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05-10-2011, 18:01
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 05-10-2011, 18:02 da tiger86.)
Tra me e il mare comanda il tempo...
Leandro
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05-10-2011, 18:27
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 05-10-2011, 22:15 da albert.)
Posto che non discuto quanto 'sancito' dal randista di + . puntualizzo alcune cose: + 39 è frazionato e il verdicchio no, la penna della randa di + 39 'è un'altra storia', su + 39 ci sono anche un paio di tailer del genoa (capite + sotto xchè) che la sanno lunga almeno quanto il . al traverso con randa e genoa ci vanno solo in prepartenza.......
Dato che non c'è uno straccio di foto, posso solo immaginare le cause del problema:
la vela stalla lassù se:
- la balumina è troppo chiusa e dunque l'angolo di incidenza di quel profilo è maggiore di quanto serve (lascare il vang, lascare un po' di scotta ed eventualmente tirare su un po' di carrello per riportare il boma e la parte bassa della vela all'angolo corretto.
- il profilo ha un angolo di attacco troppo acuto e/o ha poca profondità, dunque tende a stallare a bassissimi angoli di incidenza (puntare bene la stecca, verificare che l'albero non fletta troppo nella parte alta, eventualmente svitare un po' il carrello della stecca se è filettato e regolabile)
-   il genoa (se c'è il fiocco è anche peggio) è regolato troppo svergolato e dunque la randa in penna si trova a lavorare 'da sola' mentre nella parte bassa il backwind del genoa le tiene attaccato il flusso sul lato sottovento, dunque i filetti bassi lavorano mentre quello alto ristagna ( cazzare il genoa o portare q.b. avanti il suo carrello).
Dato che non ci sono foto, non posso dire nulla di più su forma e regolazione delle vele....
Ciao
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il genoa lavorava perfetto dalla base alla penna. i segnavento alle varie altezze erano orrizzontali sopra e sottovento. questo l'avevo ottenuto spostando un po' verso poppa il carrello di scotta.
altra regolazione alla quale non avevo pensato che avrebbe potuto esserne la causa (v. Albert) è l'albero un po' troppo flesso verso poppa (belin troppo teso). un po' alla volta emergono ulteriori cose che potevo curare meglio ;-) sono propria un velista della domenica
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Citazione:palve ha scritto:
il genoa lavorava perfetto dalla base alla . l'avevo ottenuto spostando un po' verso poppa il carrello di scotta.
....verso poppa rispetto alla posizione corretta in bolina ???????
Quando si poggia e si lasca la scotta del Genoa, normalmente per mantenere l'assetto corretto il carrello su rotaia longitudinale va portato verso prua......
Sei sicuro di non aver 'svergolato' troppo il Genoa ???
Ciao
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albert, ma se porto il carrello un po verso poppa per fare in modo che sia la base che la balumina siano equamente tesate, mi pare corretto, avendo come obiettivo di tenere la vela di prua abbastanza piatta. mi pareva lavorasse bene con circa 7 nodi di reale.
sabato non ho fatto bolina se non per virare ;-) andato al traverso e tornato al traverso...
una pacchia: vento regolare senza onda e clima mite
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Non so darti una risposta assoluta, dovrei vedere......
La mia e' solo un'indicazione di regolazione 'relativa' al punto di scotta corretto in bolina......
Ciao
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Citazione:palve ha scritto:
albert, ma se porto il carrello un po verso poppa per fare in modo che sia la base che la balumina siano equamente tesate, mi pare corretto, avendo come obiettivo di tenere la vela di prua abbastanza piatta. mi pareva lavorasse bene con circa 7 nodi di reale.
sabato non ho fatto bolina se non per virare ;-) andato al traverso e tornato al traverso...
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Al traverso, a me risulta che le vele debbano essere potenti e non piatte, quindi belin lascato (come pure drizza e cunningham per spostare il grasso verso poppa) per dare potenza alla parte medio-alta della randa e contemporaneamente ottenere uno strallo allentato per ingrassare la vela di prua il cui punto di scotta andrebbe spostato più in fuori possibile e avanti con un barber esterno; in assenza di questo, è molto difficile stabilizzare tutti i filetti, conviene trascurare la parte alta e bassa e concentrarsi su quelli mediani, avremo quindi quello sopravvento in testa e quello basso sottovento che rifiutano, mentre saranno corretti quelli centrali.
ciao
"Quelli che s'innamoran di sola pratica senza scienza, son come il nocchiere, ch'entra in naviglio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada. Sempre la pratica dev'esser edificata sulla bona teorica". Leonardo da Vinci.
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per albert, le tu considerazioni valgono anche per il armo 7/8?
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Citazione:hal999 ha scritto:
per albert, le tu considerazioni valgono anche per il armo 7/8?
Nell'armo 7/8, la parte della randa sopra lo strallo di prua lavora sempre 'da sola', dunque la regolazione del genoa o del fiocco è poco influente sul filetto alto.
Nella scelta dei profili e del giro d'albero nel progetto della randa si deve tener conto sia di questo fatto, sia della flessione più accentuata che l'albero assumerà nella parte alta quando sollecitato dal carico della balumina e/o del belin.
Ciao
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06-10-2011, 16:18
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 06-10-2011, 16:24 da einstein.)
Citazione:albert ha scritto:
Citazione:hal999 ha scritto:
per albert, le tu considerazioni valgono anche per il armo 7/8?
Nell'armo 7/8, la parte della randa sopra lo strallo di prua lavora sempre 'da sola', dunque la regolazione del genoa o del fiocco è poco influente sul filetto alto.
Nella scelta dei profili e del giro d'albero nel progetto della randa si deve tener conto sia di questo fatto, sia della flessione più accentuata che l'albero assumerà nella parte alta quando sollecitato dal carico della balumina e/o del belin.
Ciao
Giusto Albert, infatti l'angolo di incidenza nella parte alta della vela risulterà minore, poiché non influenzata dal down-wash del genoa.
In altre parole, la randa, in presenza di armo frazionato, richiede un maggior svergolamento. 
Quindi, a parità di P e di E, il taglio sarà ben diverso rispetto ad un testa albero.
ciao
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riassumendo, nel mio caso visto che non ho il trasto randa dovrei più puntare la stecca, lascare il vang e la base
coretto?
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Si, puntando la stecca dovresti ridurre l'angolo di incidenza, meglio se rastremata ( la rastrematura va ovviamente verso l'albero) da permettere un'uscita più dolce.
Occhio anche alla tensione della drizza che, se eccessiva, tende a chiudere la balumina nella parte alta.
ciao
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Con poco vento avevo lo stesso problema con i filetti alti della balumina, (armo frazionato e grossa randa rispetto al fiocco). Dopo vari tentativi ho visto che con trasto generosamente sopravento e vang abbastanza lascato tutto funzionava meglio. Senza vang rigido può essere utile anche cazzare l'amantiglio...
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