cominciano ad essercene diverse in giro, per ora (due anni la piu datata e usata .. su sir biss) nessun danno strutturale ne deformazioni evidenti. mi sa che.. non e' fuffa, di sicuro rispetto alle laminate campano di piu e rispetto al dacron da solo hanno un bel po di rigidita in piu. non passano per gli stazzatori come vele da grancrociera per le regate. Angelo (kavok5) di persona, pare un ragazzetto.. io l' avrei tenuto a lavorare un altro decennio, la cosa che mi ha colpito di piu.. la moglie (apprendista timoniera) mi ha detto che decide lui, o l' ha istruita bene per l' occasione o mi tocchera andare da lui a prendere un po di ripetizioni.
mah.. per l uso crocieristico io sono sempre per il dacron tradizionale con pregi e difetti soprattutto dal punto di vista prezzo, che in queste vele sarà al pari delle laminate. Per le regate si va su un laminato high tech
non e' che voglio contraddirti per forza . crocieristi vogliono esplicitamente qualcosa di piu performante del dacron.. queli delle regate, quei pochi rimasti puntano alla gran crociera e le vogliono rigorosamente di dacron, le trattano come figlie (se le portano a casa alla fine di ogni regatella) e le rifanno con periodicita imbarazzante.
[hide][Immagine: https://i96.servimg.com/u/f96/14/82/71/30/dacron10.jpg][/hide]
siamo alla versione beta, per ora la sensazione e' che piaccia.. qualcuno la chiede gia con i nastri bianchi su dacron nero... io fatico a capire i velisti pero.. ho deciso che mi adeguo.
la veleria storicamente e' quella che ha inventato i tape drive, e' una tecnologia alla quale io sono emotivamente e tecnicamente legato, per durabilita, per rendimento, per prezzo. i nastri sono di nylon, il materiale col modulo piu basso che ho trovato, servono a contenere la fibra ad alto modulo che rinforza il dacron, ovvero che mantiene il dacron dentro al modulo di elasticita e lo trasforma in un materiale che non si deforma in modo permanente per un errore di regolazione o per una raffica. le fibrature che stiamo usando in questo momento sono due, il dyneema e il vetro E. il dyneema ha un modulo elevato ma questo fa si che la vela sotto carico si deformi tra i nastri un po di piu. (tende a fare le borse) oltre a questo il vetro specie per le vele di prua grazie a quel poco di modulo in meno genera una vela meno a range, in soldoni le vele sono piu sensibili alle regolazioni di drizza e carrelli. in questo momento il limite sta nei collanti che ci costringono a cucire ogni nastro sulla vela, questo ne riduce il numero, ovvero, ne aumenta il costo. Come prestazioni queste vele sono inferiori alle laminate a filo continuo, non le userei per regate a bastone in campionati tosti, pero si e' visto molto bene che gia sulle costiere si difendono bene, per altro non e' quella delle regate la filosofia di queste vele, ci sono le millenium e le monolitic per qullo, la nuova filosofia, cerca di andare incontro ai crumiri delle laminate, di produrre vele affidabili e con una durabilita superiore. quel qualcosa in piu del dacron che quasi tutti gli armatori chiedono per la propria barca. tra qualche giorno dovrebbe riaprire il sito.. e li ci saranno tutte le descrizioni di questa e delle alte nuove tecnologie che stiamo progettando e sulle quali puntiamo per il futuro.
Ripropongo la mia esperienza, aggiungendo che nel frattempo ci ho fatto una Roma Giraglia (vinta) e la coppa italia (con un discreto risultato per Sir Biss che sui bastoni può solo difendersi). La vela è ancora in ottima forma, ora le toccherà un altro invernale (anche se nel frattempo ho ordinato un 2 in lamina Millennium), e questa sarà usata sotto i nove nodi d'ora in poi. Finora la ho usata da 0 a 13 nodi.
le rande rullabili, a differenza dei genoa hanno una durabilita importante, poi quando comincia il tracollo non ci sono soluzioni intermedie, tocca rifarla pena si "incastra" nell' albero. proprio nel' articolo di "tutto barche" (quello della bufala) ci sono le foto e un po di commenti, non mi sento di smentirlo, pero mi sento di dire che il salto per le prestazioni rispetto al dacron normale lo sentiresti di piu sul genoa dove forme piu stabili contano di piu. se hai in programma di rifarle entrambe.. ha un senso, diversamente e non solo per il mio gusto "estetico" non metterei sulla stessa barca vele costruite con tecnologie diverse.
Mi è arrivata da poco la nuova randa, steccata su carrelli. Molto bella. In arrivo il Genoa fatto con la stessa tecnologia. É interessante avere in barca cose tecnologicamente innovative specialmente se hai alle spalle una veleria che sei sicuro ti possa supportare anche a "garanzia" del prodotto temporalmente esaurita. Se fai la randa nuova varrebbe la pena di farla steccata verticale, con le stecche corte che non si sovrappongono in avvolgimento.
(02-03-2020, 11:23)caimano Ha scritto: E' bello sentire un onesto parere
le rande roller di bello hanno che sono immediate e se le tratti bene affidabili.
in genere chi se la fa con la rollabile ha modi piu efficienti di quattro stecche in piu per guadagnare il nodo o piu.. tipo vele di prua o cura del dislocamento e della carena. te lo faccio volontieri un "code 60", una randa roller steccata no. se poi c'hai voglia di ., magari un giorno qualcuno ci scrivera un libro: "dei compensi e dei furti legalizzati" metti un po di foto.. si fa un consulto sulla necessita o meno che hai di una randa . genere muoiono molto prima i genoa.. molto prima!
Secondo il mio parere di utente si dovrebbe ottenere la durata nel tempo tipica del dacron associata ad una miglior tenuta della forma indotta dal reticolo dei fili di dyneema.