta al buon randista adattarsi e fare in modo che lo sbandamento rimanga costante e la propulsione massima.
per fare ciò esistono molti modi…le tecniche di conduzione moderna hanno sancito che la più veloce ed efficace con barche moderne e' quella
che vi ho descritto utilizzando scotta e vang…..senza dimenticarsi di carrello e paterzazzo

poi ogni barca e' un piccolo mondo e ognuno e' libero di fare come gli pare…certo fare la randa su un melges 32 e' diverso da farla un un hanse 540…..

D.
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 05-08-2014 12:56 da davnol.)
05-08-2014 12:50
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davnol Offline
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RE: Regolazione trasto randa
(05-08-2014 06:26)stevenit Ha scritto:  Azz nn ho un winch da 48.... e adesso che faccio? Non ho neanche mai fatto una regata....

continua a scarrellare sopravvento,

solo facci sapere dove navighi….non si sa mai dovessimo andare all'incrocio con vento teso sapremmo regolarci…..

Smiley4Smiley4

d.

D.
05-08-2014 12:53
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RE: Regolazione trasto randa
col vang non si appiattisce la randa, per farlo devi cazzare la base ed imbananare l'albero.
Cosa difficile con gli alberi odierni con crocette acquartierate verso poppa.
Edolo io non facevo bastoni, pochi, in altura serve far camminare la barca tanto poi il vento cambia.
Non c'è uno fisso alla randa, fai tutto col timone.
Non mi sembra di avere opppppinioni diverse con Davnol.
In altura conta molto una scelta di rotta facendo delle previsioni meteo.
La barca con la quale regatavo per esempio doveva rimanere dritta quindi ridurre prima a prua poi anche la randa, altrimenti camminava di meno se troppo ingavonata.
Il problema di far camminare le barche è quando hai per le mani quelle barche che molti considerano marine, pesanti, che scarocciano molto, se le fermi ci vuole una vita per farle riprendere.
Con quelle da regata spesso si cazzano troppo le vele e non camminano più, vedi barber per il fiocco,
meno di 6/7° rispetto all'asse longitudinale.
La vela è un'oppppppinione.
05-08-2014 12:58
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Edolo Offline
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RE: Regolazione trasto randa
Bullo scusa eh, ma dici che scarrelli, usi il vang solo se il trasto non c'è (cosa che ho detto pure io quando parlavo di barche col trasto sulla tuga che a quel punto prenderei in considerazionenil vang anche di bolina). A me pare che invece davnol usi il vang per tenere giù il boma e non la scotta e che il carrello non lo usi mai (parliamo sempre di bolina ovviamente.
Se davnol molla la scotta la randa si aprirà in alto solo in funzione del minimo gioco che ha il vang... ovvio che quel minimo gioco non andrà bene in tutte le situazioni, motivo prr cui credo che in primis scarrello (ottengo più o meno la stessa cosa che mollar la scotta con vang cazzato) se poi ho bisogno di far aprire in alto magari mollo un pelo di scotta (regolazione fine comodissima per ste cose). Ma se io avessi il vang cazzato, come potrei mai far aprire la vela in alto agendo sulla scotta?
Boh.... forse il problema di fondo sarebbe capire in quanti si è a bordo. Quando son da solo le manovre che ho a tiro, oltre al timone in mano ovviamente, sono carrello e scotta randa oltre al paterazzo subito lì a poppa. Il vang inizio a considerarlo dal traverso in poi.
Comunque a mio avviso dare per scontato che quando si parla di regolazioni si debba parlare di racing è fuorviante. ... racing spesso si accompagna ad equipaggio, regolazioni son regolazioni e punto.
Ciao Smile

Birbante di un Frap!!!
05-08-2014 13:21
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davnol Offline
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RE: Regolazione trasto randa
(05-08-2014 02:03)gioas85 Ha scritto:  scusate ragazzi... mi sto perdendo e non ci sto capendo nulla....

torniamo alla foto delle due rande che è esplicativa..

è evidente che al randa di dietro è più magra ed la ha balumina più chiusa.. per far questo sta lavorando col carrello a segno e la scotta cazzata....

l'altra invece, per svergolare la balumina (aprirla), secondo em ha portato il carrello sopravvento e lascato scotta.. in modo da avere una randa a centrobarca ma con balumina aperta....


allora io mi chiedo... finchè la barca tiene è giusto portare la balumina chiusa... tenere randa piatta... e scarrellare sottoraffica.. lo capisco anche.. ma quando la barca diventa troppo potente... e si vuole depotenziare la verla.. non è forse corretto portare il carrello sopravvento e far aprire la balumina.. cosi da depotenziare la vela che scarica di piu....

oppure no?

se qualcuno me la spiega in maniera piu semplice gli sono molto grato.. mi sono letto per intero 15 discussioni e non ci ho ancora capito nulla... idem confrontandomi con istruttori vari.. ognuno dice sempre la sua e sonos empre versioni opposte!

la tua analisi e' corretta in linea di massima,

esistono poi delle sottigliezze che fanno la differenza quando si cerca di spremere tutta la velocità' possibile.

il carrello funziona un po' come un flap, per far si che il timoniere riceva la giusta pressione sulla pala e il compromesso tra angolo e velocità sia ottimale.

questo equilibrio e' labile e per ogni barca in condizione di vento esiste un ottimo mix tra carrello scotta e paterazzo.

In caso di grandi variazioni permanenti di intensità o direzione del vento, anche io concordo nel muovere su o giù' il carrello,
in caso di variazioni meno consistenti e fluttuanti e più comodo usare la scotta. Perché? per sua stessa natura e' servita da winch o paranchi con strozzatori adeguati, e quindi può' essere regolata millimetricamente con efficacia.
l'uso della scotta comporta pero' uno svantaggio, lascandola si tende ad aumentare progressivamente lo svergolamento, cosa non sempre desiderabile, ecco allora che ci viene in aiuto il vang, che una volta regolato alla giusta tensione ci consente di poter scaricare potenza senza perdere completamente il profilo.

con vento medio o forte, una volta ottenuto il giusto compromesso tra angolo, velocità e pressione sul timone agendo su carrello scotta e paterazzo, si calza il vang, in modo che si possa agire efficacemente sulla scotta senza perdere ogni volta che si lasca il profilo.

se l'intensita' o la direzione variano molto, si cerca un nuovo "zero" da cui partire con carrello scotta e paterazzo e da li si riinizia a giocare.

ho volutamente trascurato le iterazioni con la vela di prua per non complicare troppo i concetti….. spero di essere stato comprensibile

buon vento

D.
05-08-2014 13:24
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gioas85 Offline
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Messaggio: #39
RE: Regolazione trasto randa
condivido anche io che la scotta sia più comoda... io per esempio sul laser dove non ho iltrasto quello faccio... stracazzo il vang "a bomba" e lasco scotta sotto raffica... utilizzando quindi una sorta di carrello virtuale...

ma la mia domanda è un altra....

con poco vento di dice che la balumina non vada chiusa e la vela lasciata grassa altrimenti non sfiata e si pianta....

progressivamente che il vento cresce.. la randa va appiattita e sopratuto va chiusa la balumina... la stecca alta deve stare parallela al boma...

ma la mia domanda è un altra... quando il vento è troppo invece.. e tu vuoi togliere potenza per non andare fuori assetto...

IO DEVO:
1) tenera la balumina chiusa, la randa piatta, e PER DEPOTENZIALERE ridurre solo l'angolo al vento della randa (ed in questo caso per farlo scarrello sottovento oltre eventuale ulteriore scotta).
Questo è quello che faccio sul laser.. dove non ho alternative non avendo il trasto.

OPPURE DEVO:
2) DEPOTENZIARE LA RANDA non alterando l'angolo al vento della stessa... ma APRENDO LA BALUMINA.. ed in quel caso l'unico metodo è scarrellare sopravento e lascare un pò di scotta... la posizione del boma rimane centrale ma salendo mi fa aprire la balumina


Scusate ancora ma io veramente ancora non ho capito...
che devo fare 1 o 2?
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 05-08-2014 13:56 da gioas85.)
05-08-2014 13:52
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davnol Offline
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RE: Regolazione trasto randa
(05-08-2014 13:52)gioas85 Ha scritto:  condivido anche io che la scotta sia più comoda... io per esempio sul laser dove non ho iltrasto quello faccio... stracazzo il vang "a bomba" e lasco scotta sotto raffica... utilizzando quindi una sorta di carrello virtuale...

ma la mia domanda è un altra....

con poco vento di dice che la balumina non vada chiusa e la vela lasciata grassa altrimenti non sfiata e si pianta....

progressivamente che il vento cresce.. la randa va appiattita e sopratuto va chiusa la balumina... la stecca alta deve stare parallela al boma...

ma la mia domanda è un altra... quando il vento è troppo invece.. e tu vuoi togliere potenza per non andare fuori assetto...

IO DEVO:
1) tenera la balumina chiusa, la randa piatta, e PER DEPOTENZIALERE ridurre solo l'angolo al vento della randa (ed in questo caso per farlo scarrello sottovento oltre eventuale ulteriore scotta).
Questo è quello che faccio sul laser.. dove non ho alternative non avendo il trasto.

OPPURE DEVO:
2) DEPOTENZIARE LA RANDA non alterando l'angolo al vento della stessa... ma APRENDO LA BALUMINA.. ed in quel caso l'unico metodo è scarrellare sopravento e lascare un pò di scotta... la posizione del boma rimane centrale ma salendo mi fa aprire la balumina


Scusate ancora ma io veramente ancora non ho capito...
che devo fare 1 o 2?

su che barca? con che vele? chi timona?

in che condizione tattico strategica sei? stai andando per la massima Vmg, basso e Veloce, alto e lento? hai barche sopra o sotto? come e' il campo di regata? in funzione di tutte queste variabili potrai scegliere quello a che e' la soluzione migliore.

occhio al punto 2 che non si scarrella sopravvento, semplicemente si mette il carrello in maniera che il boma sia più' o meno sulla mezzeria.
o se le condizioni peggiorano progressivamente sotto.

con il millennium, trascurando aspetti tattico-strategici vista la sua natura di barca molto invelata e con le appendici sottili e profonde preferiamo la soluzione 2. ma non e' sempre automatico….

d.

D.
05-08-2014 14:03
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