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Versione completa: Terzaroli a borosa unica
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(27-03-2018 12:52)lord Ha scritto: [ -> ]Hai il sistema della foto ? Quali sono i punti critici che bloccano anche sul piccolo ?

Più o meno, ma dato che il mio boma non è predisposto e non avevo voglia di fare modifiche, ho messo un bozzello a violino e strozza a piede d'albero, verso poppa è uguale a quello del disegno postato, verso prua, la cima esce dal basso del boma come il sistema tradizionale, va al violino, va alla borosa e quindi torna al violino e si strozza. in qualche post precedente avevo fatto anche un disegnino. Io non ho messo i ponticelli sull'albero perchè ho la rotaia con i carrelli In questo modo è anche parancato e riesco a tirare a mano senza bisogno del winch, tengo solo la coda della cima a portata di mano sulla tuga. qualche vantaggio le barche piccole ce l'hanno Smiley2

@umeghu Sicuramente fanno meno attrito degli anelli tradizionali, ma con una puleggia così piccola lo sforzo resta sempre alto
@zankipal Si stende la nuova base o fa sacco ? Sui barconi mi sembra il circuito unico non funzioni mai a dovere. Sui barchini le forze in gioco sono certamente inferiori, ma appunto per questo mi chiedo ne se ne valza la pena. Comunque se non hai vang rigido, devresti alare l'amantiglio per rendere la manovra fluida
@umeghu Mi pare un oggetto interessante. Li hai provati e funzionano bene? Dove si comprano? Ho un po’ in rete, ma non ho trovato nulla...
Mai usati e mai comprati. Ne conoscevo l'esistenza (anche di Bo Derek), ma nessuna esperienza diretta (Idem!). CREDO esistano/esistessero anche in plastica caricata. In alternativa stroppo ala brancarella e su questo un anello Antal a bassa frizione...Il terzarolo è un'oppinnionnneee!
Grazie mille! L’alternativa di cui parli la conosco e sto pensando di usarla per modificare il mio circuito, che oggi ha un piccolo bozzello alla brancarella (al posto di un anello Antal).
@lord Cosa cambia rispetto ai terzaroli tradizionali?
Ho frequentato un doufur per un pò con quel tipo di circuito unico. Nel punto di mura aveva un bozzello che andando a toccare il ponticello sull'albero lavorava male e alla fine si è rotto. Forse posizionato male, non avevamo mai una una base stesa presa la mano. Sulla bugna c'era la brancarella; abbiamo poi messo un Antal e l'attrito era migliorato. Col circuito Selden trovato su più barche ho sempre visto attriti notevoli, se poi lo usi su rande non predisposte e un problema. Mi sembra così semplice il corno o lo sbrirro ( come lo chiama bullo ) e la borosa classica. Può essere che per sfiga mi sia sempre trovato sistemi col qualche problema.
Non capisco perchè non si riesca a tesare la base. Se la borosa è fissata sul boma nel punto giusto, con uninclinazione di 10° verso poppa passa nella brancarella della bugna dell'angolo di scotta va in varea sulla puleggia, perchè non tira, non tesa la base nel modo giusto? Misteri.
Bullo ci faresti per favore un filmato di come prendi le mani? Sembra che il sistema che funziona sia soltanto il tuo! Mi raccomando bag giù altrimenti non si vede come strapazzi la randa...
Attriti a parte, i problemi per me derivano piú dalla mura che non e' un punto fisso e basso come nel sistema classico.
La mura anche quella deve tirare in basso ed in avanti, ci vuole un rinvio anche sull'albero prima di farla scendere al piede sul bozzello. Lupicante io non so fare i filmati però so prendere le mani, anche in poppa piena. Per non strapazzare la randa non si prendono le mani si lascia su, la si fa sbattere finchè diventa come i coriandoli.
Mi riferisco al disegno postato sopra. La tensione sulla bugna di scotta deve tirare verso dietro e tenere piu' bassa possibile la vela. La tensione della nuova base della vela e' quella esercitata tra la bugna di scotta e quella di mura. La tensione sulla borosa e' quella che riesci ad esercitare solo quando la mura e' fissa poiché la borosa e' unica. Nei sistemi che ho visto, la mura non rimane un punto fisso come quando e' su un corno o legata ad uno stroppo. Questo nn vuol dire che la mano non si riesca a prendere...Ma attriti a parte sempre ben presenti, la randa rimane un po' un sacco di base e visto il vento che c'è quando prendi la mano, non ritengo lo ritengo corretto. Sia legato a dove viene posizionata la mura della mano, sia sbagliato il bozzello, ci voglia un rimando all'albero, bisogna stare tutti su un piede in attesa della presa di terzarolo...Smiley57 Non so, ma questo e' quello che ho visto. Sono certo qualcuno analizzando riesca a farlo funzionare a dovere. Ma sono altresì convinto che il corno o lo sbirro funzionino sempre bene senza menate . E ' certo che qualcuno all'albero andare ci deve. Forse il sistema Selden, se applicato alla "giusta" randa funziona meglio
Beh, un "trucchetto" è di prendere i terzaroli sulle mura giuste: seguendo il disegno postato, la prima mano si prende con mura a dritta, la seconda con mure a sx.
@lord La mura a un certo punto più di lì non va e incomincia a tesarsi la base, il sistema se è fatto bene funziona benissimo Il trucco è quello di mollare il vang in modo che il boma si alza e si fa meno fatica, poi lo ricazzi e si tensiona bene anche la base
Lascare le forze dal basso ed eventualmente alare l'amantiglio non c'è dubbio aiuti ! Col bozzello attaccato alla randa sulla mura ho visto il bozzello voltarsi e creare attrito . Inoltre il bozzello va in battuta contro al boma e una volta in contatto, difficilmente lavora privo di attriti. Probabilmente se dite che funziona bene , ce ne saranno alcuni/molti montati male. Mi piacerebbe comprendere dove sta il problema .
Sulla mura c'è una puleggia cucita fissa che non può girarsi, non un bozzello girevole.
Dipende da dove è posizionato il ponticello sull'albero, se il bozzello si incasina basta fare un segno sulla drizza randa in modo da non permettere di scendere più di tanto e mantenere il bozzello dritto
@ bullo , forse la veleria nn sapendo quale circuito sarà montato puoi mettere un bozzello per semplificare ?
No! il velaio deve saperlo.
mi riaggancio a questa vecchia discussione, per non aprirne una nuova. l'argomento non è stato dibattutissimo, ma mi piacerebbe sentire qualche opinione. Oramai tutti i cantieri adottano il sistema della borosa unica per prendere le mani. Sulla barca di prima, avevo il sistema Selden, quella con i carrelli dentro il boma, in pratica due borose ma che lavorano come una sola per mura e scotta (almeno cosi mi pare di aver capito). Adesso ho una borosa unica che fa tutti i suoi giri, sale fino al punto di mura, scende entra nel boma, ecc...io tutti sti vantaggi rispetto ad andare all'albero agganciare un bel moschettone, ricazzare la drizza e mettere in tensione la borosa del punto di scotta non li vedo. Tanto comunque, all'albero ci devo andare lo stesso, per controllare che la sia tutto a posto, con il bag della randa non vedo nulla. E poi tutte le volte che devo togliere le mani non mi piace vedere lo sforzo che fanno le borose per riuscire, dovendo vincere un sacco di attriti. Penso che proverò un altra stagione, ma un bel moschettone per agganciarmi...
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