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17-03-2019, 19:48
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 17-03-2019, 19:49 da enio.rossi.)
Sono stato due giorni in barca ad aggiustare varie cose prima che inizi la stagione è, tra le altre cose, ho visto che rubinetti e tubature sono pieni di calcare. Ho cercato qualche strumento per ridurre il problema e mi hanno detto che ci sono in commercio addolcitori elettronici a costi contenuti (<100euri) per far fronte a questo. Ne sapete qualcosa?
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Lascia perdere gli addolcitori elettronici, non Piccoletto, ne sperimentammo senza risultato vari tipi su caldaie di impianti industriali e parlo di oggetti di alto costo reclamizzati come efficacissimi, furono tutti restituiti al venditore (e rimborsati). Piccoletto solo gli addizionatori di polifosfati (ma non e' bello aggiungere altre sostanze all'acqua anche se abbastanza innoque) o le cartucce filtro di resina scambioionico (costosette) o l'osmosi inversa (economicamente assolutamente non giustificabile solo per questo uso). Periodicamente (una volta all'anno basta) aggiungi un mezzo chilo di Acido Citrico (e' quello contenuto nei limoni) nel serbatoio e fai scorrere piano l'acqua da tutti i rubinetti, risciacqua un paio di volte e starai sereno fino alla prossima volta.
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Ian, vado OT e ne approfitto per chiederti di svelarmi un mistero che "non mi fa dormire" da decenni.
Tanto tanto tempo fa, con i miscelatori dell'impianto idrico casalingo in crisi ogni 15 giorni per via della sabbia di calcare che si accumulava nei fori delle pastiglie ceramiche, acquistai a caro prezzo un accrocchio venduto col nome altisonante di Acceleratore Ionico, in pratica era un barilotto di bronzo cromato che, incuriosito, subito smontai.
Quando vidi che all'interno vi erano solo 4 o 5 piattine magnetiche distanziate tra loro 1/2 cm, sentii odore di grossa fregatura.
Invece, una volta montato subito a valle dell'autoclave, con mia grande sorpresa da quel momento in poi i miscelatori non ebbero più problemi e quando dopo una trentina di anni ne smontai uno per cambiare le pastiglie, riscontrai che in tutto quel tempo di calcare se ne era accumulato ben poco e in granelli molto più fini, tanto da non pregiudicarne assolutamente il funzionamento.
Mi puoi spiegare il principio?
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Io vedo che nel marina che quando le barche grosse, sia a vela che a motore, fanno rifornimento di acqua la fanno transitare in uno scatolotto, mi sembra collegato alla colonnina della corrente, ma di questo non sono certo. Cosa useranno? Magari quando rivedo l'operazione provo a chiederlo ai marinai.
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Personalmente, per il problema calcare, una volta all'anno (generalmente a inizio stagione) adopero acido citrico.
Bassissimo costo, risultati ottimi e garantiti.
Per il problema relativo al mantenimento della portabilità, ad ogni riferimento di acqua, due misurini di sali d'argento e vivo tranquillo.
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Un amico mi diceva che a inizio stagione, con serbatoio acqua vuoto, versava due litri di aceto bianco per poi risciacquare abbondantemente. Sarà nel giusto?
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acido citrico ...
poca stesa tanta resa
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(19-03-2019, 11:53)enio.rossi Ha scritto: Io vedo che nel marina che quando le barche grosse, sia a vela che a motore, fanno rifornimento di acqua la fanno transitare in uno scatolotto, mi sembra collegato alla colonnina della corrente, ma di questo non sono certo. Cosa useranno? Magari quando rivedo l'operazione provo a chiederlo ai marinai. Batteria di filtri: a carbone per cloro e odori, filtro cotone per sabbia e residui solidi e dosatore di polifosfati per complessare e mantenere in soluzione il calcare. Non sempre usati tutti assieme, di sicuro il filtro cotone e molto spesso quello a carbone, piu' raro i polifosfati da quanto ho visto io.
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(19-03-2019, 11:53)enio.rossi Ha scritto: Io vedo che nel marina che quando le barche grosse, sia a vela che a motore, fanno rifornimento di acqua la fanno transitare in uno scatolotto, mi sembra collegato alla colonnina della corrente, ma di questo non sono certo. Cosa useranno? Magari quando rivedo l'operazione provo a chiederlo ai marinai.
anche talune barche normali tipo la mia
filtro polipropilene e/o carbone, a seconda
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19-03-2019, 16:41
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 19-03-2019, 16:47 da enio.rossi.)
Cosa sono ed quali funzioni hanno 'sti filtri? Tutto quello che può consentirmi di migliorare l'acqua dei serbatoi è di mio interesse. Ad esempio se l'acido citrico di cui si diceva sopra lo mettessi (poco) nel serbatoio sempre?
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IanSolo sarà più esaustivo.
L'acido citrico è pur sempre un acido.
Ottimo come anticalcare, non serve per migliorare altre caratteristiche dell'acqua (ad esempio la portabilità).
Personalmente non lo metterei in via continuativa, soprattutto non in acqua che utilizzo comunemente.
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L"acido citrico non e' tossico (il limone ne contiene moltissimo) ma ha un forte sapore appunto di limone e altera il sapore dell'acqua rendendola poco gradevole per lavarsi i denti (i dentifrici hanno altri sapori) e sgradevole per cucinare la pasta, non credo memmeno che sia idonea per i lavaggi visto che l'acqua acida altera il modo in cui opera il sapone.
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Iansolo,
dove si acquista normalmente?
Grazie
(17-03-2019, 23:51)IanSolo Ha scritto: aggiungi un mezzo chilo di Acido Citrico
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(19-03-2019, 21:21)BornFree Ha scritto: Iansolo,
dove si acquista normalmente?
Grazie Io l'ho preso tramite ebay.
Altrimenti in un qualsiasi consorzio agrario, visto che viene abbondantemente utilizzato in agricoltura/enologia.
Costo circa 3 euro al Kg.
[hide] .[/hide]
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(18-03-2019, 19:04)IanSolo Ha scritto: [hide] https://www.osti.gov/servlets/purl/567404 [/hide]
Buona lettura.
Interessante e difficilmente contestabile come studio. Mi spiace perché, anche se non convinto, speravo che effettivamente i magneti servissero a qualcosa; in particolare avevo capito che favorissero la precipitazione del calcio in fiocchi e quindi evitavano che aderisse ad altre superfici.
Se quelli dei LLL dicono che non è vero non posso far altro che crederci.
Comunque esprimo il mio pensiero: il vero problema in casa mia si verifica nella tubatura dell'acqua calda dove si formano dei veri e propri sassi che tappano tutti i filtri e vanno levati almeno una volta al mese. Nella parte di acqua fredda si forma un sottile strato di calcio che non da alcun fastidio se non dopo vari decenni.
Il tutto per dire: ripulire con acido citrico l'impianto idrico della barca una volta all'anno ha senso?
Daniele
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(20-03-2019, 10:03)danielef Ha scritto: Il tutto per dire: ripulire con acido citrico l'impianto idrico della barca una volta all'anno ha senso?
Daniele
Quando comprai la mia attuale barca, nel fondo dei serbatoi c'era uno strato di mezzo centimetro di sassolini di calcare.
Immagino che tubature e rubinetti non fossero messi meglio.
Feci un trattamento d'urto con l'acido citrico, e tutto scomparve.
Ora, ad ogni inizio di stagione, metto una cinquantina di litri di acqua nei serbatoi con acido citrico disciolto (150 gr di acido citrico per litro di acqua) e ... vivo felice.
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(20-03-2019, 10:03)danielef Ha scritto: ..il vero problema in casa mia si verifica nella tubatura dell'acqua calda dove si formano dei veri e propri sassi che tappano tutti i filtri e vanno levati almeno una volta al mese. Nella parte di acqua fredda si forma un sottile strato di calcio che non da alcun fastidio se non dopo vari decenni. Nell'impianto di casa passa moltissima acqua che quindi ha maggiore probabilita' di produrre depositi piu' consistenti che in barca dove certo non usiamo le centinaia di metri cubi che usiamo a casa. Il problema dei depositi nel circuito dell'acqua calda e' fortemente accentuato dalla temperatura cui si porta l'acqua nel riscaldatore, se si sale sopra gli 80 gradi circa il Bicarbonato di Calcio (relativamente solubile) si decompone in anidride carbonica (che e' un gas) e Carbonato di Calcio che e' praticamente insolubile e forma i depositi lamentati (chi vuole approfondire puo' cercare "durezza permamente" e "durezza temporanea"). Se a casa il problema si verifica per la grande quantita' d'acqua anche se le caldaie sono predisposte per evitare temperature troppo alte (ma sia pur poco qualcosa si deposita ed essendo il volume molto grande il deposito e' comunque consistente) in barca a causa del piccolo volume dello scaldaacqua la temperatura viene mantenuta piuttosto alta per poter fornire (miscelandola con l'acqua fredda) una sufficiente quantita' di acqua calda, non solo! lo scaldaacqua nautico e' anche riscaldato tramite l'acqua di raffreddamento del motore che normalmente e' nell'intorno dei 90 gradi e la precipitazione dei sali di calcio e' praticamente assicurata nonostante il piccolo volume utilizzato.
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Ma possiamo farci qualcosa? o no? io mi ero preoccupato di far entrare acqua meno dura nei serbatoi di bordo, ma la cosa mi sembra irrealizzabile, visto tutto quello che è stato scritto qui.
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(20-03-2019, 12:15)enio.rossi Ha scritto: Ma possiamo farci qualcosa? o no? io mi ero preoccupato di far entrare acqua meno dura nei serbatoi di bordo, ma la cosa mi sembra irrealizzabile, visto tutto quello che è stato scritto qui.
Secondo me no!
Se l'acqua che imbarchi è nominalmente potabile, la tieni com'è a parte un po' di amuchina per evitare culture batteriche. Se non è potabile e piena di schifezze, usa anche un buon filtro in ingresso per trattenere il particolato.
Il calcio non ha mai fatto male a nessuno anzi fa bene... tranne a qualche tifoso o se mollato con cattiveria negli stinchi!
Daniele
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