Messaggi: 935
Discussioni: 23
Registrato: Jan 2011
Sia gennaker da poppa (non so le denominazioni A...) di un "barcone" che il gennaker del mio F18 quindi abbastanza magro.
Il guadagno l'ho avuto con entrambe le barche...
Messaggi: 9.982
Discussioni: 45
Registrato: Jun 2008
Non è un mistero, forse einstein sarà in grado di ripescare una delle discussioni in cui se n'è parlato.
Lascando la mura si ottengono due effetti:
- si aumenta il camber verticale e di conseguenza si diminuisce quello orizzontale, ovvero si appiattisce l'entrata della vela
- si diminuisce l'angolo tra la corda media della vela e l'asse della barca (spostare la mura sottovento equivale a tirare la scotta sopravvento)
Senza dubbio tutto ciò consente di diminuire l'angolo tra vento apparente e rotta, ma contemporaneamente aumenta la forza trasversale e diminuisce quella propulsiva.
Messaggi: 6.325
Discussioni: 225
Registrato: Aug 2015
scusate la domanda forse banale
é corretta l'idea che la scotta del gennaker più che cazzata, va tenuta lascata il più più possibile scendendo? e che al timone se collassa il bordo d'entrata il timoniere può provare a poggiare un attimino?
Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
Messaggi: 5.008
Discussioni: 144
Registrato: Dec 2008
(24-11-2016, 00:46)albert Ha scritto: Non è un mistero, forse einstein sarà in grado di ripescare una delle discussioni in cui se n'è parlato.
Lascando la mura si ottengono due effetti:
- si aumenta il camber verticale e di conseguenza si diminuisce quello orizzontale, ovvero si appiattisce l'entrata della vela
- si diminuisce l'angolo tra la corda media della vela e l'asse della barca (spostare la mura sottovento equivale a tirare la scotta sopravvento)
Senza dubbio tutto ciò consente di diminuire l'angolo tra vento apparente e rotta, ma contemporaneamente aumenta la forza trasversale e diminuisce quella propulsiva.
http://forum.amicidellavela.it/showthread.php?tid=39841
ciao
"Quelli che s'innamoran di sola pratica senza scienza, son come il nocchiere, ch'entra in naviglio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada. Sempre la pratica dev'esser edificata sulla bona teorica". Leonardo da Vinci.
Messaggi: 9.982
Discussioni: 45
Registrato: Jun 2008
(24-11-2016, 08:59)marcofailla Ha scritto: ..... se collassa il bordo d'entrata il timoniere può provare a poggiare un attimino?
Se la rotta per boa è più bassa di quella che stai facendo, non puoi,
devi poggiare, mentre se sei in rotta per boa è molto più opportuno cazzare la scotta che seguire l'aria con tutta la barca
@einstein
Messaggi: 3.019
Discussioni: 59
Registrato: Jun 2008
24-11-2016, 18:15
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 24-11-2016, 18:17 da shein.)
Io farei dei distinguo in base al significato di "collassa", se é un'orecchia anche importante ok concordo con Albert, ma se il gennaker ormai é mezzo sventato (per distrazione, salto, calo o una combinazione delle 3) e inizia a crollare in barca (appunto "collassa") se poggi te lo ritrovi contro l'albero; in questo caso io faccio così: il tailer recupera la scotta a più non posso e il timoniere orza con convinzione in modo che la sventagliata del movimento della prua aiuti ad innescare il flusso sulla vela, appena ciò avviene il tailer molla tutto il mollabile e il timoniere inizia di nuovo a scendere... obiezioni?
[b]Rock On Sail Fast!![/b]
Messaggi: 6.325
Discussioni: 225
Registrato: Aug 2015
grazie albert e shein, certo parlavo di scendere il più possibile il vento.
mi interessava molto anche il concetto della scotta, sempre parlando di scendere più profondo che si può, inutile concentrarsi a cazzare la scotta, piuttosto fare volare il più lontano (cioè verso prua) possibile il punto di scotta compatibilmente con la stabilità della vela in aria, é questa mia impressione giusta o sbagliata?
per la regolazione della ghinda il thread proposto più su é esauriente e certo dipende anche dal tipo di gennaker
Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
Messaggi: 3.019
Discussioni: 59
Registrato: Jun 2008
Si, più lo riesci a lascare più tira in avanti e meno di lato. Direi che se non ti compare l'orecchia (piccola) per più di qualche secondo, sei troppo cazzato (o poggiato)
[b]Rock On Sail Fast!![/b]
Messaggi: 799
Discussioni: 8
Registrato: Aug 2009
Io per fare angolo trovavo più efficiente lascare la drizza.
Messaggi: 9.982
Discussioni: 45
Registrato: Jun 2008
(25-11-2016, 11:14)ITA101 Ha scritto: Io per fare angolo trovavo più efficiente lascare la drizza.
Copio e incollo da un mio intervento nella discussione linkata da einstein:
Far volare l' angolo di mura GENNAKER
Non so su che barca vorresti fare questo tipo di regolazione, e dunque non so darti un suggerimento preciso.
Nelle barche in cui ci sono gennaker diversi per le diverse condizioni, è il velaio che progetta la vela con una lunghezza di ghinda diversa a seconda di quanto pensa debba 'volare' in base all'andatura e all'intensità del vento. Un A2 o un runner hanno una ghinda più lunga di un A1 o vmg.
Se il gennaker invece è 'unicum' c'è un leggero vantaggio a lascare la mura quando si va in poppa e dunque c'è vento medio/forte e il penzolo lascato viene sopravvento favorendo l'esposizione della testa. In tutte le altre condizioni, lascare la mura fa scadere sottovento la ghinda e dunque diminuisce la componente all'avanzamento della risultante aerodinamica ed aumenta quella trasversale. Se proprio la ghinda risulta corta, e lo si vede dall'orecchio secco e nervoso e molto in alto, conviene lascare un po' di drizza.
E' un'oppppinione
Ciao
Messaggi: 6.980
Discussioni: 164
Registrato: Apr 2008
albert ed eistein sono sempre Maestri in questi spiegazioni.

Quando sei in barca è veramente difficile scardinare le convinzioni altrui e proporre nuovi punti di vista
Quando ti entra nelle vene, non puoi più farne a meno Sir Peter Blake
N.B.J.S. Erik Aanderaa Chi è in mare naviga, chi è a terra giudica