lo temevo.. vabbe poi se capita che ci si vede ti spiego a voce la differenza tra l' acido fosforico che trovi nella coca cola, l' aceto (che e' un acido debole) e i raffinati derivati del petrolio che chiamano tensioattivi e che stanno nel finto sapone di marsiglia. comunque occhio agli acidi deboli, sono deboli solo come ph.
(10-09-2019 13:38)ZK Ha scritto: [ -> ]gli sgrassatori funzionano perche hanno dei tensioattivi che corrodono i metalli.
Azz ... e io che ho sempre dato fiducia al mio "esperto marinaio" , che tratta le sartie con lo Svelto
Si corrodono ma non stressatevi...sono secoli che ci andiamo di ferrottone, acido fosforico... Se lavi e sciacqui bene cum granum salis...
l' acido fosforico? quello della coca cola? si quello mi pare un ottimo lucidante per sartie.. e non solo.
L'acido fosforico si lega al ferro formando fosfato ferrico praticamente insolubile nell'acqua (solubilita' 9,92 × 10-29) e lo protegge da possibile ossidazione a differenza di altri acidi che rimuovono la ruggine ma non lasciano alcuno strato protettivo. Naturalmente prima del trattamento con acido fosforico (o soluzioni che lo contengono) e' necessario pulire e lucidare bene se si vuole un risultato esteticamente buono altrimenti la ruggine puo' venir convertita in un composto contenente lo ione fosfato (e quindi egualmente protettivo) ma di colore bruno nerastro. Una curiosita': perche' sciacquare le sartie ogni tanto? Non piove mai? La barca non la si lava mai? E la parte che sta' in alto?
Viene gettonato molto dagli inglesi e proposto anche da una ditta italiana un gel con acido ossalico. L'ho provato con soddisfazione, tra l'altro meno aggressivo su legno e ripulisce la VTR molto bene.
L'acido ossalico forma con la ruggine ossalato di ferro (solubile), pulisce perfettamente ma non lascia strato protettivo, se l'acciaio e' "buono" una volta lavato riforma alla sua suprficie l'ossido di cromo che e' lo strato protettivo degli acciai "inossidabili" (tali solo per via del fatto che si sono autoprotetti con un'ossidazione trasparente e insolubile), se l'acciaio non e' il piu' adatto per l'ambiente cui e' sottoposto si puo' riossidare e richiede una protezione aggiuntiva che puo' venire da un trattamento fosfatante (o altro che abbia lo stesso effetto).
Con un decapante su quelle sartie non si fa nulla. Il problema non è nella sartia, ma nella pressa o nel terminale: uno dei due era contaminato, e di brutto. La lucidatura dipende da una serie di fattori, non solo da decapaggio che è la PRIMA fase della lavorazione, non l'ultima. Correttamente proposto a base di acido fosforico, assolutamente inutile a questo stadio delle cose. Quelle sartie vanno o sostituite oppure rimosse, accorciate, nuovamente incappellate nel loro terminale e recuperate con canaula più lunga. Difficilmente cede la sartia, il problema è appunto nella terminale; mai come in questo caso il problema si pone. Hanno sbagliato, provvedano: io non terrei quelle piombature sulla mia barca. E' mia opinione che il problema, essendo nel punto più delicato della sartia, non possa essere trascurato.
Concordo, il commento era solo sull'estetica, meccanicamente non e' il cavo il il vero problema ma il terminale, l'arridatoio o la landa che vanno verificati con adeguata frequenza magari fotografandoli per vedere se fra una verifica e l'altra qualcosa e' cambiato (leggero sfilamento, microcrepe, nuova ruggine, ecc.).
Certo, era chiaro il tuo commento. Puntualizzerei ancora che se l'ossido lavora dentro (e li accade di certo) non lo si vede che per la colatura inferiore e superiore (entrambe presenti). Per quanto la profondità in cui penetra l'ossido sia millesimale, la pressione iniziale viene meno e, particolare brutto, in modo disomogeneo. A quel punto il terminale non trattiene in modo uniforme e, incredibile a dirsi, quando cede si apre quasi esplodendo. Visto più volte nelle prove usando il flex: appena tocchi una parte sensibile, l'effetto è quello di una micro-esplosione. Stupefacente solo a farlo in morsa.
Allora conviene pulire gli acciai (candelieri ecc.) con la coca cola?
io l' ho buttata li come sfotto.. e non mi assumo le responsabilita del caso.. tuttavia le poche volte che l' ho usata ha funzionato.. provare non costa molto e sono abbastanza sicuro che inquini meno dell' aceto e che dia un risultato piu prolungato nel tempo.
@IanSolo molto chiaro , grazie !
Riapro questa vecchia discussione per postare la situazione dopo soli due anni, da noto fornitore. Il fenomeno sembra superficiale (comunque all'interno non si puo' vedere), interessa tutti i terminali di tutte le sartie, sia quelli verso il basso che quelli verso l'alto, eccetto lo stralletto. In alcuni casi la colorazione si propaga lungo le sartie, pero' quest'ultima si rimuove facilmente con un panno umido.
Ho scritto al fornitore per avere un parere ed una spiegazione, senza alcuna risposta (complimenti !). Mai osservata alcuna colorazione sul vecchio sartiame. Non penso di dovermi preoccupare, almeno sino a che la spirale resta in buona forma, pero' sono piuttosto infastidito.
Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
Mal comune mezzo gaudio? Pure a me han ruggine, sostituite a dicembre. Stessa cosa avvenuta a Trapani ad un mio amico! Penso che i materiali siano peggiorati ultimamente!
Mannaggia quest'inverno era quello buono per disarmare e mettere a posto l'albero con la sostituzione delle sartie ma seguendo le foto ci stò pensando, hanno l'età della barca e sono lucide come 40anni fà! Che grattacapo.
Amici del forum torno sull'argomento ... perché sono finito anch'io nel gruppo degli insoddisfatti A marzo ho cambiato le tutte le sartie ed il paterazzo del mio Trinidad; gli stralli li avevo cambiati precedentemente nel 2010 per evidenti problemi di torsione e strefolatura all'attacco con l'impiombatura alta Mi sono rivolto direttamente all G&G che fornisce molti cantieri italiani e considero una ditta seria Ho ricevuto il materiale a fine marzo a Trapani e già a maggio ho notato uno strano strato superficiale marroncino; non mi sono preoccupato molto perché lo avevo tolto facilmente con un panno umido in microfibra ma, alla fine di agosto le sartie si presentavano in questo modo (vedi foto) Ho scritto immediatamente al fornitore per avere spiegazioni e consigli per risolvere il problema, riservandomi di prendere qualunque ulteriore decisione dopo la loro risposta La risposta che ho avuto direttamente dal titolare è la seguente "Il fatto che lei abbia messo in opera le sartie a Trapani mi lascia il ragionevolissimo dubbio che tutto il suo sartiame abbia subito un inquinamento ferroso Negli anni scorsi abbiamo avuto (noi e alcuni miei concorrenti) alcuni episodi simili al suo proprio a Trapani, ed io stesso mi sono recato nei due marina della città, insieme ad un tecnico della corderia tedesca che ci fornisce il cavo AISI 316 Mo, per un sopralluogo a bordo delle barche interessate (3 nello stesso periodo). Ciò che abbiamo potuto constatare è stato che il cantiere di fianco al marina era invaso da polvere di ferro e le smerigliature che solitamente si fanno sui pescherecci, mandavano in giro polvere di ferro dappertutto" Dopo un colloquio telefonico nel quale ho chiesto ulteriori spiegazioni (Perché non ero stato informato di quest problema visto che il materiale era stato da loro spedito proprio a Trapani? Perché non mi era stato consigliato di rimuovere la pellicola protettiva che copriva ogni singola sartia in secondo momento ed in un'altra località? Come si risolveva?), mi è stato proposto di fare un trattamento con un loro prodotto, costituito da un deossidante a base di acido fosforico e di un neutralizzante (vedi foto) Il prodotto mi verrà spedito direttamente in Grecia dove si trova la barca e dove mi recherò a giorni per il suo alaggio Sarà un trattamento risolutivo? Non lo so, ma lo spero e vi terrò informati dell'evolversi della vicenda Di sicuro posso dire una cosa; le vecchie sartie originali (barca del 1985 da me comprata nel 2003) erano in perfetto stato e quando la barca venne periziata per l'acquisto da uno scrupoloso perito francese, quest'ultimo mi disse; "Le sartie sarebbero da sostituire ma essendo in ottimo stato non glielo consiglio; non troverà più un materiale come questo" Aveva sicuramente ragione!! La qualità degli acciai inox è decisamente peggiorata Non solo per la presenza sul mercato di "prodotti orientali" ma anche perché la UE ha normato la produzione degli acciai inox, fissando delle percentuali minime dei loro componenti più importanti (cromo, molibdeno etc.) con il risultato che i vari produttori europei si sono "uniformati al minimo" abbandonando le loro precedenti composizioni, che probabilmente erano, in alcuni prodotti, percentualmente superiori Alla prossima puntata!!
Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
Certo che se qualcuno si preoccupa di sviluppare e tenere a catalogo un disossidante immagino che non lo faccia solo per l'acciaio venduto a trapani e forse il problema è un po' più esteso...
Ringrazia anche i sedicenti superesperti che nei decenni scorsi hanno martellato a ripetizione i seguenti punti su tutte le riviste: -Che le sartie vanno assolutamente cambiate ogni 7, max 10 anni. -E che a barca ferma si consumano anche più che in regata oceanica; -E che siccome gli esami a ultrasuoni etc. costano, è meglio sostituire direttamente tutto ogni tot anni. Comunque sei incappato in un caso particolarmente sfortunato, che non potevi prevedere. Probabilmente chi ha avuto il problema prima se lo è tenuto per sé.
A volte ritornano. Sempre la storia delle sartie vecchie che sono meglio di quelle nuove: è una fesseria. Ovviamente si deve andare su acciaio certificato e rivolgersi a strutture attrezzate per non introdurre contaminazioni ferrose - basta poco per creare zone di ossido importanti. La patina di ossido che si vede nella foto di Dato, che poi è solo un'ombra un po' più rossiccia, può essere eliminato con un qualsiasi decapante. Quella patina ritornerà per un anno o due finché non si formerà la vera patina di ossido che protegge l'acciaio inox. Esistono anche dei prodotti che accelerano la passivazione, ma so che creano una patina bianchiccia (meglio pulire ogni tanto quella rossiccia). Ho cambiato le sartie nel 2019 ed hanno fatto quell'effetto per due anni, poi hanno smesso come previsto. Stessa cosa per la barca precedente (sartie cambiate nel 2015).