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Versione completa: problema stampo femmina
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Per il sacco a vuoto ci sono fatti a 'tubo' ,due lati aperti, o a 'foglio' pesonalmente uso questo.Si ritaglia a misura solo un po'abbondante (compensando gli avvallamenti o protusioni) e si sigilla sui quattro lati, avendo l'accortezza di lasciare 5-10 cm liberi dovre andremo ad inserire il tubo di presa del vuoto sigillandolo accuratamente tutto intorno.Il tubo della resina si fa un piccolo tagio e idem.
altrimenti si usano (Mooolto meglio) delle 'T' commerciali dove il tubo verticale ha un diametro interno uguale al diametro esterno del tubo di immissione .Perciò di lasciano le 'T' sotto il sacco e poi vi si infila il tubo del vuoto che dovrà essere opportunamente tagliente per forare il sacco .Ne tagleremo l'estremità che va inserita nel tubo verticale della 'T',a becco di flauto una volta inserito si applica un giro di nastro sigillante .Si fa il vuoto ,si inserisce il tubo della resina ,stessa procedura.
Il sandwich si, è molto adatto all'infusione che produce pelli a spessore minimo,ma occorono anime adatte se no la resina non si infonde.
Il Kevlar ottimo ,nessuno lo batte per la resitenza allo sfondamento ma... c'è sempre un ma,l'unico modo di rifinirlo,che io conosca,è ritagliarlo giusto appena che la resina ha gelificato e con forbici adatte e costosette.Poi nessuna rifinitura con abrasivi ,se si prova ci si accorge che riusciamo solo a grattar via la resina .IL kevlar resisterà ,non si farà tagliare dai grani dell'abrasivo,resterà una 'peluria' di pessimo effetto estetico.
Allego un disegno schematico del marchingegno per il vuoto.
Questo è più recente ,include un'elettrovalvola e un polmoncino supplementare (potrebbe esssere un fispino per la benzina ,facile da trovare e già con i beccucci IN - OUT )Cool per facilitare l'avviamento dei comprex


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Oddio! E se facessiomo un quadricilindrico,con 'saltarello' partenza a coppie di compressori leggermente sfalsati tra loro per evitare che la corrente di spunto faccia 'saltare la luce' ?! La portata aumentaaaaaaaaaaa TongueTongueTongue
e dai! Basterebbero altre due valvole di ritegno quattro o cinque raccordi un po' di tubo e circa 25€ ...Big GrinBig GrinBig GrinBig Grin
per eclypse:
immagino che i timoni realizzati siano per il tuo hobiecat; li hai provati e come va adesso?
Una curiosità, per raggiungere questo eccezionale livello di apprendimento personale sulla laminazione sottovuoto, lo sviluppo dei macchinari, ecc. quanto tempo e fatica hai impiegato? settimane, mesi o anni?
Alla post cottura ancora non ci pensi?
ciao
Si sono per l'hobie e vanno benone soprattutto per due motivi,gli originali sono di lexan un polimero simile allo ABS (spesso i paraurti delle auto sono fatte con quello) ed escono dallo stampo ,probab. per il processo costruttivo,TUTTI rigorosamente svergolati (è un prob noto),acuni più alcuni meno.Poi non sono abbastanza rigidi sotto sforzo ,quando il cat è su uno scafo solo o col 'mare' flettono(è un problema noto anche questo).
Eccezionale livello...è francamente esagerato dai!
I tempi necessari per l'acquisizione delle tecniche per realizzzare un discreto prodotto finito : Inversamente propoporzionali al numero di prove (fallimenti o successi) che faremo.
La post cottuta :
Si! nel mio caso uso un forno autocostruito partendo da due ripiani di scaffalatura e una resitenza da forno per cucina. Sempre soprattutto se l'oggetto realizzato dovrà stare al caldo (leggasi sole ed il carbonio essendo nero assorbe molto i raggi caldi del sole) perchè con la postcottura si innalza la TG temperatura alla quale le resine catalizzate ,quindi allo stato vetroso (G = glass nell'espressione TG) diciamo si 'ammorbidiscono' diventano un po' gommose (il processo è reversibile basta raffreddare) .
Per esteso con la post-cottura migliorano comunque TUTTE le caratteristiche meccaniche.
La TG è un parametro caratteristico di ogni resina e varia sia da 'costruttore' a 'costruttore' che dall'utilizzo che intendiamo farne .
Es: una resina che senza post-cottura abbia una TG = 50 °C dopo la 'post-cottura' avrà una TG più alta chessò di 20 °C cioè 70 °C .
Sti parametri li fornisce il costruttore.
CMQ per iniziare ,secondo me, i tessuti necessari ; un comprex frigo ;una bilancia elettronica ;testardaggine e appuntarsi tutto quello che si fà .
Per dargli un taglio, in tre mesi si capisce abbastanza
Per gli stampi ho visto questo filmato:

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...ma non ho capito cosa intende per polistirolo spruzzato di epoxi (a contatto con l'epossida non si scioglie il polistirolo???).
Se si può fare, sarebbe piu' facile fare uno stampo,..o no?!
No ,l'possidica non contiene solventi in pratica non scioglie alcun maretiale.
Non ho idea, ma sembra un parallelepipedo di polistirolo che grazie al suo spessore 'sorregge' uno stato di 'impasto epossidico' che poi verrà fresato a controllo numerico per ottenere lo stampo femmina.

Premetto quel che segue è solo ironia e ,me ne guarderei bene ,nessuna presa in giro .

Ma non vi sembra un 'tantino' solo un tantino complicato ed anche un po' ,'solo un po' 'costoso ?! Passi per il costo dell'epoxy da spalmare sul polistirolo ce ne và un quintale ,già qui spendiamo uno stonfo ,bisognerà essere bravi a non inglobare bolle d'aria se no quando la 'scolpiamo' ci ritroviamo dei crateri .'Loro' hanno speciali pistole per questo lavoro .
Poi quell'accessorino ,si la CNC ce la facciamo regalare per Natale ?
Dai, scherzi a parte a me sembra roba lunare .
Un cordiale saluto
Beh, con il laboratorio che ti sei messo su, anche una cnc autocostruita mi sembra alla tua portata Big Grin.
Link al thread di un forum simile in cui c'è una bella raccolta di link:
http://www.foillia.it/public/forum/index...opic=13120
E dai, Clavy non ti ci metterre anche tu ,già ste cnc sai qunat'è che mi affascinano?! Pensa che ,qualche anno fa ,a 'scappatempo' disegnavo circuti stampati per un paio di ditte di costruzioni elettroniche e per il prototipaggio usavano una cnc. Eravamo nel 90 e... Via basta se no si va fuori tema.

Semmai ,se siamo d'accordo,approfondiamo l'accoppiamento dei gusci che è ,come ha già detto il guest, il punto critico di questo thread .Come ho fatto ho cercato di descriverlo ,ma qualche idea in più nel verso dell'efficenza e semplicità
magari fa comodo a tutti.
Anche il core,l'anima, di una struttura a sandwich qualcuno ha usato il divinymat o il nomex o altro con profitto ?
Il punto di incontro fra peso e robustezza .La resistenza alla pessione 'di taglio' di un sandwich è proporzionale al cubo dello spessore ,ma il grado di incomprimibilità del core giuoca un ruolo determinante .
Esperienze ? Conoscence per approntare un calcolo di massima ?
Forza con la divulgazione
Per la giuntura di solito uso il nomex sottile a striscie, oppure dei veri e propri longheroni forati fatti dal pieno in PVC o termanto che legano ottimamente con l'epoxy

Attendo, e spero che voi abbiate sistemi più furbi del mio.
Magari alla fine spiego, ma il mio sistema 'basico' lo reputo semi-demenziale. Eppure funziona alla grande.
... avete presente le navi in bottiglia?
per creare un riempimento completo e sufficientemente resistente, non si potrebbe colare dentro epossidica mista a microsfere cave? sicuramente non propongo nulla di nuovo ma quali sono le controindicazioni?
Ciao a Tutti!
un sistema attualmente usato dai costruttori di catamarani nel costruire le appendici, prevede l'inserimento nello stampo, con le pelli già laminate ed indurite, di una resina epoxy auto-schiumante che va a riempire tutti i vuoti e rende il tutto monolitico. Naturalmente sul bordo d'ingresso visto che spazio ce n'è, si crea un 'capping' (FLANGIATURA) che lega molto meglio il bordo di ingresso.
potete vedere nel sito della SICOMIN qualcosa in merito.
Io ho dei timoni fatti così, pesamo la metà di quelli fatti tradizionalmente....
Buon lavoro!
Emanuele
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da mania2
per creare un riempimento completo e sufficientemente resistente, non si potrebbe colare dentro epossidica mista a microsfere cave? sicuramente non propongo nulla di nuovo ma quali sono le controindicazioni?
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
... la prima che mi viene in mente? Il peso. Ci vogliono chili di resina per riempire un normale timone da deriva.
E allora che senso ha il carbonio se comunque si ha un pezzo molto pesante?
P.s. Ma tu A QUANTO acquisti l'epoxy? Occhio che costa 'na botta!
Scusate, non è che qualcuno potrebbe fare uno schema (disegnino per me) con la flangia di cui si parla ed eventualmente degli altri metodi di accoppiamento?
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da Guest
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da mania2
per creare un riempimento completo e sufficientemente resistente, non si potrebbe colare dentro epossidica mista a microsfere cave? sicuramente non propongo nulla di nuovo ma quali sono le controindicazioni?
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
... la prima che mi viene in mente? Il peso. Ci vogliono chili di resina per riempire un normale timone da deriva.
E allora che senso ha il carbonio se comunque si ha un pezzo molto pesante?
P.s. Ma tu A QUANTO acquisti l'epoxy? Occhio che costa 'na botta!
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
premetto, io non l'ho mai fatto ma vi chiedo se si riesce a fare una 'miscela' di epoxy e microsfere cave, con una percentuale minimale di resina, il minimo per legare le sfere, in modo da creare un impasto leggerissimo.
Chiedo a ITA101 se la flangiatura di cui parla è realizzata esternamente ai due gusci; in questo caso penso bisogna prevedere uno scalino negativo nei due gusci per alloggiare la flangiatura.
Quando mi fecero il timone in carbonio del mio 36.7 mi spiegarono che fecero una flangiatura in kevlar proprio sul bordo di ingresso per difenderlo da possibili colpi.
ITA101 parli di una schiuma epossidica,potrebbe essere interessante per i costi e reperibilità ?
Come andrebbe usata ? La coliamo all'interno ,tipo come ho fatto io con il poliuretano ?
Clavy Se non rammento male il peso specifico della resina ,quella che uso, è su 1,4 cioè un litro 1,4Kg.
Mania2 Le microsfere mi sembrerebbe un'idea non male sulle proporzioni massime da aggiungere alla resina
non saprei certo che se POLIMERI (un'altro amico del forum ),che con alle resine gli da del tu, ci desse una mano...
Guest sono d'accordo ,secondo me,DEVE essere anche leggero.
Qualcuno lo può contattare ?
Io ho usato decine di volte la resina additivata con microsfere. Ho sempre mescolato ad occhio per ottenere di volta in volta stucchi più o meno pastosi. Posso affermare però che il peso e la quantità di resina epossidica sarebbe enorme e tale da non giustificare, a questo punto, l'uso di materiali leggeri come il carbonio.
Parliamo di un'altra possibilità: ho fatto un foil per il mio tri da 10'. Un mio amico falegname ha una macchina a controllo numerico professionale. Mi ha insegnato ad inserire le coordinate nel computer. in poco tempo ho visto materializzarsi l'anima del foil su un legno leggero comprato da castorama (mi sembra si chiami Ayous). Ho laminato alternativamente carbonio sulle facce manualmente. Pensando di usare la tecnica dell'infusione, secondo me questa sarebbe una alternativa allo stampo. La precisione e serialità del metodo verrebbe garantita dal lavoro con CNC dell'anima molto robusta e cosa non secondaria dalle fibre orientate del legno.
Ciao
Mario
E 'ridaje' ,qui citato solo per sdrammatizzare e restare in atmosfera 'leggera',direbbero a Roma .Smile
1) la CNC pochi ce l'hanno e ancora meno la sanno usare.
2) Disegnare l'originale ad CAD ,pochi lo sanno fare se il pezzo poi è un profilo alare che si sfina per la lunghezza ancora meno
Si puo' fare anche così ,si compra anche uno scanner 3D e il punto 2 ce lo dimentichiamo ...Cool
Non volevo infierire!Big GrinBig Grin
Effettivamente 'sfinare 'sarebbe stato un problema ed allora mi sono accontentato di avere un profilato. Ho messo soltanto le coordinate della sezione Naca e chiesto di ripetere n volte per la lunghezza del pezzo. Un problema più serio è quello di come tenere il pezzo via via che viene fresato. Io ho preso un asse non svergolato a cui ho avviato l'ala fresando prima la parte convessa e poi riavvitando il pezzo la la parte concava. Ho però lasciato materiale sia sul bordo d'entrata che in quello d'uscita per potere avvitare il pezzo. Dopo ho rifilato l'eccesso.

Vorrei inserire le immagini ma non riesco pur essendo 450x600!!

<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da eclypse
E 'ridaje' ,qui citato solo per sdrammatizzare e restare in atmosfera 'leggera',direbbero a Roma .Smile
1) la CNC pochi ce l'hanno e ancora meno la sanno usare.
2) Disegnare l'originale ad CAD ,pochi lo sanno fare se il pezzo poi è un profilo alare che si sfina per la lunghezza ancora meno
Si puo' fare anche così ,si compra anche uno scanner 3D e il punto 2 ce lo dimentichiamo ...Cool

<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
ragazzi che discussione meravigliosa sta uscendo!!!!
bravo eclypse, bella documentazione ci stai regalando

nessuno di voi ha mai costruito un tangone?

ho già giocato con vtr in passato e la tentazione di rimettersi a pasticciar resina e tessuti è forte
Un tangone sarebbe una bella idea e perché no? Un boma ?!
Qualcuno se la sente ,o se l’è già sentita, di sperimentare ?
Su due piedi penserei all’uso di calze… vedi foto ,magari solo per lo strato più esterno e sempre su due piedi :Dle vendono ANCHE qui .
Giusto per darci un’ispirazione riassumo qui sotto .
Questi i diametri disponibili da http://www.fibreglast.com possono essere “allargate” + 30% o “stirate” di -70% .Il diametro nominale è considerato con l’intreccio fibre a 45° (massima isotropia)
Es. per la calza da 2”,cioè 5,08cm ,si “espande” fino a 6,6 cm e si “contrae” fino a 1,52cm (naturalmente l'angolo con cui si incrociano le fibre cambia + di 45° se le 'allarghiamo' e viceversa se le 'stiriamo' )
Sono vendute a yarda lineare (circa 0,91 mt )


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Carbonio
2” (5,08cm) 3K 20,3 €
4” (10,16cm) 12K 40,6 €
6” (15,24cm) 12K 54 €
Kevlar
2” 13 €
Fibra di vetro
2” 5,4€

P.S cercasi suggerimenti da TUTTI Smile
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