(09-11-2015 15:21)Klaus Ha scritto: E' un esercizio molto anglosassone quello di cercare delle cesure nette in un un genere di cose (o animali, persone).
Spesso si finisce per crearle artificialmente, viene scritta prima la regola e poi ci si adegua.
Hai ragione sulla Star, la mia domanda era un modo di insinuare dubbi sulle definizioni troppo trancianti.
Lo steso Topo è partito col piede sbagliato, non specificando il contesto e lo scopo, solo poi si è capito dove voleva andare a parare. Può partire dalla definizione classica di deriva vs barca a chiglia e da lì fare delle distinzioni fra le barche con vele al terzo, secondo me. Ma non sarà mai la verità assoluta, sarà solo un modo di creare delle categorie, com'è per l'altura con l'ORC o gli altri sistemi di stazza, con le stesse problematiche.
avendo tempo, voglia e una conoscenza enciclopedica si potrebbe sempre fare una classificazione tassonominca.
l'idea è di partire dal fatto che tutto ciò che naviga abbia un antenato comune...e da lì discende tutto.
chiaramente si assume che nessun progettista/costruttore/chiunque abbia messo un mezzo a mare l'abbia creato dal nulla, ma che abbia preso spunto da qualcosa di esistente -tranne il primo navigatore "mitologico" che si perde nell'alba dei tempi che mise a mare l'antenato comune, appunto-
ad un certo punto il ramo delle derive deve essere nato, e tutti i suoi discendenti sono derive.