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Questa una foto del 2011 all'acquisto. Non so però da quanto l'anodo era in acqua in quanto la barca era stata pignorata.
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Questa invece è del 2013. Di anodo ne è rimasto veramente poco.
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Da questa esperienza deduco che il consumo normale deve essere quello riscontrato quest'anno.
Un consumo eccessivo come nelle foto è segnale di qualcosa che non va.
Va bene. Esperienza fatta e messa da parte.
Riprendo questa interessante discussione perchè ad un amico è successa una cosa analoga come effetto finale (piede ampiamente corroso con acqua salata che è entrata negli ingranaggi).
Vi sono però alcune differenze partendo dalle quali ho fatto una ipotesi che vi chiedo di valutare. Anche perchè probabilmente acquisterà un motore nuovo e non è il caso di replicare la storia.
Prima differenza: si tratta di un motore e piede Yanmar per cui, leggendo il 3D, non dovrebbe avere isolamenti.
In ogni caso il piede non è stato toccato e in passato era stato in acqua nello stesso porto anche due anni di fila con consumo normale dello zinco.
Cosa è stato fatto rispetto agli anni precedenti:
1) sostituzione elica da 2 a 3 pale ma sempre in alluminio (così è stato detto e così sembra anche ad una analisi visiva)
2) Il bulbo in acciaio nel 2018 era stato interamente portato a metallo e (per mancanza di tempo) ricoperto da una semplice mano di primer seguita da antivegetativa. Il bulbo attualmente presenta solo un lieve strato di ruggine rimossa con facilità ma non ha segni evidenti di corrosione.
E' ragionevole pensare che la corrosione sia dovuta alla pila creata tra l'allumino del piede ed il bulbo in acciaio?
Dobbiamo ancora eseguire i test di continuità, perchè la triste scoperta risale a ieri.
Ha avuto problemi al carica batterie?
Problemi alla strumentazione?
Anni fa ho avuto un vicino di barca (a motore con due motori) con grossi problemi di corrosione ad un piede poppiero, solo ad uno...la causa era una dispersione elettrica.
Io stesso, come già scritto, ho avuto una forte corrosione alla linea d'asse dovuta ad uno strumento difettoso (temperatura motore installato aftermarket)
Le cause possono essere tante, bisogna indagare,usando anche un tester..(e non è mica facile)
BV
(05-05-2019 15:31)JARIFE Ha scritto: [ -> ]Ha avuto problemi al carica batterie?
Problemi alla strumentazione?
Anni fa ho avuto un vicino di barca (a motore con due motori) con grossi problemi di corrosione ad un piede poppiero, solo ad uno...la causa era una dispersione elettrica.
Io stesso, come già scritto, ho avuto una forte corrosione alla linea d'asse dovuta ad uno strumento difettoso (temperatura motore installato aftermarket)
Le cause possono essere tante, bisogna indagare,usando anche un tester..(e non è mica facile)
BV
Quello di cui sono certo è che non lascia mai collegata la presa in banchina al di fuori dello stretto necessario per ricaricare le batterie.
Per quanto riguarda l'alimentazione a bassa tensione spergiura che scollega sempre tutto prima di lasciare la barca (polo positivo).
Non dovrebbe aver avuto comportamenti diversi rispetto a quelli che ha avuto in passato, almeno coscientemente.
Una domanda: come ha fatto uno strumento difettoso a fare un danno così grave nella ipotesi di alimentarlo solo quando di utilizza la barca?
(05-05-2019 17:48)Markolone Ha scritto: [ -> ]Quello di cui sono certo è che non lascia mai collegata la presa in banchina al di fuori dello stretto necessario per ricaricare le batterie.
Per quanto riguarda l'alimentazione a bassa tensione spergiura che scollega sempre tutto prima di lasciare la barca (polo positivo).
Non dovrebbe aver avuto comportamenti diversi rispetto a quelli che ha avuto in passato, almeno coscientemente.
Una domanda: come ha fatto uno strumento difettoso a fare un danno così grave nella ipotesi di alimentarlo solo quando di utilizza la barca?
L'ho installato e dopo poche decine di ore , andando sott'acqua, mi sono accorto che qualcosa non andava...eufemisticamente.
Comincio ad indagare e vedo che c'era una piccola tensione che si scaricava in acqua dalla linea d'asse, l'unica modifica fatta di recente era quella dello strumento, l'ho scollegato e tutto è tornato normale.
Sono andato dal rivenditore (incredulo) abbiamo fatto la prova a banco e scoperto/dimostrato che dal filo del sensore/bulbo scaricava circa 9 Volt...al motore
Sempre diversi anni fa ho visto l'asse di un timone (barca 45') tranciato di netto a causa della corrosione innescata da una dispersione nella strumentazione della chiesuola...che si trasmetteva al timone..
BV
(05-05-2019 19:03)JARIFE Ha scritto: [ -> ]L'ho installato e dopo poche decine di ore , andando sott'acqua, mi sono accorto che qualcosa non andava...eufemisticamente.
Comincio ad indagare e vedo che c'era una piccola tensione che si scaricava in acqua dalla linea d'asse, l'unica modifica fatta di recente era quella dello strumento, l'ho scollegato e tutto è tornato normale.
Sono andato dal rivenditore (incredulo) abbiamo fatto la prova a banco e scoperto/dimostrato che dal filo del sensore/bulbo scaricava circa 9 Volt...al motore
Sempre diversi anni fa ho visto l'asse di un timone (barca 45') tranciato di netto a causa della corrosione innescata da una dispersione nella strumentazione della chiesuola...che si trasmetteva al timone..
BV
Impressionante il fatto che ci si possa fumare un piede o un asse in così poco tempo.
Comunque domani inizieremo ad indagare sull'origine delle perdite anche se non sarà facile.
(05-05-2019 21:26)Markolone Ha scritto: [ -> ]Impressionante il fatto che ci si possa fumare un piede o un asse in così poco tempo.
Comunque domani inizieremo ad indagare sull'origine delle perdite anche se non sarà facile.
Giusto per non essere frainteso, quando scrivo poche decine di ore , intendo decine di ore d'uso del motore ovviamente , durante la navigazione a vela la corrosione si fermava poiché il quadro strumenti era spento.
L'asse era pieno di forellini quasi come una pietra pomice..l'antivegetativa si sfogliava con le mani..
BV
I punti corrosi sono sul corpo centrale dell'elica, non sulle pale, fatti spiegare come fa a cavitare il corpo centrale, sono curioso...
Ieri un meccanico ha ipotizzato che questo impulso di corrosione può essere stato originato dalla sostituzione di parti della catenaria con catena zincata nuova. Secondo lui la catena nuova finchè non viene ricoperta da denti di cane e schifezze varie può creare forti correnti galvaniche.
Al marina lo scorso anno abbiamo eseguito una manutenzione straordinaria della catenaria, ma non mi risulta che altre barche abbiano subito un incremento di corrosione così evidente.
Secondo voi ha un senso?
(09-05-2019 11:33)Markolone Ha scritto: [ -> ]Ieri un meccanico ha ipotizzato che questo impulso di corrosione può essere stato originato dalla sostituzione di parti della catenaria con catena zincata nuova. Secondo lui la catena nuova finchè non viene ricoperta da denti di cane e schifezze varie può creare forti correnti galvaniche.
Al marina lo scorso anno abbiamo eseguito una manutenzione straordinaria della catenaria, ma non mi risulta che altre barche abbiano subito un incremento di corrosione così evidente.
Secondo voi ha un senso?
Nei porti spesso ci sono correnti vaganti però non credo così forti da corrodere il piede ,perlomeno , non avrebbe avuto il problema solo lui…
BV
Io da qualche anno ho messo degli On-Off (di adeguata dimensione) non solo sui positivi dei pacchi batterie, ma anche sui negativi. Quando lascio la barca stacco tutto. Ho eliminato anche quei pochissimi ohm che restavano nel circuito. Non so se questo suggerimento può essere utile.
(10-09-2024 01:09)riccardo250154 Ha scritto: [ -> ]Io da qualche anno ho messo degli On-Off (di adeguata dimensione) non solo sui positivi dei pacchi batterie, ma anche sui negativi. Quando lascio la barca stacco tutto. Ho eliminato anche quei pochissimi ohm che restavano nel circuito. Non so se questo suggerimento può essere utile.
Tutto puó essere utile ma non basta, qualche anno fà avevo una dispersione a bordo che mo ha corroso lo scambiatore e stava per intaccarmi anche il piedino e nulla c’entravano le batterie.
Qualcuno lungo la banchina aveva qualche dispersione nel suo impianto 220V e come giusto che sia, scaricava questa dispersione tramite il suo cavo di terra sulla linea di terra della banchina che è unica per tutti.
Nei 3 giorni di tutti i we che sono in barca, collegandomi alla rete elettrica della banchina, senza accorgermene, consentivo a quella dispersione di entrare nella mia barca attraverso la mia linea di terra dalla quale, essendo collegata con tutte le altre linee di terra della barca, arrivava alla scocca del boiler; da questa attraverso l’acqua presente e condittiva, alla resistenza interna che scalda l’acqua con il motore e poichè il liquido refrigerante del potore presente nella resistenza è conduttivo, da quest’ultima al motore; dal motore all’invertitore che dovrebbe essere isolato ma i cavi accelleratore/marce fanno da ponte visto che sono isolati da piccoli gommini che dopo un pó cge ruotano nelle sedi si rompono consentendo ai cavi di entrare in comtatto con il motore quindi, raggiunto l’invertitore attravrrso il ponte costituito dal leveraggio, da li la disoersione veniva scaricata in mare con consegurnze distruttive come ho fldetto; per lo scambiatore prima di tutto, per la pompa dell’acqua dove c’è la girante poi, lievemente per un rubinetto di un bagno ed infine, stava attaccando anche il saildrive.
Ho impiegato tutti i weekend di un’anno intero per teovare la dispersione, capire da dove arrivava e risolvere definitivamente il problema con: un’isolatore galvanico; con lo scollegamento della linea di terra dalla scocca del boiler (per sicurezza) e con la realizzazione al tornio di tutta una serie di boccole in teflon che hanno sostituito tutti i gommini isolatori (tutti rotti e si vedono solo smontandoli) del leveraggio accelleratore/marce.
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