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Versione completa: Corrosione sail drive
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(21-02-2017 21:50)enio.rossi Ha scritto: [ -> ]
(21-02-2017 19:58)st00042 Ha scritto: [ -> ]Quindi ricapitolando.
La mia situazione è/era questa

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Bulbo in piombo collegato alla massa comune del motore, sail-drive isolato

Venendo meno l'isolamento tra motore e SD, ecco la pila con i due metalli piombo del bulbo e alluminio del piede in acqua e collegati elettricamente tra loro dal motore.

Questo dovrebbe aver causato la corrosione. Corretto?

Perché il bulbo (in assenza di un sistema di bonding) è collegato al motore?
Il bulbo non è ricoperto di VTR?
raramente ho visto bulbi ricoperti di Vtr, solo verniciati con primer e antivegetativa
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raramente ho visto bulbi ricoperti di Vtr, solo verniciati con primer e antivegetativa
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Vero, e' una tecnica quasi abbandonata che fu usata (per citare un esempio famoso) dal cantiere Doufour ai tempi del fondatore Michel Dufour per rendere economica la costruzione in quanto in realta' si trattava di propaggini cave dell'opera viva che venivano stampate durante la sua costruzione e successivamente riempite di materiale metallico per ottenere il giusto peso. La tecnica aveva anche il vantaggio di una grande robustezza nella connessione deriva-carena ma lo svantaggio di presentare sezioni importanti poco adatte ad ottenere elevate prestazioni (ma era un'altra epoca...).
Buona giornata a tutti. Il bulbo di piombo che avevo, alcuni anni fa, sullo show34 era tutto ricoperto di VTR, poi non ho più avuto bulbi di piombo. Lo chiedevo per questo.
Comunque la domanda a ST0042 era : perché 'sto bulbo è collegato elettricamente al motore?
(22-02-2017 08:45)enio.rossi Ha scritto: [ -> ]Buona giornata a tutti. Il bulbo di piombo che avevo, alcuni anni fa, sullo show34 era tutto ricoperto di VTR, poi non ho più avuto bulbi di piombo. Lo chiedevo per questo.
Comunque la domanda a ST0042 era : perché 'sto bulbo è collegato elettricamente al motore?

E' così dal cantiere.
Con collegamento bulbo motore scollegato, tra piede e bulbo il tester rileva continuità causa l'immersione in acqua di mare.
Rilevo continuità anche tra motore e piede quando il circuito di raffredamento acqua di mare è pieno.
(21-02-2017 20:51)ZK Ha scritto: [ -> ]
(21-02-2017 19:58)st00042 Ha scritto: [ -> ]Quindi ricapitolando.
La mia situazione è/era questa

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Bulbo in piombo collegato alla massa comune del motore, sail-drive isolato

Venendo meno l'isolamento tra motore e SD, ecco la pila con i due metalli piombo del bulbo e alluminio del piede in acqua e collegati elettricamente tra loro dal motore.

Questo dovrebbe aver causato la corrosione. Corretto?

questa e' una cella galvanica, in un tot di tempo porta alla corrosione dello zinco, finito lo zinco la cella comincia a corrodere l' alluminio.
che questo spieghi quella corrosione cosi importante del tuo piede me, non mi convince.
come e' stato possibile creare un ambiante alcalino all' interno del piede?
questa e' secondo me la domanda a cui trovare risposta. non ce l ho ma se non e' un problema di acidita.. deve per forza esserci stata una corrosione elettrolitica.

Quello che ti posso dire è che smontato il tutto abbiamo individuato una guarnizione di isolamento danneggiata che metteva in continuità il piede con il motore.
Io non tengo mai la 220v collegata, solo saltuariamente per caricare le batterie o utilizzare attrezzi quando sono in barca.
Quando la barca è lasciata all'ormeggio gli interruttori batterie sono staccati e non lascio pannelli solari collegati.
Come hai visto dalle foto l'anodo non esisteva più.
Devo dire che gli anni passati durante le immersioni estive potevo vedere il consumo dell'anodo.
Quest'anno ho staccato quel cavo tra bulbo e motore e l'anodo a fine estate sembrava ancora intatto.
Quindi ho il dubbio se ripristinare il collegamento del cantiere o lasciarlo staccato.
Mi spieghi il concetto di ambiente alcalino all'interno del piede?
All'interno c'è l'olio, tra l'altro era pulito senza segni di acqua
Va bene con l'immersione in acqua di mare, ma se non c'è altro collegamento elettrico la pila galvanica non si attiva. Quindi NON si attiva passaggio di ioni verso il materiale più nobile.

P.S. non riesco a capire la ragione del collegamento bulbo-motore, se il motore ha il negativo CC a massa anche il bulbo è a massa.
(22-02-2017 09:05)st00042 Ha scritto: [ -> ]..
Mi spieghi il concetto di ambiente alcalino all'interno del piede?


quando lo zinco e' attivo e' lui che fa da anodo e l' alluminio da catodo.
se, all' interno del piede il ricambio di elettrolita e' modesto (se non ricordo male era cosi intasato da usare una presa a mare esterna) l' ambiente concorre a corrodere il piede, lo fa dall' interno in specie se l' esterno e' protetto da vernici isolanti.

penso che:
il colpo di grazia l' ha avuto quando a causa dell' intasamento, hai spostato la presa a mare, passa da dentro il piede anche per diluire l' elettrolita.
tuttavia a occhiometro questo non basta a giustificare quello sfacelo, secondo me c'e' la concorrenza di una corrosione elettrolitica, non serve molto potrebbe bastare una dispersione del vicino o perche no.. della banchina.

seguendo le figurine postate da @santicuti ho trovato questo:
http://ycl.it/wp-content/uploads/2013/09...e.v4.0.pdf
lo segnalo perche mi sembra ben fatto
Riguardo ai vicini di banchina, il 98% è perennemente collegato alla 220v
ZK, grazie della spiegazione.

Purtroppo il bypass è stato necessario perchè non passava proprio più acqua.
Ovviamente all'epoca imputavo la cosa a concrezioni biologiche cresciute all'interno, mentre mi sono reso conto poi che era invece l'ossido di alluminio che si accumulava.
Corrosione elettrolitica data dalla carica negativa del bulbo e cariche positive vaganti. A riprova: bulbo scollegato no corrosione zinco.
Perdonatemi io sono un fanatico del bonding.
(22-02-2017 10:26)st00042 Ha scritto: [ -> ]ZK, grazie della spiegazione.

Purtroppo il bypass è stato necessario perchè non passava proprio più acqua.
Ovviamente all'epoca imputavo la cosa a concrezioni biologiche cresciute all'interno, mentre mi sono reso conto poi che era invece l'ossido di alluminio che si accumulava.

c'e' una magagna pero, e tocca che te la dico.
non si lascia un opera viva a se stessa per piu di tre mesi.
se non ti va di fare il bagnetto, se non usi i sub per fare carena, almeno una web cam impermeabile per dare un occhiata agli zinchi e al resto fattela... e usala.
Buongiorno a tutti.
Stefano mi dispiace molto! Hai tutta la mia solidarietà.
Ho letto tutto con grandissimo interesse, anche tutte le 19 pagine di Mazzolini!
Ho un motore Lombardini con SD ed ho una paura nera della corrosione perché vidi un Comet con identico motore mio e con gli stessi danni di Stefano.
Alcuni anni fa mi hanno consigliato di apporre zinchi anche alla deriva anche se non ne avevo trovati.
La deriva non è collegata alla massa del motore ma non conosco se il motore è isolato dal piede. Verificherò.
Lascio la presa elettrica collegata solo la sera prima di partire per trovare il frigo a temperatura ma sono interrotti i positivi delle batterie. Ho il pannello solare sempre in linea.
Proverò anche con le misure elettriche e, visto che la prossima settimana sarò in cantiere, avete qualche consiglio da darmi per qualche controllo o modifica opportuna.
2 anni fa durante un'immersione trovai che lo zinco anteriore della max prop si era consumato tutto tanto da non trovarlo più mentre a giugno 2016 dopo 11 mesi, avevo fatto carena a luglio 2015) mi è caduto quello posteriore dell'elica.
Grazie a tutti e buon vento.
se lo zinco lavora, meglio!
Grazie Andros, sono d'accordo ma non capisco perché prima quello anteriore e poi il posteriore della max prop..
Mi spiego un anno dopo aver cambiato tutti gli anodi si manifesta un consumo totale o almeno nella zona dei bulloni di fermo per quello anteriore cho ho sostituito in acqua e arrivati tutti in buono stato fino a alaggio.
Anno successivo stesso discorso per quello posteriore!
Devo pensare che il grasso contenuto nel mozzo dell'elica faccia a volte da isolante?
Grazie
(22-02-2017 10:33)ZK Ha scritto: [ -> ]
(22-02-2017 10:26)st00042 Ha scritto: [ -> ]ZK, grazie della spiegazione.

Purtroppo il bypass è stato necessario perchè non passava proprio più acqua.
Ovviamente all'epoca imputavo la cosa a concrezioni biologiche cresciute all'interno, mentre mi sono reso conto poi che era invece l'ossido di alluminio che si accumulava.

c'e' una magagna pero, e tocca che te la dico.
non si lascia un opera viva a se stessa per piu di tre mesi.
se non ti va di fare il bagnetto, se non usi i sub per fare carena, almeno una web cam impermeabile per dare un occhiata agli zinchi e al resto fattela... e usala.

Lo so ZK.
La barca ideale sarebbe quella che puoi avere sotto casa.
Purtroppo io abito vicino Roma e la barca e ad Alghero.
La cam impermeabile ce l'ho, ma a Fertilia l'acqua è quasi sempre molto torbida
postaccio alghero.. e' pieno di gente che usa raian ogni 15 giorni per andare in paradiso in un paio d' ore.. pure io se me la dovessi ricomprare.. la terrei li
Usava "raian".
C'ha mollato pure lei
da marzo credo.. da pisa riparte.
(23-03-2016 15:25)Guido_Elan33 Ha scritto: [ -> ]Secondo me hanno dato l'antivegetativa con l'ossido di rame sul piedino, la stessa della carena. Rame + alluminio non vanno d'accordo

a me è successa una cosa analoga ho dovuto cambiare il piede
Barca alata sabato
Tutto a posto

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Noto un ridotto consumo dell'anodo che invece gli anni passati arrivava quasi a scomparire o perlomeno quello che ne rimaneva si sbriciolava con le mani.
Segno probabilmente che il problema era pre-esistente ed è degenerato nell'ultimo anno.

Devo anche dire che la scorsa stagione ho tenuto scollegato il cavo che collega il motore al bulbo. L'ho ricollegato solo dopo le feste di Natale.
Voglio tenerlo collegato, come da cantiere. Con l'arrivo delle stagione e la possibilità di immergersi lo terrò sotto controllo. Gli anni precedenti d'estate era già visibilmente mangiato.
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