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Versione completa: Bavaria che perdono il bulbo
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Citazione:caricabasso ha scritto:
Alla fine si montano dei madieri in inox.Dunque cosa si fa? si mette ciò che prima non c'era.
Per quanto riguarda i Comet ed i madieri che si infradiciano,questo ha a che sempre con errate scelte progettuali.
Sepenso la tanto reclamizzata 'carena a balestra' dei comet di allora, dove leggerezza e rosbustezza si coniugavano.
A detta del cantiere.
Se voi seguiste i lavori della vostra barca,accettereste in fase di costruzione tali soluzioni progettuali?
Credo che quello che tu consideri madieri in realtà sono delle semplici piastre sagomate in acciaio, più o meno come quelle che si vedono nella foto di Mantonel, forse il malinteso è quì
Alcune vecchie barche, tra cui anche il Comet 420, avevano la zona dello scafo a poppa del bulbo(in particolare) piuttosto debole, alche' in caso di urto anche non troppo forte su un basso fondale, il bulbo tendeva a rientrare nello scafo, a dire la verita' proprio al 420 bisogna prestare anche attenzione a posarlo sull'invaso, perche' non si puo scaricare tutto il peso direttamente sul bulbo, come di norma si farebbe su una barca fatta come si deve, altrimenti si incassa lo scafo e dentro si alzano tutti i paglioli.
Se devo esser sincero, le barche moderne sono costruite con maggiore attenzione a questi dettagli, e tranne rarissimi casi, di norma grossi problemi non ci sono, salvo forse nel caso di barche da regata particolarmente tirate.
E i Bavaria a mio parere non sono certamente da considerare tra le barche piu deboli, anzi....direi tutt'altro.
Citazione:Estrovelico ha scritto:
Alcune vecchie barche, tra cui anche il Comet 420, avevano la zona dello scafo a poppa del bulbo(in particolare) piuttosto debole, alche' in caso di urto anche non troppo forte su un basso fondale, il bulbo tendeva a rientrare nello scafo, a dire la verita' proprio al 420 bisogna prestare anche attenzione a posarlo sull'invaso, perche' non si puo scaricare tutto il peso direttamente sul bulbo, come di norma si farebbe su una barca fatta come si deve, altrimenti si incassa lo scafo e dentro si alzano tutti i paglioli.
Se devo esser sincero, le barche moderne sono costruite con maggiore attenzione a questi dettagli, e tranne rarissimi casi, di norma grossi problemi non ci sono, salvo forse nel caso di barche da regata particolarmente tirate.
E i Bavaria a mio parere non sono certamente da considerare tra le barche piu deboli, anzi....direi tutt'altro.

Straquoto! Quando Comar era già chiusa ho avuto modo di parlare con un tecnico della ditta.
Del 420 con bulbo in piombo mi disse: il bulbo è come un coltello affilato puntato sul fondo, se si tocca entra come nel burro.
Il 'codino' del bulbo poi è come un apriscatole, se si picchia davanti sul bulbo il fondo flette e l'apriscatole squarcia il fondo dentro un madiere cavo accessibile solo ai lati.
Dall'ultimo bullone ho tagliato il bulbo a 45° verso il basso, ho perso forse 10 kg di zavorra ma eliminato l'apriscatole.

Il fondo poi aveva meno di 1 cm di spessore. Per tutta la dinette ho eliminato il controstampo, laminato con tessuti e distanziali vari a 3,5 cm, ricavato due longheroni in schiuma di CPV, laminati a scafo e rifatti madieri in compensato marino fazzolettati al fondo. Il madiere che regge l'albero è in più strati di compensato con intervallati tessuti. Piastroni interni in inox raggruppano 2 o 3 perni. Il bulbo è spostato di 5 cm verso poppa in modo da liberare il primo perno da sotto l'albero (la barca è più centrata).

Adesso non si muove più niente!

Big GrinBig GrinBig Grin
ah come mi accarezzo la mia bella chiglia monolitica... pani e pani di piombo annegati dentro un'unica stampata piena... BacioBacioBacioBacio

non ho mai toccato sotto, ma non credo proprio che mi ritroverei i paglioli sollevati (al massimo tra chiglia è scoglio è un pareggio a reti inviolate.. Big GrinBig Grin)
Quoto molto di quello che dice Estro, ma sinceramente non credo che nessuna barca sull'invaso debba gravare molto sulla chiglia.Anche quelle molto robuste sotto, mi sembrerebbe corretto non gravarle più di un 20/30% sulla chiglia.
Avete visto questo video dei crash test che fanno alla dehler?
Guardate qui, è impressionante.
Il bello arriva al minuto 4:30

http://www.youtube.com/watch?v=rvxhQO4pw2E

Ciao
Citazione:aleufo ha scritto:
Quoto molto di quello che dice Estro, ma sinceramente non credo che nessuna barca sull'invaso debba gravare molto sulla chiglia.Anche quelle molto robuste sotto, mi sembrerebbe corretto non gravarle più di un 20/30% sulla chiglia.

Eppure, nei porti con marea...Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
Smile
Certo quando non se ne può fare a meno.....Ma quando si mette su un invaso... anche perchè la struttura è comunque fatta per sostenere la chiglia, poi deve reggere le torsioni, gli urti contro gli scogli.

caricabasso

Io ricordo il Dufour 35 che veniva alato dai golfari messi in punto di equilibrio sui perni del bulbo,con distanziale a trasto sull'entrata della cabina.
Il mio meteor aveva identico dispositivo di serie.
L'Arpege aveva di serie delle piastre vicino alle lande dove venivano allocati puntali per tenere in equilibrio la barca alata ed adagiata sul bulbo.
Ci sono barche ,come il Caipirina, che certamente non affondano se si stacca il bulbo,evento peraltro poco probabile.
Sepenso poi alle barche a vela dei porti della Normandia che quotidianamente si appoggiano sulla chiglia,vuol dire che ci sono carene robuste ed altre meno.
Per rispondere a Kermit:
quelle piastre sono infinitamente più lunghe di quelle di prima,sono più rigide e lavorano come dei bagli,distrubuendo il carico su una superficie maggiore.
Non sono propriamente bagli ma ne imitano molto la funzione.
Se il progettista avesse previsto dei bagli in acciaio da affogare nella struttura,con zona depressa in corrispondenza dei fori dei perni per contenere dadi (dado e controdado) e rondelle,sarebbe stato completamente diverso.
E magari con pesi quasi simili, paragonando il peso del controstampo a quello di madieri (questi si) in acciaio di adeguata larghezza.
Se sono insistente o palloso ditemelo pure, voglio solo capire cosa ci si deve aspettare da una barca che si paga fior di danari.
Identico discorso secondo me meritano le lande
Penso che abbiate una idea non aderente agli sforzi che una chiglie e una struttura di barca può sostenere. Le barche a dislocamento leggero hanno circa il 50% del perso totale il chiglia. Le barche (12) Jod 35 del giro di Italia a vela venivano alate e messe, tutte in fila, con il bulbo appoggiato su un legno , su cui gravava tutto il peso della barca. Poi quattro travicelli verticali nei punti soliti di appoggio per impedire l'abbattimento della barca. ed infine quattro cime fissate su anelli tassellati a terra. Personalmente, anni fa con un mio 3/4 tonner,in emergenza, ho sistemato la barca rasente ad un muraglione e poi puntellata dall'altro lato, ed ho eseguito i lavori.(se la trovo vi posto la foto). In ogni caso le regole di buon lavoro prescrivono che l'80% del carico vada sul bulbo e il 20% sugli appoggi, altrimenti la vetroresina in corrispondenza degli appoggi subisce dei danni.
Mha...

caricabasso

Comunque le forze in gioco sono diverse quando la barca poggia sul bulbo a terra (il peso dello scafo grava sulla superficie di attacco del bulbo) ed in acqua dove il peso del bulbo grava in senso esattamente contrario,anche se leggermente mitigato dalla spinta del liquido.
Se aggiungiamo la barca sbandata per effetto del vento,i colpi di frusta dellle onde,le forze sono molto meno calcolabili ed agiscono da diverse direzioni.
Quindi il bulbo non sta solo appeso alla carena;come calcolare tutto ciò?
Vallicelli disse: le variabili sono tante e tali che non c'è un modo per calcolare strutture adeguate,l'unica soluzione è abbondare nei dimensionamenti e:esperienza,esperienza.
Se una barca non riesce a reggersi sul bulbo a terra senza flettersi,dovrebbe esserci qualche cosa che non va.
Con le barche da ergata si tende,giustamente, a sperimentare anche per quadagnare il leggerezza.
In certi casi l'errore progettuale può accadere.
Apriamo un post diverso che senno' rimane in vistissima un nome che...bhe insomma non e' bello e magari spostarlo in tecnica...ossia teoria bulbistica?????4242
Ognuno ha le sue teorie, io se una barca non puo essere appoggiata al bulbo perche' si infossa lo scafo, la considero un zavaglio, non la compro e la lascio volentieri a chi la pensa diversamente da me!
A patto che poi non ci si meravigli del perche' le barche perdono i bulbi!!!Cool
Bravo RMV2605D.....e' proprio come hai detto, e hai fatto bene a rinforzare tutta la zona, dopotutto in barca ci devi andare tu, e teorie o no, meglio stare dalla parte del sicuro.
Estro non c'entra niente il flettere,è chiaro ( succede sempre?)che lo scafo non deve flettere ma lasceresti mai una automobile su una sola ruota?
Per quel che mi riguarda il 969 potrebbe cadere da un metro sulla chigliaSadsmileySadsmileySadsmiley senza danni, ma quando è sulla sella (nemmeno sulle taccate) io faccio distribuire il peso. Immagino ti sia trovato quando tira forte e se la barca è tutta sulla chiglia fa bene quello sdondolio??
E' chiaro che una sella permetta di distribuire il peso uniformemente,ma la zona dell'attaccatura del bulbo 'dovrebbe' essere la piu robusta di tutta la barca, e 'dovrebbe' reggere tranquillamente ben piu del peso di tutto lo scafo senza problemi, il resto per me sono chiacchiere!Teorie!
Se una barca non puo essere appoggiata sul bulbo perche' non regge....per me l'e' un buchein!

caricabasso

Citazione:Giorgio ha scritto:
Apriamo un post diverso che senno' rimane in vistissima un nome che...bhe insomma non e' bello e magari spostarlo in tecnica...ossia teoria bulbistica?????4242

Tutto sommato si è chiarito che riguarda solo un particolare modello,il cantiere si è comportato in maniera corretta e ha fatto una buona figura.
Non credo alla fin fine che sia solo pubblicità negativa.
Per Aleufo: la tua barca è in carbonio, il problema robustezza è in gran parte risolto dal materiale utilizzato che è quanto di meglio si possa trovare.
bHE IL CARBONIO A COMPRESSIONE E CON CARICHI DI PUNTA FA SCHIFO.....meglio taccarla bene con le selle...crediamme'4242
Scusate se mi permetto di intervenire anch se non ho letto tutto, quindi magari rischio di ripetere cose già dette.
All'inizio del thread si parlava di schierarsi o meno verso un cantiere o un altro, secondo me l'unica cosa certa è che farei il nome della società di charter visto che mi sembra che, essendo assolta la Bavaria, ci sia rimasta la loro responsabilità per aver mandato in giro barche che hanno preso colpi e non sono state sottoposte a controlli di sicurezza.

Per contro le foto dei bulbi delle altre barche, a mio modestissimo parere, dimostrano poco. Alcuni di quei segni si fanno anche strisciando su una catenaria, le botte serie fanno danni diversi.

Le barche della serie match sono barche molto diverse dalle cruiser ma forse un problema comune lo avevano avuto e lo butto li chiedendo conferma a voi. Lo spessore della carena in prossimità dell'attacco del bulbo veniva (o viene tuttora) lavorato in 2 fasi diverse con 2 tempi di resinatura e il tempo intercorso tra una stratificazione e l'altra nel momento della introduzione di paraffina nella resina (per contenere le emissioni ma chiedo conferma appunto) faceva si che quest'ultima si stratificava all'esterno e impediva che la ripresa della stratificazione trovase un fondo non buono per la coesione.
In pratica le 2 lavorazioni non erano coese e formavano in realta 2 spessori staccati tra loro quindi meno resistenti.
Quakcuno sa qualcosa di questo aspetto?

Ultima cosa. Non ricordo chi diceva che le barche ora sono fatte tutte bene. Io la penso al contrario, ora le barche sono fatte tutte male. Tutte con un occhio all'abbattimento dei costi. Certo, se non fosse stato cosi io la barca non la avrei potuta avere però...bisogna saperlo!
Sono stato io a scrivere che secondo me oggigiorno la qualita' media e' superiore a quella di anni fa', non parlo di disegni, ma di costruzione, pur essendo un parere da tecnico, vale quello che vale ed e' discutibile ovviamente.
Pero'credo che difficilmente uno che lavora in questo campo e ci capisce un minimo di barche possa non essere daccordo con me!
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