Portare la randa
#1
Al lasco con gennaker.....
Oggi al marina causa pioggia, intorno al tavolo alcuni dei migliori velisti di qua, si sono confrontati sulle tecniche e se si sono trovati sul 90 % dei casi, si sono persi sul restante 10% riguardo la regolazione della randa col .:
Barche diverse rispondono a esigenze diverse, specialmente con barche veloci capaci di apparenti importanti, questa la conclusione che ne traggo ....
La randa portata come una bolina larga e laminare a tutti i ....
mi piacerebbe conoscere il vs. Parere e se possibile entrare nel merito ai vari gradi di andatura...
Grazie Smiley59
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#2
ma anche di domenica?
ma la domenica.. non la trovi una regatella di paese da fare.. cosi solo per non dover partecipare 7 giorni la settimana a ste disquisizioni virtuali? niet, fino a domani devi rimanere col dubbio!
amare le donne, dolce il caffe.
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#3
Laminare a tutti i ...? Perchè le vele che stallano sviluppano più forza areodinamica?
L'angolo d'incidenza varia con la forma della vela, allungamento, concavità.
Per spiegarci l'angolo d'incidenza è tra il vento apparente e la vela, esempio: le vele alte e strette sviluppano la max forza areodinamica con piccoli angoli 7° circa,adatte per stringere, larghe e basse fino a 30°.
A parità di superficie quella larga più forza areodinamica. adatta per andature portanti.
Però la forza areodinamica essendo più o meno perpendicolare alla vela più la bordi, la belin e più questa forza spinge lateralmente e meno in avanti.
Conclusione bisogna aver il coraggio di lascare, il 90% dei velisti a parte i regatanti esperti, naviga con le vele in stallo .
La vela è un'oppppppppinione
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#4
domanda falsa e tendenziosa.

mai come al lasco-gran lasco l'apparente muta velocemente in funzione della mutata velocità della barca e del vento reale specialmente se rafficato.

ho avuto un gennaker solo su un Nautis Ponza 520. murato sul golfare di traino con un paranchino.

la regola rimane che la randa sia al limite del portare. laschi e poi belin piano fino a che senti che porta. e non deve pungere per il backwind.

("regola la randa, fiocco a seguire" )

almeno ai miei tempi si faceva così.
i Responsabili. chissà quanto pagarebbero per essere comprati
mi dispiace aver venduto la Gitana ma son contento



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#5
(22-02-2015, 17:38)ZK Ha scritto: ma anche di domenica?
ma la domenica.. non la trovi una regatella di paese da fare.. cosi solo per non dover partecipare 7 giorni la settimana a ste disquisizioni virtuali? niet, fino a domani devi rimanere col dubbio!

ThumbsupsmileyanimThumbsupsmileyanimThumbsupsmileyanimThumbsupsmileyanimThumbsupsmileyanimThumbsupsmileyanimThumbsupsmileyanimThumbsupsmileyanimThumbsupsmileyanimThumbsupsmileyanimThumbsupsmileyanimThumbsupsmileyanimThumbsupsmileyanimThumbsupsmileyanimThumbsupsmileyanimThumbsupsmileyanimThumbsupsmileyanimThumbsupsmileyanimThumbsupsmileyanimThumbsupsmileyanimThumbsupsmileyanim
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#6
la randa col gennaker si porta guardando i filetti, inferitura e ogni tanto windex per non farla andare in stallo... Si lasca e poi si cazza pian piano... quando è ok si capisce molto bene, soprattutto con aria, quando è over o troppo lasca si capisce perche non si parte.

Parliamo invece dello staysail... che "carica" la randa e il timoniere lo sente sul timone...
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#7
Lupo lascio volentieri lo staysail a chi lo possiede e non sogno di complicarmi la vita .......sul resto invece il metodo mi piace e si riallaccia molto bene alle tecniche esposte oggi, parlami invece della posizione del carrello e del vang....... Please Smiley2
Ciao
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#8
(22-02-2015, 17:38)ZK Ha scritto: ma anche di domenica?
ma la domenica.. non la trovi una regatella di paese da fare.. cosi solo per non dover partecipare 7 giorni la settimana a ste disquisizioni virtuali? niet, fino a domani devi rimanere col dubbio!

Ehhhh. .: svolazzi ma non fuggi , domani te tocca !!! Smiley32
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#9
(22-02-2015, 22:16)nedo Ha scritto: Lupo lascio volentieri lo staysail a chi lo possiede e non sogno di complicarmi la vita .......sul resto invece il metodo mi piace e si riallaccia molto bene alle tecniche esposte oggi, parlami invece della posizione del carrello e del vang....... Please Smiley2
Ciao

Carrello in centro, vang quanto basta
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#10
(22-02-2015, 21:44)lupo planante Ha scritto: la randa col gennaker si porta guardando i filetti, inferitura e ogni tanto windex per non farla andare in stallo... Si lasca e poi si cazza pian piano... quando è ok si capisce molto bene, soprattutto con aria, quando è over o troppo lasca si capisce perche non si parte.

Parliamo invece dello staysail... che "carica" la randa e il timoniere lo sente sul timone...

avevo scitto:

laschi e poi belin piano fino a che senti che porta.
almeno ai miei tempi si faceva così.


leggo che si fa lo stesso anche di questi tempi però si fa ......pian .:
i Responsabili. chissà quanto pagarebbero per essere comprati
mi dispiace aver venduto la Gitana ma son contento



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#11
non esiste un modo univoco.
la randa e' molto importante ma e' sopratutto un timone specialmente di poppa.
la vela importante e' sempre, in tutte le andature quella di prua.
non si puo ragionare mai di regolazioni se non si ragiona anche di condizioni meteo, intensita e gradiente.
tanto per dirne una:
ieri a Piccoletto il gradiente era tale che in testa si vedeva il windex sulle altre mura, a meta vela il vento era al traverso, nella parte bassa di bolina. chi non si e' reso conto di questo ha strambato ed e' andato a spasso per il mare... si ragiona a parita di rating un ora di ritardo su 9 miglia.
voglio dire:
prima delle regolazioni raffinate curare la strategia
prima di curare la regolazione curare l' assetto, meglio una barca poggera che una veloce e sdraiata.
prima di svergolare di default, cercare di capire come lavora il vento
ovvero, meglio una randa che stalla di una che rende tutto piu difficile, non si gioca a chi e' perfetto ma a chi sbaglia di meno.
un po di stallo sulle vele c'e' sempre, in tutte le andature, le vele sono un approssimazione e in qualche zona sono per forza in stallo, curare che sia la zona di suerficie maggiore quella porta.. anche coi filetti intermedi, quelli montati a meta della sezione che quasi nessuno monta mai.
il modo che dice mck.. puo essere corretto, manca il dato svergolamento e quello in poppa e' veramente tanto importante, manca il dato profondita del grasso, e' un altro aspetto che fa molta differenza, manca il dato di come lavora il geny.. la regolazione della randa ci influisce di brutto, meglio che la randa si adatti a quello e che porti meno.
amare le donne, dolce il caffe.
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#12
A differenza della bolina stretta, dove la randa è determinante per l'angolo di risalita al vento ma meno per potenza/velocità, quando si allarga l'andatura le cose cambiano; il suo contributo è più generoso a favore della potenza/velocità, ma sempre legato alla funzione di regolazione e bilanciamento della barca; deve sempre fare i conti con la vela di prua ( gen o spi che sia), e la sua regolazione deve essere subordinata al flusso deviato dal "paron grosso", cercando di non soffocarlo, specialmente in presenza di venti leggeri, dove dovrebbe essere regolata al limite dello stallo.
ciao
"Quelli che s'innamoran di sola pratica senza scienza, son come il nocchiere, ch'entra in naviglio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada. Sempre la pratica dev'esser edificata sulla bona teorica". Leonardo da Vinci.
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#13
(23-02-2015, 10:21)ZK Ha scritto: ... manca il dato di come lavora il geny.. la regolazione della randa ci influisce di brutto, meglio che la randa si adatti a quello e che porti meno.

ZK mi ha preceduto mentre postavo, ma noto che arriviamo alle stesse conclusioni.Smiley2
ciao
"Quelli che s'innamoran di sola pratica senza scienza, son come il nocchiere, ch'entra in naviglio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada. Sempre la pratica dev'esser edificata sulla bona teorica". Leonardo da Vinci.
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#14
(23-02-2015, 10:21)ZK Ha scritto: non esiste un modo univoco.
la randa e' molto importante ma e' sopratutto un timone specialmente di poppa.
la vela importante e' sempre, in tutte le andature quella di prua.
non si puo ragionare mai di regolazioni se non si ragiona anche di condizioni meteo, intensita e gradiente.
tanto per dirne una:
ieri a Piccoletto il gradiente era tale che in testa si vedeva il windex sulle altre mura, a meta vela il vento era al traverso, nella parte bassa di bolina. chi non si e' reso conto di questo ha strambato ed e' andato a spasso per il mare... si ragiona a parita di rating un ora di ritardo su 9 miglia.
voglio dire:
prima delle regolazioni raffinate curare la strategia
prima di curare la regolazione curare l' assetto, meglio una barca poggera che una veloce e sdraiata.
prima di svergolare di default, cercare di capire come lavora il vento
ovvero, meglio una randa che stalla di una che rende tutto piu difficile, non si gioca a chi e' perfetto ma a chi sbaglia di meno.
un po di stallo sulle vele c'e' sempre, in tutte le andature, le vele sono un approssimazione e in qualche zona sono per forza in stallo, curare che sia la zona di suerficie maggiore quella porta.. anche coi filetti intermedi, quelli montati a meta della sezione che quasi nessuno monta mai.
il modo che dice mck.. puo essere corretto, manca il dato svergolamento e quello in poppa e' veramente tanto importante, manca il dato profondita del grasso, e' un altro aspetto che fa molta differenza, manca il dato di come lavora il geny.. la regolazione della randa ci influisce di brutto, meglio che la randa si adatti a quello e che porti meno.

. randa aperta al limite del fileggiamento , controllo del boma tramite vang o carrello e scotta lascata di . ?
Profondità del grasso .....controllato e adeguato se la randa porta laminare, nel caso di poppa piena e randa appoggiata alle crocette forse non conviene averla tesa per la max estensione di superficie ? ..

Con poco vento invece, voglio Einstein a bordo e questo mi basta !! Smiley2

Grazie
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#15
(23-02-2015, 11:07)nedo Ha scritto: Profondità del grasso .....controllato e adeguato se la randa porta laminare, nel caso di poppa piena e randa appoggiata alle crocette forse non conviene averla tesa per la max estensione di superficie ? ..

Poppa piena col gennaker ....... orrore !!!!!

Comunque la regolazione non è statica, al lasco vedo spessissimo i tailer del gennaker sudati a forza di cazzare e lascare per seguire l'apparente e i randisti che si riposano dopo la bolina invece di seguire le modifiche di incidenza dovute alla regolazione del gennaker........... le vele vanno regolate nei limiti della RR 42, ma continuamente.

C'è un surplus di portanza nel momento in cui si supera l'incidenza di stallo, i filetti non si staccano subito e se si è rapidi nel rilascare, si è guadagnato in spinta senza perdere nulla.

Ciao

P.S. con einstein a bordo puoi pensare alla . regolazioni ci pensa lui Smiley2.............
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#16
Orrore, errore di sbaglio mannaggia la fretta6060 non intendo poppa piena al fil di ruota ma il max angolo consentito dal genny !! Smiley2

Chiaro tutto il resto, non rimane che provare e riprovare ... !!

Grazie AlbertOne Smiley2
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#17
nedo.. tanto per dare ragione la VELAIO e al concetto della rr 42.. che tuttavia in pratica e' difficile e se non sai fare peggiori le cose, comincia con le cose semplici, quando vedi che il genny fa l' orecchia troppo grande per riprenderla di timone o di trim.. una bella cazzata alla randa.. vedrai che la prima volta ci resti male per l' effetto e poi.. non te lo scordi piu, il tailer prende sicurezza e fa volare di piu e.. il randista impara che la poppa non e' un bordo per riposarsi, deve stare attento e seguire il genny ne piu ne meno di come lo segue il trim... io agli esperti di patino e' la prima cosa che cerco di inculcare, si cura la vela di prua a discapito di tutto il resto.. la seconda .. te la racconto quando farai la domanda giusta, prima e' inutile.21
amare le donne, dolce il caffe.
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#18
(23-02-2015, 14:53)ZK Ha scritto: nedo.. tanto per dare ragione la VELAIO e al concetto della rr 42.. che tuttavia in pratica e' difficile e se non sai fare peggiori le cose, comincia con le cose semplici, quando vedi che il genny fa l' orecchia troppo grande per riprenderla di timone o di trim.. una bella cazzata alla randa.. vedrai che la prima volta ci resti male per l' effetto e poi.. non te lo scordi piu, il tailer prende sicurezza e fa volare di piu e.. il randista impara che la poppa non e' un bordo per riposarsi, deve stare attento e seguire il genny ne piu ne meno di come lo segue il trim... io agli esperti di patino e' la prima cosa che cerco di inculcare, si cura la vela di prua a discapito di tutto il resto.. la seconda .. te la racconto quando farai la domanda giusta, prima e' inutile.21

Grazie ZK, sei stato talmente semplice e diretto che mentre leggevo mi sono visto la scena come in un film, credo di aver capito sia in termini di manovra che, da non sottovalutare, in termini di predisposizione a lavorare fuori dai canoni comuni, leggi randista di poppa ndr ....!!!
Quando dici invece della seconda riferita alla domanda giusta, mi hai spiazzato, e mò che vorrà dire mannaggia..... oh se non ci arrivo da solo ...insomma ci conto né !! Smiley2 aggiungo una piccola nota :
Forum stupendo fatto da gente davvero incredibile che ringrazio sentitamente e sappiate pure che in caso di ( sperem) buon risultato, alla fine sarà dovuto al vostro contributo ....ex equo ! ThumbsupsmileyanimSmiley2
Grazie
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#19
quando passi accanto alla barca giuria e dalla barca urlano hip hip.. cosa rispondi?
non fare figurucce co ste cose.. inutile vincere se poi non sai come ci si comporta.
amare le donne, dolce il caffe.
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#20
(23-02-2015, 16:12)ZK Ha scritto: quando passi accanto alla barca giuria e dalla barca urlano hip hip.. cosa rispondi?
non fare figurucce co ste cose.. inutile vincere se poi non sai come ci si comporta.

Nelle due che ho vinto, dalla barca giuria si è levata solo 22 una mano di saluto, forse il troppo " radicchio " li ha resi afoni ?! Smiley2 79
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