Frankcilo
a questo mondo c'é sempre da imparare ma io la barca me la sono costruita e per favore dammi atto che se ho usato un primer epossidico a base di solvente ho aspettato non i classici 3 giorni ma i dovuti 7 giorni affinché il solvente evaporasse prima di applicare la coppercoat. Tutta la barca é stata trattata alla stessa maniera e la coppercoat é lì da 6 anni senza problemi.
Poi ci può stare che l'EPOXY Primer di Veneziani non fosse la scelta ottimale ed ho preventivato di tentarne n'altro al prossimo giro.
sono già diversi anni che non metto assolutamente niente sul'elica solo molto olio di gomito facendola bella lucida prima di andare in acqua.
Lasciarla lucida funziona, se la si usa spesso. Ci sono posti dove lasciare la barca per 10 giorni all'ormeggio vanifica qualsiasi lucidatura.
Io purtroppo non sono mai riuscito ne' a tenerla lucida, ne' a ternerci sopra una antivegetativa (si sfogliano che e' una bellezza).
Vediamo ora con la CC ed il suo primer della 3M. Male che va, avro' da pulirla come al solito.
Buongiorno,
vi chiedo un consiglio perché ad oggi sono indeciso in merito alla coppercoat se conviene o meno.
Attualmente ho la barca alata e sto togliendo tutta la vecchia antivegetativa e primer per portarla a gelcoat.
Ho un sail drive 110 e come elica una max prop tripala.
Leggendo mille post mi sto convincendo di mettere la coppercoat (ovviamente ho sentito il cantiere che è estremamente contrario perché si creerebbero tremende correnti galvaniche da distruggere mezzo mondo), uno dei miei dubbi è cambiare gli zinchi. Ne ho uno a ogiva davanti all'elica, uno a morsa dietro l'elica e un blocco (zinco) avvitato direttamente al sail drive.
1) si riuscirebbero a sostituire in acqua gli zinchi solo "sfilando" l'elica o quest'ultima si deve completamente "smontata"?
2)se l'elica si dovesse smontare tutte le volte ha senso applicare la coppercoat visto che dovrei alare la barca tutti gli anni e quindi alla fine, nel mio caso risparmierei o no?
Scusate le domande da principiante ma lo sono.
Grazie
Buongiorno,
un aggiornamento sulla mia richiesta. Alla fine ho scoperto che la mia elica è una Max Prop tripala classic e vuol dire che tutte le volte che devo togliere lo zinco imbullonato al sail drive dovrei smontare l'elica stessa. Se io tagliassi, vi allego l'immagine, lo zinco con il flessibile a metà, si riuscirebbero a cambiarli in acqua senza dover smontare l'elica? Il cruccio è proprio questo poiché se fattibile punterei alla coppercoat, poiché vuol dire non alare la barca tutti gli anni, altrimenti dovrò ripiegare per AV classiche. Grazie di tutto da parte di un principiante,
Paolo
salve
uso da anni la velox plus per l'elica, il problema è stata sempre la tenuta sull'elica, pur rispettando le specifiche delle istruzioni usando il primer adatto e tre mani di antivegetativa sulla mia elica max prop due pale in bronzo si è sempre sfogliata l'antivegetativa. L'anno scorso nella pulizia prima di stendere il primer ho mantenuto sulle pale un decimo di mm di corallino che ha fatto da fondo poi primer e antivegetativa. All'alaggio la settimana scorsa l'elica era pulita e l'antivegetativa della stessa al suo posto.
Qualcuno ha auto già esperienze in merito o ha un'idea di come potermi muovere ?Grazie
Esistono zinchi a collare, separati a metà, prova a vedere se vanno bene sul tuo Sail drive
(29-05-2013 16:00)albert Ha scritto: [ -> ]...[] Ho ridato la polvere mescolandola invece che con la sua resina, con della epossidica bicomponente altamente adesiva e quando alerò la barca vi dirò cosa è successo...[]
Ciao Albert, a distanza di anni qual'è il risultato di questo esperimento? Hai dato l'epossidica direttamente sull'elica?
Riprendo la discussione perché finalmente sono riuscito a trattare l'elica con ramatura mediante elettrolisi e successiva ossidazione ad di ossido di rame.
Dopo averla smontata e pulita, l'ho sottoposta ad elettrolisi utilizzando una vecchia batteria con opportuna resistenza. La soluzione è costituita solfato di rame (si trova facilmente in agricoltura come anticrittogamico) e acido solforico (utilizzato come disgregante in idraulica) opportunamente diluito. Come anodo (polo negativo) ho utilizzato una vecchia pentola di rame (di nascosto dalla moglie), mentre al polo positivo ho immerso l'elica sospendendola ad un filo di rame (fig 1e 2). Da color bronzo si è ricoperta di uno compatto strato rosa di rame ( fig 3). Per accelerare la formazione dell'ossido di rame responsabile dell'azione antivegetativa, ho immerso l'elica in una soluzione di permanganato di potassio (KMnO4 energico ossidante reperibile in farmacia) in ambiente acido con acido solforico molto diluito. Dopo un paio di giorni sulla superficie si è formato uno strato nero di ossido di rame (fig 4). Ho quindi sostituito in acqua una max pro non trattata e per il momento è ancora pulita e senza incrostazioni.
Buon vento a tutti
Francesco
WOW potrebbe essere l'uovo di Colombo e soluzione di tutti i mali
Bisognerà fare attenzione agli spessori che il procedimento aggiunge sulle parti ruotanti, ma sicuramente per un'elica a pale fisse è una meraviglia!! Bravo Fraaa.
Non mi pare a pale fisse...
(06-10-2016 15:25)enio.rossi Ha scritto: [ -> ]Bisognerà fare attenzione agli spessori che il procedimento aggiunge sulle parti ruotanti, ma sicuramente per un'elica a pale fisse è una meraviglia!! Bravo Fraaa.
Ma non si può semplicemente lasciare la parte che ruota fuori dal bagno elettrolitico?
comunque se il deposito é un decimo o poco più non succede nulla. Quella parte a suo etmpo la verniciai con AV e nulla era cambiato sul funzionamento
@Edolo Ma lo è la mia
Buona serata
oh ca..cio! sembra buona!
Mi piacerebbe sentire il parere del nostro IanSolo. ..Comunque se funziona... figata!!!
Ma non c'è il rischio che la pala di bronzo con su del rame faccia della bella elettrolisi?
Perché a differenza della coppercoat non ha sotto uno strato di resina che isola...Chiedo eh...
Devo fare alcune precisazioni:
• confesso che l'dea di depositare il rame sul bronzo per elettrolisi non è mia, l'avevo presa da un sito inglese e su questa base avevo trattato l'elica della mia precedente barca. Messa in acqua però mi sono accorto che l'ossido di rame nero si formava troppo lentamente e sul rame si attaccava di tutto più o meno come se non ci fosse antivegetativa.
• ho quindi cercato un metodo per ossidare il rame, mi sono ricordato che il permanganato è un energico ossidante ed infatti immersa l'elica in una soluzione acida di permanganato dopo 2 giorni si è ricoperta di ossido nero.
• l'ossido di rame si è formato all'esterno, al di sotto rimane uno strato di rame elettrolitico che ossidandosi man mano dovrebbe garantire una lunga durata come antivegetativa, come esattamente avviene per la coppercoat, solo che in questo caso non c'è resina epossidica che facilmente si stacca e non c'è nemmeno bisogno di scartavetrare per la attivazione
• lo spessore di rame dipende dal tempo e dalla corrente di l'elettrolisi ma è comunque piccolissimo e non interferisce sugli ingranaggi quindi si può usare anche con eliche non fisse
• corrosioni non si verificano purché sia sempre presente lo zinco sull'asse o sulla stessa elica
(07-10-2016 10:27)Fraaa Ha scritto: [ -> ]• corrosioni non si verificano purché sia sempre presente lo zinco sull'asse o sulla stessa elica
In effetti... è proprio lì.