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Versione completa: Inverter da 2000 watt sinusoidale puro
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Che vi devo dire ragazzi, io nel fotovoltaico ne ho montati tanti e sono tutti switching, solo a casa mia ne ho due sul mio impianto fotovoltaico (un mastervolt ed un Fronius) e sono collegati in parallelo alla rete Enel, ora se sui cavi si mettono i guantoni e fanno a cazzotti non lo so ma vi garantisco che funzionano SmileSmile
ma infatti fungono era solo per spiegare il concetto di sinusoidale puro che e' un concetto
comerciale, sotto il 3% come detto viene tollerato bene da qualsiasi carico....
'puro' in digitale e' solo una definizione relativa alla frequenza di campionamento.

pperluigi
Citazione:ppierluigi ha scritto:
ma infatti fungono era solo per spiegare il concetto di sinusoidale puro che e' un concetto
comerciale, sotto il 3% come detto viene tollerato bene da qualsiasi carico....
'puro' in digitale e' solo una definizione relativa alla frequenza di campionamento.

pperluigi
Pierluigi immaginavo che fosse un 'tecnicismo' o una finezza di elettronica, quello che volevo dire io è che quell'inverter non è certo un 'onda quadra'.
Ad ogni modo anche se le mie conoscesce di elettronica non sono ingegneristiche ritengo che gli attuali inverter switching per lavorare in parallelo alla rete Enel siano assai precisi nell'onda sinusoidale, diversamente di inverter con trasformatoere classico soprattutto sinusoidali in commercio ne sono rimasti assai pochi e quei pochi sono abbastanza datati come tecnologia
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...'Sinusoidale puro' e 'tecnologia switching' sembrano fare un po' a cazzotti tra loro....
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....in realta' fanno a cazzotti ma una adatta (e multipla ;-) ) frequenza di switching e qualche filtro la approssimano a una sinusoidale....
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Non fanno per nulla a cazzotti e non servono filtri per 'approssimare', si tratta di una tecnica di 'modulazione a larghezza di impulso' (PWM) qui abbastanza ben descritta proprio sull'esempio di un inverter:
http://www.electro-tech-online.com/custo...verter.pdf
In pratica si commuta la tensione continua (ricavata raddrizzando l'uscita di un elevatore switching ad onda quadra) ad impulsi molto veloci di ampiezza proporzionale al valore che istante per istante deve assumere secondo l'andamento sinusoidale e si integra il risultato con un modestissimo passabasso per eliminare la frequenza di commutazione, il risultato e' un'onda notevolmente pura prodotta con un rendimento molto alto. (ho semplificato enormemente per chiarezza).
Un apparecchio di questo tipo e' in realta' costituito da due apparecchi : un inverter ad onda quadra che ad alta efficienza produce una tensione intorno ai 220V (un po' piu' alta) seguito da un modulatore a ponte altamente efficiente (per sua natura) per produrre la sinusoide.
L'apparecchio descritto nel link precedente e' di tipo didattico, quindi non cosi' raffinato come i prodotti commerciali, qui c'e' il link di un progetto egualmente didattico ma piu' elaborato:
http://www.wpi.edu/Pubs/E-project/Availa..._D_1_2.pdf
Ian senza polemica... dato che si stava semplificando il discorso...
prima dici :

e non servono filtri per 'approssimare'
e poi dici
si integra il risultato con un modestissimo passabasso

un passabasso che e' un cunicolo per nani o un filtro ? Big Grin

mi pare che con diversi livelli di semplicita' si approcciava allo
stesso discorso

just my 2c

ppierluigi
che poi ho visto i link.... mi pare lampante nel primo (c'e' scritto) diagramma
a blocchi la presenza del filtro (grazie al ca**o direbbe mio nonno Smile ) e
la definizione 'PWM switching frequency' che dovrebbe far appizzare le recchie
(come direbbe mia nonna) al fatto che se c'e' un impulso (pulse) c'e' un passaggio
di stato (switching) , forse non ti sei capito che si parlava delle stesse cose
con terminologie piu' o meno differenti Wink

ppierluigi
Certo ! non c'e' nessuna polemica, stiamo solo parlando di tecnica.
Quando si parla di 'filtri' per 'approssimare' un'onda si intende un gruppo di elementi reattivi assemblato in modo da risuonare sulla frequenza fondamentale e produrre alta (per quanto necessario e possibile) reiezione alle sue armoniche, nel sistema utilizzato in questi inverters non siamo in tale caso ma, semplicemente nella condizione (fra l'altro neppure necessaria se la frequenza modulata e' abbastanza alta da non essere 'vista' dagli apparati utilizzatori) di ridurre un po' la presenza della 'fondamentale'. Tradotto in modo semplicistico: lo stadio finale e' un modulatore bilanciato e il trattamento 'passabasso' non viene fatto per ridurre distorsione (e' gia' abbastanza bassa, basta fare due conti..) ma solo per eliminare il disturbo che puo' propagarsi lasciando che la 'portante' arrivi all'utilizzatore (infatti ha costante di tempo molto bassa).
Altra nota : il primo link non e' esaustivo ma solo un esempio per descrivere la tecnica PWM, infatti la sua uscita passa attraverso un trasformatore, cosa che non avviene nel circuito del secondo link (ben piu' complesso e rappresentativo dei prodotti di cui parliamo) che e' quello che invito a considerare da parte di chi ha piu' competenza tecnica.
Per quanto buono sia un oscilloscopio a vista una distorsione del 3% non la si valuta neppure con gli occhiali ! (a meno che non si tratti di un moderno apparecchio provvisto di 'distorsiometro' o di software adatto a fare tale tipo di analisi).
il mio DSO che e' digitale c'ha le trasformate (fft) e la post analisi, le vedi le vedi ...
e' un welec w2002a con 200MHz 2x 1GSa/s con modifica del firmware con l'ultimo open
(amo la licenza GPL...ce magno) poi gli do' un occhiata approfondita al secondo link
ora vado a fare la spesa con la signora
anche se nel mio testone un filtro passa basso e' un filtro passa basso, che poi
l'utilizzo che ne fai dipende da dove lo metti... ora esco senno' mi sparano

ppierluigi
Ottimo apparecchio ! la valutazione della distorsione e' pero' fatta dal software (che fa parte ma non e' un oscilloscopio nel senso letterale del termine).
Il filtro che usano nel secondo esempio (pag.39) ha un taglio a 50KHz, frequenza 1000 volte piu' alta dei 50Hz di 'rete', non e' quindi concepito per ridurre la distorsione approssimando l'onda (e' troppo lontano come costanti).
Che dire, i miei complimenti per questi interventi soprattutto per Iansolo che oltre ad avere ottime conoscenze dell'elettronica ha anche un approccio più pratico del tema e forse una conoscenza più aggiornata dei prodotti che girano
E' molto interessante il fatto di non avere fiamme a bordo, mi chiedevo se però, anche per il breve tempo di un caffè, era necessario accendere il motore.

fabrizio
No assolutamente, non serve accendere il motore per un caffè e nemmeno per fare la pasta, nel mio caso le batterie sono generosamenbte dimensionate e non ho problemi di sorta
Alla fine per quali batterie ti sei orientato ?
Anche secondo me quelle con manutenzione tecnicamente sono le migliori, ma non mi convince tanto il fatto di avere le batterie aperte all'interno...
Grazie Kermit.
Ciao
Citazione:sailyard ha scritto:
Alla fine per quali batterie ti sei orientato ?
Anche secondo me quelle con manutenzione tecnicamente sono le migliori, ma non mi convince tanto il fatto di avere le batterie aperte all'interno...
Sono abbastanza d'accordo con te ed io non avevo problemi perchè le batterie le ho nel fondo di un gavone esterno e non in cabina.
Il fatto è che il mondo delle batterie sta cambiando rispetto a qualche anno fa e me ne sono accordo quando sono andato ad acquistarle.
Per avere delle batterie come piacevano a me, ossia del tipo per trazione leggera, piastra positiva tubolare, deep cycle e 1200 cicli di scarica, la scelta era solo di tre produttori: NBA, SAF, TROJAN.

Ho dovuto escludere le Trojan e le SAF perchè non avevano le misure giuste, per le NBA andavano bene le 7TG12N ma in Italia non esiste un rivenditore che le abbia disponibili. Prenderle direttamente da NBA anche con pagamento anticipato non ci sono riuscito poi alla fine ti rompi e se anche in tempi di crisi pur mandando i soldi prima di vedere la merce non ti danno il materiale allora mandi tutti a quel paese e buonanotte.

Insomma ho dovuto 'ripiegare' sulle AGM Zenith da 160 Ah prese da un grosso rivenditore di Roma che le aveva disponibili e non avendo tempo perchè tra qualche giorno devo andare alla Maddalena ho montato quelle.

Sono abbastanza deluso di come vanno le cose, il mercato si adatta a certe comodità (le AGM si trasportano senza restrizioni mentre quelle ad acido libero hanno dei problemi) e allora ti fanno credere lucciole per lanterne e paghi anche di più pensando che sia un prodotto superiore.....lasciamo perdere....sono solo incazzature e la colpa è anche ti tutti noi che crediamo alla befana e gli diamo ragione sborsando i nostri soldi.

Le batterie esotiche hanno fatto tutte flop e se facessero ancora le batterie come le costruivano nel 1930 ci metterei la firma per averle
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