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mimita,in qualche modo si può fare (non chiederlo a me)
ma nella mia che ha il piede rimesso da 8 anni non c'è traccia di corrosione(sgraaaat!)
Tra piede e motore c'è un giunto flessibile che credo isoli gli ingranaggi e faccia da parastrappi
I bulloni dovrebberro essere isolati con boccole sintetiche e rondelle di plastica
Almeno questo è quello che vedo dagli schemi
(25-03-2016 15:06)mimita Ha scritto: [ -> ]Ok ,Blu ,ma come è' possibile isolare il piede dal motore se sono collegati meccanicamente da organi di trasmissione ?
Due soluzioni, semplici ed attuabili. Due tra altre...
-interposizione tra motore e invertitore un giunto parastrappi in gomma
-unisci com un giunto in teflon
Poi, magari, usi una flangia con i bulloni inseriti im boccole isolanti, ecc. ecc.
Quanto alla cinghia, a parte che non ne vedo il senso pratico, sarebbe fattibilissimo. Si adoperano cinghie in gomma per la trasmissione finale delle motociclette di grossa cilindrata, figuriamoci se non si adattano ai 50/70 cv di un motore marino.
Una curiosita'... nelle barche con la linea d'asse (es la mia..) l'asse non e' certo isolato dal motore , perche' e' cosi' importante negli SD ?
(25-03-2016 16:55)Brugolo Ha scritto: [ -> ]Una curiosita'... nelle barche con la linea d'asse (es la mia..) l'asse non e' certo isolato dal motore , perche' e' cosi' importante negli SD ?
Perché sono di alluminio
(25-03-2016 15:06)mimita Ha scritto: [ -> ]Ok ,Blu ,ma come è' possibile isolare il piede dal motore se sono collegati meccanicamente da organi di trasmissione ?
Non c'è nessun problema, se il "meccanico" avesse avuto tempo di leggere le istruzioni e non avesse buttato tutti quegli "strani pezzetti di plastica" che nascono per questo scopo.
L'asse primario è isolato da un parastrappi in gomma, la campana con due guarnizioni in teflon, i bulloni con degli alloggiamenti in plastica, il cavo marce con un "capocorda", il problema è che non ne devi saltare nemmeno uno e quindi finito il lavoro DEVI prendere un tester e vedere se hai fatto tutto a dovere (ad es. nel mio caso era il cavo marce...).
Se invece il meccanico non ha pazienza, i risultati possono essere questi, nel senso che un mancato isolamento non porta diretto alla distruzione, ci vogliono anche le correntì vaganti.
Però, una volta tanto, che di mezzo di sia un meccanico (si spera abbia fatto fattura) offre un grande capro espiatorio!!
Sicuramente ho trovato un isolamento mancante sul cavo acceleratore
Ma non è solo quello perché una volta staccato la continuità c'era ancora
Stefano puoi postare gli schemi? se non è un problema, grazie.
(25-03-2016 21:24)st00042 Ha scritto: [ -> ]Sicuramente ho trovato un isolamento mancante sul cavo acceleratore
Ma non è solo quello perché una volta staccato la continuità c'era ancora
Io non toccherei più che tanto, perché poi sia il meccanico che un eventuale perito potrebbero dire che hai modificato tu l'installazione.
Che sia in corto è più che sufficiente per chiedere spiegazioni al meccanico.
Hai una fattura del lavoro?
(25-03-2016 22:00)bludiprua Ha scritto: [ -> ] (25-03-2016 21:24)st00042 Ha scritto: [ -> ]Sicuramente ho trovato un isolamento mancante sul cavo acceleratore
Ma non è solo quello perché una volta staccato la continuità c'era ancora
Io non toccherei più che tanto, perché poi sia il meccanico che un eventuale perito potrebbero dire che hai modificato tu l'installazione.
Che sia in corto è più che sufficiente per chiedere spiegazioni al meccanico.
Hai una fattura del lavoro?
Si ho fattura
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Qui manca la piastrina di isolamento, ma il problema non è solo lì
(25-03-2016 22:20)st00042 Ha scritto: [ -> ]Si ho fattura
Mi sembra un buon punto da cui partire.
L'uomo ha fatto male il suo lavoro e comunque non ha nemmeno controllato l'isolamento prima di andare in acqua.
Tu lo conosci e sai come è meglio fare.
E' un'officina grande o un artigiano in proprio?
Io proverei a parlarci, ma non lo farei salire a bordo se non con un tester e con me presente.
Scusate, mi aggancio per un chiarimento anch'io.
Ho un motore Bukh DV20 con saildrive ovviamente Bukh.
Sapete se anche qui devono essere isolati il motore e il SD?
Dovrebbe esserci il parastrappi di isolamento?
Io non ne ho visto traccia e il piede non era corroso ed anche lo zinco non aveva lavorato.
(23-03-2016 13:31)st00042 Ha scritto: [ -> ]Oggi hanno tirato a secco la barca per la pulizia annuale e mi hanno comunicato un brutta notizia.
Il sail drive è tutto corroso.
Allego le foto che mi hanno inviato
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Cosa può essere successo?
Credo che i fattori contributivi di questa corrosione galvanica siano molteplici.
In primo luogo sembra che il meccanico non abbia fatto correttamente il suo lavoro ossia non ha applicato alla lettera le istruzioni del manuale d'officina volvo isolando il corpo dell'sdrive dal motore.
Altro fattore è che si vede che la corrosione sia partita in punti in cui l'sdrive mancava di primer e verniciatura di protezione.
Nel tempo e dopo diverse pulizie capita che parte della verniciatura di protezione dell'sdrive si scrosti e si stacchi. Sarebbe buona regola che il cantiere prima di ricoprire con antivegetativa le parti scrostate ripulisca con attenzione la zona e riapplichi un primer epossidico a spessore (3-4 mani), quindi dopo aver rispettato i tempi richiesti per l'essiccazione procedere con l'antivegetativa. Personalmente prima dell'antivegetativa suggerirei anche 1-2 mani di vernice plastificante che ha un ottima resistenza agli agenti atmosferici e all'umidità.
Ultimo fattore contributivo potrebbe essere un problema elettrico della barca in genere dispersioni e problemi di isolamento degli apparati ad esempio pompe di sentina, motori autopilota ecc
Infine il problema più rognoso potrebbe arrivare dal marina. Se siete in un porto con tutte barche smutandate e con corrente sempre attaccata (di solito le due cose coincidono....) allora siete rovinati. Come minimo dovete montare un isolatore galvanico, non fate assolutamente come dice Andros....che tra l'altro si auto dichiara pubblicamente, se un giorno si fa male qualcuno intorno alla vostra barca (es. sub del Marina..), ma anche nella vs barca, ne pagate pesantemente le conseguenze sia penali che civili dal momento che l'assicurazione troverà il modo di non pagare in quanto ci troviamo di fronte ad un impianto elettrico fuori norma e compromesso.
Altra soluzione è montare dei pannelli solari e stare sempre staccati dalla banchina.
questo è un altro dei problemi causati dal s/drive,eppure non capisco l'ostinazione dei cantieri nel proseguire in tale politica...ci devono essere degli interessi enormi...
Io non lascio mai la barca attaccata alla 220v
La collego solo saltuariamente qualche ora quando sono a bordo per ricaricare le batterie o utilizzare utensili a 220v
Stacco i magnetotermici interni e la chiave staccabatteria del motore ogni volta che lascio la barca
Non lascio neanche la pompa di sentina. Tanto se dovesse entrare acqua (intendo per allagamento se per esempio cede un passascafo) che può fare? Esaurite o allagate le batterie la barca va giù
Stavo comunque pensando ad un isolatore galvanico. Non capisco se è efficiente il solo ponte di diodi o se serve un trasformatore di separazione
(26-03-2016 08:52)franco53 Ha scritto: [ -> ]questo è un altro dei problemi causati dal s/drive,eppure non capisco l'ostinazione dei cantieri nel proseguire in tale politica...ci devono essere degli interessi enormi...
Oltre al discorso economico per il cantiere c'è anche un problema di disposizione degli interni, più sentito sulle barche piccole
Poi anche qui possiamo aprire un discorso infinito sul "vuoi la barca comoda o marina e più sicura?"
(26-03-2016 08:25)kermit Ha scritto: [ -> ]Sarebbe buona regola che il cantiere prima di ricoprire con antivegetativa le parti scrostate ripulisca con attenzione la zona e riapplichi un primer epossidico a spessore (3-4 mani), quindi dopo aver rispettato i tempi richiesti per l'essiccazione procedere con l'antivegetativa. Personalmente prima dell'antivegetativa suggerirei anche 1-2 mani di vernice plastificante che ha un ottima resistenza agli agenti atmosferici e all'umidità.
Giustissima osservazione.
Però non capisco come risolvi il problema interno.
Ovvero, ci sono le prese per l'acqua di raffreddamento, i cui canali sono interni al piede. Anche li dentro mancherà sicuramente la protezione della vernice.
A questo punto, credo, se anche proteggi esternamente, se hai un problema di corrosione galvanica l'alluminio ti si mangia partendo dall'interno ... e sei punto e a capo.
O no? (chiedo!)
(26-03-2016 11:19)Beppe222 Ha scritto: [ -> ] (26-03-2016 08:25)kermit Ha scritto: [ -> ]Sarebbe buona regola che il cantiere prima di ricoprire con antivegetativa le parti scrostate ripulisca con attenzione la zona e riapplichi un primer epossidico a spessore (3-4 mani), quindi dopo aver rispettato i tempi richiesti per l'essiccazione procedere con l'antivegetativa. Personalmente prima dell'antivegetativa suggerirei anche 1-2 mani di vernice plastificante che ha un ottima resistenza agli agenti atmosferici e all'umidità.
Giustissima osservazione.
Però non capisco come risolvi il problema interno.
Ovvero, ci sono le prese per l'acqua di raffreddamento, i cui canali sono interni al piede. Anche li dentro mancherà sicuramente la protezione della vernice.
A questo punto, credo, se anche proteggi esternamente, se hai un problema di corrosione galvanica l'alluminio ti si mangia partendo dall'interno ... e sei punto e a capo.
O no? (chiedo!)
Infatti era questo lo scopo della domanda che ho postato
Da dove è iniziata la corrosione?
È possibile sia iniziata proprio dal canale di aspirazione che non è protetto dall'antivegetativa?
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