I Forum di Amici della Vela

Versione completa: Frizione bruciata dopo solo 10 ore dopo averle appena sostituite nuove
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un raro motore marino!
queste sono le curve:
http://www.scandiesel.it/public/pdf/1400..._CURVE.pdf

la coppia massima e' ben diversa dai 90 nm supera 100.
si vede che il consumo per kw piu basso si ha sui 2700 giri, li ottimizzerei la mia elica fissa se usassi la barca prevalentemente a motore, rinunciando ai 2 kw dellla potenza massima.. occhio che ottimizzare non vuol dire che poi il massimo dei giri il motore non li raggiunge in navigazione.. non li raggiunge da ormeggiato in banchina.. che e' un pelo diverso. (sempre da dilettante che ipotizza)
(27-07-2017 22:36)ZK Ha scritto: [ -> ]beppe.. abbi pazienza:
le frizioni erano nuove, se fosse saltato un altro pezzo vecchio e usurato se ne poteva pure discutere.. ko in 10 minuti? nemmeno cassius clay.

ai fini della tenuta della trasmissione non conta il rapporto di trasmissione conta la potenza e la coppia del motore, (vedi esercizio trito e ritrito) il ciclista per ritornare a quell' esempio.

se il rapporto del cambio e' troppo alto non si rompe la catena, si ferma il ciclista.
se mette un rapporto troppo duro ce la fa magari a muoversi ma non a usare tutta la sua potenza, se fosse diesel fumerebbe nero.

a me poco interessano le eliche a passo variabile, io amo andare a vela, ho seguito dei test sulle eliche a passo variabile, sui consumi e sulla durabilita dei motori, consumano meno e 10.000 ore senza danni evidenti le fanno, se vuoi un capro espiatorio.. non sono io e non sono le eliche, trovalo altrove.

Scusate se mi permente ma tanto per buttare un pò di benzina sul fuoco, in realtà stiamo dicendo le stesse cose guardandole da punti di vista differenti ma la sostanza è la stesa:

Qualsiasi motore, invertitore e frizioni varie sono destinati ad avere rotture e stress da normale usura ed un'eventuale elica a passo variabile attivo non ne genera altre nuove ma semplicemente ACCELLERA quelle che sono già previste di norma.

Al di là di calcoli triti e ritriti, non occorre neanche una laurea ma basta un semplice diploma della 3 media per capire che se faccio viaggiare dei componenti sempre al massimo delle loro prestazioni, benanche siano progettati per tali prestazioni, avranno un'usura e uno stress maggiori che se lavorassero ad un regime normale.
Un pò come un motore, se lo porto sempre a manetta si rompe prima che se invece lo porto ad un regime di crociera.

Oppure No??
(28-07-2017 10:08)orteip Ha scritto: [ -> ]Scusate se mi permente ma tanto per buttare un pò di benzina sul fuoco, in realtà stiamo dicendo le stesse cose guardandole da punti di vista differenti ma la sostanza è la stesa:

Qualsiasi motore, invertitore e frizioni varie sono destinati ad avere rotture e stress da normale usura ed un'eventuale elica a passo variabile attivo non ne genera altre nuove ma semplicemente ACCELLERA quelle che sono già previste di norma.

Al di là di calcoli triti e ritriti, non occorre neanche una laurea ma basta un semplice diploma della 3 media per capire che se faccio viaggiare dei componenti sempre al massimo delle loro prestazioni, benanche siano progettati per tali prestazioni, avranno un'usura e uno stress maggiori che se lavorassero ad un regime normale.
Un pò come un motore, se lo porto sempre a manetta si rompe prima che se invece lo porto ad un regime di crociera.

Oppure No??


Ecco, bravo.
Ma a quanto pare il buon senso di terza media (al quale avevo già fatto riferimento qualche post più dietro) non a tutti è concesso!
(28-07-2017 09:49)ZK Ha scritto: [ -> ]un raro motore marino!
queste sono le curve:
http://www.scandiesel.it/public/pdf/1400..._CURVE.pdf

la coppia massima e' ben diversa dai 90 nm supera 100.
si vede che il consumo per kw piu basso si ha sui 2700 giri, li ottimizzerei la mia elica fissa se usassi la barca prevalentemente a motore, rinunciando ai 2 kw dellla potenza massima.. occhio che ottimizzare non vuol dire che poi il massimo dei giri il motore non li raggiunge in navigazione.. non li raggiunge da ormeggiato in banchina.. che e' un pelo diverso. (sempre da dilettante che ipotizza)

Ben appunto!

Mi son tenuto su 90 e 70 in entrambi gli esempi, solo per semplificazione, e per uniformità.
Quel motore è in grado di generare ben più dei 90 Nm, ma li si può sfruttare solo in via intermittente.

La curva di coppia massima continuativa è quella indicata in grassetto nel diagramma, ed a quella, un buon progettista di eliche, si dovrebbe attenere.

Un elica fissa sarà parametrata secondo quella curva per cui, volendo far prendere tutti i giri al motore e mantenerlo nei parametri di sicurezza, sarà calcolata per i 70 Nm di coppia, relativi al massimo regime di rotazione del motore, in conformità alla curva di coppia continua.

Viceversa un'elica a geometria variabile andrà ad assorbire la massima coppia che il motore può generare, ovvero anche oltre i 100 Nm.

Ma questo non sposta di una vorgola il discorso generale che si stava facendo, ovvero che una elica a passo variabile, comunque ed in ogni caso, stresserà di più sia il motore che la trasmissione rispetto ad un'elica passo fisso ben calcolata.

E permettimi, come dice orteip, per capire questo basta una licenza di terza media, non occorre vantare lauree o corsi particolari!
(28-07-2017 09:49)ZK Ha scritto: [ -> ]un raro motore marino!
queste sono le curve:
http://www.scandiesel.it/public/pdf/1400..._CURVE.pdf
...

Raro o non raro ... poco importa.
Non l'ho scelto a caso.

Guarda chi ha aperto il thread, cosa ha chiesto, su quale tipo di motore e trasmissione lo ha chiesto.

Poi, quando hai letto, capirai (forse) perchè ho scelto le curve di coppia e potenza proprio di quel motore.

Ma mi sorge il dubbio (o meglio, ho la conferma) che stai rispondendo (come già successo in altre occasioni), solo per ripicca e spirito polemico nei confronti di "qualcuno", senza peraltro avere neppure letto interamente il thread.

Altrimenti ... (vedasi messaggio n. 49).

:-)
io tendo a seguire il senso dei "fili"
una frizione che cede in 10 ore non ha un problema di affidabilita, di manutenzione, o di eta del resto della trasmissione.
e' stata montata male.
le 10.000 ore di motore con l' elica a passo variabile le ho lette di persona sul contaore.. vogliamo fare un sondaggio per vedere in quanti, tra i diportisti le fanno prima di cambiare motore? 500 ore a 5 nodi sono 2500 miglia, all' anno per 20 anni.. si ragiona di motori fatti per durare all' infinito che vengono cambiati per cattivo uso, ai pescatori che spesso la 3 media non l' hanno fatta durano pure di piu e loro i motori li usano sul serio... sara mica che la cultura del trattarlo "bene" fa male al motore? io penso che i motori, tutti, soffrano a non essere utilizzati e che il loro invecchiamento non dipenda tanto dalle condizioni di uso quanto dall' eta, indipendentemente da tutto il resto... tanto per dirne una se quando si accende si lascia al minimo senza carico resistente o se una volta acceso non si raggiunge la temperatura di esercizio l' hai bello che ammazzato.
(28-07-2017 10:36)ZK Ha scritto: [ -> ]io tendo a seguire il senso dei "fili"
una frizione che cede in 10 ore non ha un problema di affidabilita, di manutenzione, o di eta del resto della trasmissione.
e' stata montata male.
le 10.000 ore di motore con l' elica a passo variabile le ho lette di persona sul contaore.. vogliamo fare un sondaggio per vedere in quanti, tra i diportisti le fanno prima di cambiare motore? 500 ore a 5 nodi sono 2500 miglia, all' anno per 20 anni.. si ragiona di motori fatti per durare all' infinito che vengono cambiati per cattivo uso, ai pescatori che spesso la 3 media non l' hanno fatta durano pure di piu e loro i motori li usano sul serio... sara mica che la cultura del trattarlo "bene" fa male al motore? io penso che i motori, tutti, soffrano a non essere utilizzati e che il loro invecchiamento non dipenda tanto dalle condizioni di uso quanto dall' eta, indipendentemente da tutto il resto... tanto per dirne una se quando si accende si lascia al minimo senza carico resistente o se una volta acceso non si raggiunge la temperatura di esercizio l' hai bello che ammazzato.
Continui a confermare quello che ho detto poco sopra.
Hai letto il thread poco meno che sommariamente, hai recepito e fatto tue solamente le frasi che ti servivano per polemizzare, e su quella linea ti sei mantenuto.
Ti invito a rileggere l'intero thread con spirito critico e mente aperta e forse capirai che stai semplicemente (e per l'ennesima volta) conducendo una tua battaglia personale e denigratori.
A cominciare dal tuo primo intervento in questa discussione dove, dopo una quarantina di post, sei intervenuto solo per denigrare e deridere.

Scripta (per fortuna) manent.

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"Quello che chiedo, può una frizione nuova bruciarsi dopo così poche ore di navigazione, seppur sottoposta a sforzo continuo come da me supposto?"

no, il motivo piu rilevante va ricercato nel millerighe elicoidale che mette in pressione la frizione quando l' elica genera una coppia ressistente.
le molle servono a "staccare" le frizioni quando il motore e' in folle o in generale quando l' elica non gira o gira senza spingere o essere trascinata.
altro motivo puo essere cercato nel materiale di attrito o in problemi di cuscinetti e assi che lavorando fuori asse, fanno lavorare la frizione con atti di moto tangenziali, come se oltre che ruotare dovesse "muoversi su e giu" .

io penso che il meccanico abbia cercato la scusa della molla per scaricarsi da un po di responsabilita, vedrai che ti chiamera per dirti di qualche altro componente da cambiare.. diversamente ha toppato gli spessori, (cosi che il millerighe arrivava a fine corsa prima di scaricare la pressione sulla frizione).

auguri e buon vento.. che andare a vela e' sempre e comunque meglio.
(27-07-2017 17:27)orteip Ha scritto: [ -> ]Scusa Scetti,
sono sicuro che avrai la pantente ed un'auto e sono altrettanto sicuro che nella tua vita ti sarà capitato almeno una volta di fare una salita dove con la prima il motore si imballava e con la seconda invece non ce la faceva.

Se ti è capitato sai benissimo che invevitabilmente hai dovuto fare tutta la salita in prima con un filo di gas per non sforzare il motore.
Si ho la patente... attento che vai con poco gas perche altrimenti con la prima vai fuori giri , ossia vai al limitatore , la seconda non la puoi mettere perche il tuo motore non ha la coppia sufficiente per tirarla .
Citazione:Oltre quanto sopra, c'è anche da dire che come automobilista dovresti sapere che se con la prima riesci a fare una determinata salita mentre con la seconda no, il motivo è semplice ed è quello che il cambio moltiplica o demoltiplica la coppia e quindi mi pare anche altrettanto ovvio che alle ruote (elica) non arriva la stessa coppia generata dal motore ma maggiore o minore a seconda della marcia che hai (e l'elica a passo variabile funziona come un cambio).
tu dovresti sapere in quanto automobilista 1919(scherzo) che la frizione è tra il motore e il cambio e non tra il cambio e le ruote ..
percui il tuo discorso è vero per quanto riguarda la coppia che arriva alle ruote ed è vero che l'elica a passo variabile ha la capacità di modificare la propria coppia assorbita in funzione del numero dei giri e velocità barca , ma è altrettanto vera che il motore eroga al massimo la sua coppia massima e la frizione al massimo deve sopportare la coppia massima del motore ..
Se la tua elica assorbe più coppia di quanto il motore può erogare , lo fai lavorare sotto sforzo , non prendi i giri , fumi nero ecc eccc .. si rompe tutto tranne che la frizione

Citazione:D'altronde mi pare anche ovvio che se tu camminassi sempre di prima e con il motore su di giri per superare il fatto che ipoteticamente le tue ruote fossero sempre frenate (da una salita o da una massa di acqua), a risentirne non sarebbe solo il motore ma sotto la potente spinta dello stesso la prima cosa a bruciarsi sarebbe proprio la frizione pur essendo costruita per sopperire alla normale coppia del motore.
qui ti ho già risposto la frizione è tra il cambio e il motore .. non tra il motore e le ruote.. quindi vede sempre la coppia massima del motore che eroga a quel RPM....
Citazione:Mi chedo come mai sia così difficile comprendere un concetto invece semplice ovvero, l'elica a passo variabile ha effettivamente un'ottima resa solo perchè posiziona le sue pale automaticamente e sempre in modo tale che la stessa sia sempre carica e produca una costante spinta attiva e massima.
si questo lo capisco , quello che non capisco che si bruci la frizione
Citazione:Praticamente come se viaggiassi con l'auto sempre in prima e sempre in salita.

Però è bene che ognuno abbia le proprie convinzioni.

19

se viaggio sempre in prima e sempre in salita la mia macchina non ha problemi , per lei viaggiare a 3000 giri in V o 3000 giri in I è la stessa cosa .. certo a 3000rpm in V faccio i 160kmh in prima farò i 30khm è chiaro che se lo guardo in funzione dei chilometri viaggiando in prima dura meno , se lo guardo nel dominio del tempo ... durano uguale..

non sono convinzioni ne crociate ... io esprimo le mie idee basate sulle mie spero giuste conoscenze .

ti faccio un indovinello che un pochino rende l'idea .. poco ..poco..

Tu leghi una fune al muro e la tiri con tutta la tua forza cercando di spezzarla .. senza riuscirci ..
Arrivo io e ti dico toglila dal muro tu tiri da una parte io dall'altra..
Abbiamo più possibilità di rompere la fune ??
Però c'è da dire anche che qualsiasi molla dopo un numero "X" di compressioni subite tente a perdere parziale efficenza e capacità di tornare al suo stato iniziale, questo per dire che delle molle vecchie che hanno perso la loro piena elasticità possono anche non arrivare a distaccare totalmente la frizione quando il motore è a folle, specialmente se la frizione è nuova ed ha uno spessore quindi maggiore.

Va da sè che se la frizione avesse un leggero attrito anche quando il motore è a folle, di sicuro si brucerebbe velocemente.

Smiley4Smiley4
(28-07-2017 10:53)Beppe222 Ha scritto: [ -> ]
(28-07-2017 10:36)ZK Ha scritto: [ -> ]io tendo a seguire il senso dei "fili"
..
Continui a confermare quello che ho detto poco sopra.
.. fatto tue solamente le frasi che ti servivano per polemizzare, e su quella linea ti sei mantenuto.
..
A cominciare dal tuo primo intervento in questa discussione dove, dopo una quarantina di post, sei intervenuto solo per denigrare e deridere.

Scripta (per fortuna) manent.

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perdona se non mi rileggo tutto dall' inzio, so abbastanza sicuro di aver concordato con @scetti sin dal mio primo post.. e confermo per l' ultimo.
tranquillo bebbe, che tu ne capisca o no di motori e trasmissioni per me non cambia nulla, puoi anche dire un po di strafalcioni, domani se ci si trova a un bar non solo li avro dimenticati, mi fara comunque piacere conoscere una persona con la quale condivido una passione. mi piacciono quelli che comunque nei problemi ci entrano, di piu quelli che si sforzano di capire le domande e risposte.(forse in questo ci troviamo) nel mio ultimo post ci trovi le mie risposte, sono in disaccordo con le tue? nel caso hai tutto il diritto di replicare, il bello del forum e' che professionisti o dilettanti che siano quelli che intervengono, in genere in fondo a un 3d ci si trova sempre un po di verita, e stai tranquillo non e' per nulla scontato che quella verita sia "opera" mia .
(28-07-2017 11:50)orteip Ha scritto: [ -> ]Però c'è da dire anche che qualsiasi molla dopo un numero "X" di compressioni subite tente a perdere parziale efficenza e capacità di tornare al suo stato iniziale, questo per dire che delle molle vecchie che hanno perso la loro piena elasticità possono anche non arrivare a distaccare totalmente la frizione quando il motore è a folle, specialmente se la frizione è nuova ed ha uno spessore quindi maggiore.

Va da sè che se la frizione avesse un leggero attrito anche quando il motore è a folle, di sicuro si brucerebbe velocemente.

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(28-07-2017 11:43)Scetti Ha scritto: [ -> ]Oltre quanto soprac'è anche da dire che come automobilista dovresti sapere che se con la prima riesci a fare una determinata salita mentre con la seconda no, il motivo è semplice ed è quello che il cambio moltiplica o demoltiplica la coppia e quindi mi pare anche altrettanto ovvio che alle ruote (elica) non arriva la stessa coppia generata dal motore ma maggiore o minore a seconda della marcia che hai (e l'elica a passo variabile funziona come un cambio).

tu dovresti sapere in quanto automobilista 1919(scherzo) che la frizione è tra il motore e il cambio e non tra il cambio e le ruote ..

A parte il fatto che IN GENERE la frizione nel morore marino sta dentro l'invertitore ma a valle del rapportatore dei giri che è una sorta di cambio e a monte dell'eventuale elica a passo variabile che sarebbe una sorta di secondo cambio.
A parte questo, restando nel tema automobbilistico e per farti un piccolo (piccolo, piccolo) esempio, se tu con la tua auto inchiodassi le ruote senza abbassare il pedale della frizione il motore si spengerebbe con un CONTACCOLPO che mette a dura prova tutto l'apparato di trasmissione frizione compresa che come dici tu si trova fra cambio e motore quindi, indipendentemente di dove si trova la frizione e visto che le barche, non so la tua (scherzo...), ma in genere non hanno il pedale della frizione, se metti sotto sforzo l'elica metti sotto sforzo tutto l'apparato di trasmissione compreso la frizione che nel caso rappresenta il punto più debole.


percui il tuo discorso è vero per quanto riguarda la coppia che arriva alle ruote ed è vero che l'elica a passo variabile ha la capacità di modificare la propria coppia assorbita in funzione del numero dei giri e velocità barca , ma è altrettanto vera che il motore eroga al massimo la sua coppia massima e la frizione al massimo deve sopportare la coppia massima del motore ..
Se la tua elica assorbe più coppia di quanto il motore può erogare , lo fai lavorare sotto sforzo , non prendi i giri , fumi nero ecc eccc .. si rompe tutto tranne che la frizione


Come già detto poco sopra, visto che in barca non hai il pedale della frizione che puoi staccare, se sforza il motore o se sforza l'elica in entrambi i casi gli sforzi vengono trasmessi a tutti gli apparati che stanno nel mezzo.
Ti faccio un piccolo esempio (piccolo, piccolo) non reale ma intuitivo.
Immagina di legare insieme tre spezzoni di cima (non fune) in questa sequenza due cime da 10 mm alle estremità con una cima da 3 mm nel loro mezzo e poi, immagina di iniziare a tirare un'estremità mentre l'altra estremità è legata ad un albero.
Magari all'inizio non succede nulla perchè tu potresti ipoteticamente non avere abbastanza forza da rompere la cimetta da 3 mm e quindi tutto resta in stallo ma se ad un certo punto anche l'albero ipoteticamente iniziasse a tirare sommando la sua forza alla tua, la cimetta da 3 mm (la frizione che stà nel mezzo) SI SPEZZA senza se e senza ma.


D'altronde mi pare anche ovvio che se tu camminassi sempre di prima e con il motore su di giri per superare il fatto che ipoteticamente le tue ruote fossero sempre frenate (da una salita o da una massa di acqua), a risentirne non sarebbe solo il motore ma sotto la potente spinta dello stesso la prima cosa a bruciarsi sarebbe proprio la frizione pur essendo costruita per sopperire alla normale coppia del motore.

qui ti ho già risposto la frizione è tra il cambio e il motore .. non tra il motore e le ruote.. quindi vede sempre la coppia massima del motore che eroga a quel RPM....

Anche qui ti ho già risposto sopra e nello specifico riceve una doppia coppia, da un lato quella generata dal motore che si somma a quella dell'altro lato generata dall'elica a passo variabile attivo e questo fintanto che la frizione resta attaccata o inizia a slittare.


Mi chedo come mai sia così difficile comprendere un concetto invece semplice ovvero, l'elica a passo variabile ha effettivamente un'ottima resa solo perchè posiziona le sue pale automaticamente e sempre in modo tale che la stessa sia sempre carica e produca una costante spinta attiva e massima.

si questo lo capisco , quello che non capisco che si bruci la frizione

E TRE...
La frizione indipendentemente dalla sua posizione, fintanto che è attaccata è parte integrante della trasmissione e subisce gli stessi sforzi di tutti gli altri componenti con la differenza che è il punto debbole della catena.
Mentre ad un ingranaggio perr cedere occorre che gli si rompa un dente o si sballi un cuscinetto, alla frizione che resta attaccata solo per attrito, basta uno sforzo maggiore per farla scivolare e, scivola oggi e scivola domani, si brucia prima del previsto.


Praticamente come se viaggiassi con l'auto sempre in prima e sempre in salita.

Però è bene che ognuno abbia le proprie convinzioni.

se viaggio sempre in prima e sempre in salita la mia macchina non ha problemi , per lei viaggiare a 3000 giri in V o 3000 giri in I è la stessa cosa .. certo a 3000rpm in V faccio i 160kmh in prima farò i 30khm è chiaro che se lo guardo in funzione dei chilometri viaggiando in prima dura meno , se lo guardo nel dominio del tempo ... durano uguale..


Bravo.... Lo vedi che piano piano ci sei arrivato da solo....
Poichè l'usura della componentistica meccanica non avviene secondo il "tuo dominio del tempo" ma più realisticamente in Kilometri, in Miglia o ancora meglio in ore di moto, va da se che, come hai detto anche tu, in funzione di Kilometri, miglia e ore di moto dura di meno.


non sono convinzioni ne crociate ... io esprimo le mie idee basate sulle mie spero giuste conoscenze .

Neanche le mie sono convinzioni e tanto meno crociate ma pura fisica e matematica applicata, salvo che queste non possano diventare opinioni

ti faccio un indovinello che un pochino rende l'idea .. poco ..poco..

Tu leghi una fune al muro e la tiri con tutta la tua forza cercando di spezzarla .. senza riuscirci ..
Arrivo io e ti dico toglila dal muro tu tiri da una parte io dall'altra..
Abbiamo più possibilità di rompere la fune ??


E QUATTRO....
Sempre se la fisica e matematica nel frattempo non sono diventate un'opinione, CERTO CHE SI.....Certo che abbiamo più possibilità di rompere la fune in questione....

Se la fune reggesse ipoteticamente un carico di 130 Kilogrammi, fosse legata ed io applicassi nella trazione 100 Kilogrammi di forza non riuscirei mai a rompere la fune che avrebbe un 30% di margine di sicurezza sulla forza esercitata dalla mia trazione.
Se invece tu iniziassi a tirare dall'altra parte, ai miei 100 Kilogrammi di trazione in un senso si sommerebbero i 100 Kilogrammi di trazione esercitata da te nell'altro senso.
Noi (elica da una parte e motore dall'altra) non andremmo da nessuna parte e nulla ci cambierebbe oltre lo sforzo semplicemente perchè la tua forza annulla la mia ma LA FUNE invece che sta nel mezzo (frizione) benanche calcolata per reggere un carico maggiore ai normali 100 Kili di sforzo, in questo caso si troverebbe a dover sopportare un carico di 200 Kili ben superiore ai suoi limiti.
(28-07-2017 12:02)ZK Ha scritto: [ -> ]perdona se non mi rileggo tutto dall' inzio, so abbastanza sicuro di aver concordato con @scetti sin dal mio primo post.. e confermo per l' ultimo.
tranquillo bebbe, che tu ne capisca o no di motori e trasmissioni per me non cambia nulla, puoi anche dire un po di strafalcioni, domani se ci si trova a un bar non solo li avro dimenticati, mi fara comunque piacere conoscere una persona con la quale condivido una passione. mi piacciono quelli che comunque nei problemi ci entrano, di piu quelli che si sforzano di capire le domande e risposte.(forse in questo ci troviamo) nel mio ultimo post ci trovi le mie risposte, sono in disaccordo con le tue? nel caso hai tutto il diritto di replicare, il bello del forum e' che professionisti o dilettanti che siano quelli che intervengono, in genere in fondo a un 3d ci si trova sempre un po di verita, e stai tranquillo non e' per nulla scontato che quella verita sia "opera" mia .

Vedi, tu parti dal presupposto, senza averl letto, che abbia detto comunque degli strafalcioni.

Post n. 4

Post n. 39

Commenta tu dove sarebbero gli strafalcioni!
Buongiorno
Se la corda e attaccata al muro e io tiro 100 e la corda supporta 130
Se la stacco dal muro e un altra persona la tira non si sommano le forze
Per il semplice motivo che io tiro sempre 100 eventualmente se un altra
Persona tira di piu io vado indietro
Sursum corda
io in nessun modo ti ho "accusato" di dire strafalcioni. ho scritto che se anche fosse.. comunque gia che sei li.. spiegaci come una molla difettosa possa far bruciare una frizione in 10 ore di moto i una traversata.. tanto che io capisca se mi sto confrontando con una persona che oltre a dare dei giudizi ha pure un idea di come lavorino le frizioni di cui stiamo parlando.
Bravo Zorrolavolpe !!18
Orteip cerca di urlare meno , ascoltare di più , e dubitare tanto degli altri , e ancor di più di te stesso..e delle tue certezze.
Prendi la vita più serenamente che non devi dimostrare niente a nessuno..
sulla corda -fune -cime - sagola eccc ha ragione zorrolavolpe e tu ti stai sbagliando...fattene una ragione

per il resto forse avrai anche ragione...io mi fermo qui perche il tuo tono non mi piace...
(28-07-2017 13:50)ZK Ha scritto: [ -> ]io in nessun modo ti ho "accusato" di dire strafalcioni. ho scritto che se anche fosse.. comunque gia che sei li.. spiegaci come una molla difettosa possa far bruciare una frizione in 10 ore di moto i una traversata.. tanto che io capisca se mi sto confrontando con una persona che oltre a dare dei giudizi ha pure un idea di come lavorino le frizioni di cui stiamo parlando.

Messaggio n. 4 di questo thread (che continui a non leggere)
********
Occorrerebbe verificare, in quest'ottica, che il gruppo frizione abbia il giusto precarico, che non ci siano difficoltà di scorrimento tali da pregiudicare il giusto carico, che i cavi non siano troppo tirati, ecc.

********

Ho parlato di precarico (molle) di difficoltà di scorrimento (mille righe) e regolazione dei cavi.

Non mi pare di avere mai detto che la sola molla è responsabile dello slittamento della frizione.

Ho affermato, invece che un meccanico che procede alla sostituzione dei soli dischi, senza verificare l'intero sistema (ed il fatto che non abbia sostituito le molle palesemente snervate è emblematico del fatto che abbia effettuato un intervento di manutenzione parziale e raffazzonato) possa avere determinato la precoce ulteriore rottura della frizione, anche in virtù della maggiore richiesta di coppia, derivante dall'utilizzo di una elica a geometria variabile.
Se così è chiaro, bene. Altrimenti Amen.

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chiarissimo, pare che si stia discutendo ma che la pensiamo uguale.. non ti fare strane idee, sui forum capita.
ciao
(28-07-2017 11:43)Scetti Ha scritto: [ -> ]se viaggio sempre in prima e sempre in salita la mia macchina non ha problemi , per lei viaggiare a 3000 giri in V o 3000 giri in I è la stessa cosa .. certo a 3000rpm in V faccio i 160kmh in prima farò i 30khm è chiaro che se lo guardo in funzione dei chilometri viaggiando in prima dura meno , se lo guardo nel dominio del tempo ... durano uguale..


ammettendo che possa esistere una salita sufficientemente lunga e costante da volerci 50 ore per percorrerla tutta.

ammettendo che questa salita la si voglia percorrere tutta in 3 marcia a 60 Km/h di velocità.

Si prendono 2 autovetture identiche:
- la prima ha a bordo il solo conducente
- la seconda ha il conducente, 4 passeggeri, i bagagli, e una roulotte da 20 qli al traino.

Quale delle due vetture avrà la parte meccanica più stressata al termine della salita?

Perchè questo è il paragone più calzante tra avere un'elica a passo fisso, perfettamente calcolata, ed un'elica a passo variabile.

Nel primo caso, motore e trasmissione vengono sfruttati solamente in parte, mentre nel secondo caso, viaggiano costantemente al limite del massimo consentito.

Citazione:Tu leghi una fune al muro e la tiri con tutta la tua forza cercando di spezzarla .. senza riuscirci ..
Arrivo io e ti dico toglila dal muro tu tiri da una parte io dall'altra..
Abbiamo più possibilità di rompere la fune ??

Messa così, la forza applicata alla fune sarà sempre la stessa.
Ma è l'esempio che non regge! Non è calzante.

L'esempio giusto è un altro:

Tu hai una fune che può reggere un carico di 100 Kg, e gli applichi una forza di 70 Kg (elica a passo fisso perfettamente calcolata).

Regge la fune?
Si, a meno che non ci siano difetti (sempre possibili), la fune regge.
E se ci fosseto difetti, il margine di sicurezza è comunque abbastanza ampio da non far emergere problemi.

Ora, se alla stessa fune applichiamo una forza di 100 Kg (elica a passo variabile), la facciamo lavorare sempre al suo limite.

Regge la fune?
Probabilmente si ... quasi sicuramente si ... a meno che non ci siano difetti.

Ma se difetti ci sono, questa volta siamo totalmente senza margini si sicurezza, per cui, in caso di presenza di difettosità (basta un trefolo un po' sfilacciato), la fune si spezza, e tu ti ritrovi col sedere per terra! Smiley4

In ogni apparato meccanico, occorrono sempre margini di sicurezza per ovviare a tolleranze costruttive (inevitabili) e/o a difettosità di materiale (altrettanto inevitabili).

Altrimenti non si spiegherebbe, ad esempio, perchè le parti componenti gli ascensori vengano calcolate con coefficienti di sicurezza pari almeno ad 8.

Far lavorare un organo meccanico sempre e costantemente al suo limite, comporta inevitabilmente maggiore usura e pericolo di rottura.
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