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07-05-2012, 04:26
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 07-05-2012, 04:33 da irruenza.)
Scusate, ma quando si prendono 1 oppure 2 o 3 mani di terzaroli, c'è una logica standard per farlo? mi spiego meglio, su quale base si decide di ridurre la randa,alla sensibilità dello Skipper, oppure c'è una logica tipo,ad una certa velocita del vento 1 mano ad un altra un altra mano e cosi via.
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07-05-2012, 04:32
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 07-05-2012, 04:34 da irruenza.)
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i Responsabili. chissà quanto pagarebbero per essere comprati
mi dispiace aver venduto la Gitana ma son contento
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Grazie per la precisazione, anche se non mi ero accorto di dove veniva postata la mia informazione
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Rispondo a mckewoy, so che voi siete navigati, ma da neofita la mia era solo un informazione per capire
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A parte le massime di Mc che condivido, è difficile standardizzare il momento fatidico, poiché ci sono barche che reggono tela più di altre; quindi ci possono essere imbarcazioni che già con 15 nodi reali devono ridurre, altre invece con 20 nodi continuano a navigare tranquillamente tutte invelate.
ciao
"Quelli che s'innamoran di sola pratica senza scienza, son come il nocchiere, ch'entra in naviglio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada. Sempre la pratica dev'esser edificata sulla bona teorica". Leonardo da Vinci.
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Grazie einstein per la risposta
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timone duro, stroarzate, falchetta in acqua, moglie che urla... ho dimenticato qualcosa? 
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Reggere: sostenere, sorreggere con mano o con strumento, tenere fermo, frenare i movimenti di una persona, sostenere il peso di cose. Nel nostro caso parliamo di vento la barca sta dritta e non sbanda molto e tiene su tutta la tela. Se la barca sbanda molto scaroccia di più e corre di meno, allora si terzaruola, si prendono i terzaruoli, che significa ridurre. Terzaruolare è un'opppppppinione.
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barca per barca,
se si parla di crociera, checché ne dicano i talibani (mi riferisco a vecchie discussioni  ) esistono molti modi diversi di regolare/ridurre le vele
nella mia di base ho dei livelli di vento reale, vale per la bolina ma prudenzialmente sono gli stessi anche per lasco/poppa (quando si potrebbe scalare tutto in sù), livelli poi modificati dal momento del giorno, dall'apparenza del cielo, dalla posizione, dall'umore, eccetera
chi ha detto che la regata è più complicata della crociera ?
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07-05-2012, 13:15
Grazie Citazione:bullo ha scritto:
Reggere: sostenere, sorreggere con mano o con strumento, tenere fermo, frenare i movimenti di una persona, sostenere il peso di cose. Nel nostro caso parliamo di vento la barca sta dritta e non sbanda molto e tiene su tutta la tela. Se la barca sbanda molto scaroccia di più e corre di meno, allora si terzaruola, si prendono i terzaruoli, che significa ridurre. Terzaruolare è un'opppppppinione.-
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Andrea,
nel dubbio prendili . sempre in tempo a ridare tela, quando invece è tardi fai fatica a prenderli...
poi, col tempo, imparerai a conoscere la tua barca e stabilire i tuoi e i suoi limiti
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07-05-2012, 16:07
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 07-05-2012, 16:11 da mckewoy.)
bella Andrea, a parte le massime. pensa che la barca a vela naviga bene se sta dritta.
le superfici al vento ed in acqua sono massime. anch'io sono un ruspantone e le cose 'di fino' non ho mai pensato di farle. per i terzaroli faccio così:
ho una cima ( borosa ) che parte dalla base dell'albero, entra nella terza mura ( due mani ), riscende in un bozzello a piede d'albero ed arriva al pozzetto. anche la drizza arriva al pozzetto.
quando vedo che la barca sbanda troppo e debbo lavorare di timone faccio nell'ordine:
-belin l'amantiglio dal pozzetto
-mollo la drizza fino a che un segno arriva allo stopper e contemporaneamente recupero la borosa
a questo punto la mano è già data.
sempre nel pozzetto faccio su la borosa di bugna e regolo la base.
-mollo l'amantiglio fino a che l'elastico non sta più in tensione.
se fai questo prima della buriana è meglio che farlo durante. fatichi di meno e solleciti di meno le attrezzature.
buon vento, Mc
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Io risponderei così ad Andrea. Considera che le sartie, le vele, il punto di scotta etc etc sono sottoposti normalmente a forze piuttosto sostennute il che vuol dire che quando il vento rinforza già le manovre che devi fare cambiano per avere adeguarsi con la migliore andatura senza per contenere lo stress di tutto ciò compreso il tuo. In effetti se la tua crociera è lunga devi intervenire con le manovre di sicurezza e farlo preventivamente, soprattutto se come dichiari tu sei neofita. Ciò ti evita di trovarti in condizioni critiche e a volte pericolose. Dunque il buon senso è il principe delle regole. Se stai procedendo di bolina sai che il vento apparente sommandosi al reale ti da una sensazione di vento in faccia più forte, cosa che con l'andatura di lasco non avverti. Proprio perchè non la tua percezione di forza del vento è inferiore lo sforzo che subiscono le tue vele e le sartie etc. potrebbe essere molto alto. Non so che barca hai e così per iniziare a comprendere la sensibilità della tua barca e delle tue risorse comincia a ridurre le vele quando il vento app ti segnala circa 15-17 nodi. Ti servirà anche da esercizio . Inizia con il genoa, poi fallo con la randa 1 e pi la 2°. Lascia perdere la 3° non è ancora il tuo caso. Vai per gradi e soprattutto naviga con qualcuno più esperto perchè le parole aiutano ma ti aiuta molto di più l'esperienza in mare. Ciao
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Grazie Citazione:carcat ha scritto:
Andrea,
nel dubbio prendili . sempre in tempo a ridare tela, quando invece è tardi fai fatica a prenderli...
poi, col tempo, imparerai a conoscere la tua barca e stabilire i tuoi e i suoi limiti
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Grazie Citazione:mckewoy ha scritto:
bella Andrea, a parte le massime. pensa che la barca a vela naviga bene se sta dritta.
le superfici al vento ed in acqua sono massime. anch'io sono un ruspantone e le cose 'di fino' non ho mai pensato di farle. per i terzaroli faccio così:
ho una cima ( borosa ) che parte dalla base dell'albero, entra nella terza mura ( due mani ), riscende in un bozzello a piede d'albero ed arriva al pozzetto. anche la drizza arriva al pozzetto.
quando vedo che la barca sbanda troppo e debbo lavorare di timone faccio nell'ordine:
-belin l'amantiglio dal pozzetto
-mollo la drizza fino a che un segno arriva allo stopper e contemporaneamente recupero la borosa
a questo punto la mano è già data.
sempre nel pozzetto faccio su la borosa di bugna e regolo la base.
-mollo l'amantiglio fino a che l'elastico non sta più in tensione.
se fai questo prima della buriana è meglio che farlo durante. fatichi di meno e solleciti di meno le attrezzature.
buon vento, Mc
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Grazie Citazione:stevern ha scritto:
Io risponderei così ad Andrea. Considera che le sartie, le vele, il punto di scotta etc etc sono sottoposti normalmente a forze piuttosto sostennute il che vuol dire che quando il vento rinforza già le manovre che devi fare cambiano per avere adeguarsi con la migliore andatura senza per contenere lo stress di tutto ciò compreso il tuo. In effetti se la tua crociera è lunga devi intervenire con le manovre di sicurezza e farlo preventivamente, soprattutto se come dichiari tu sei neofita. Ciò ti evita di trovarti in condizioni critiche e a volte pericolose. Dunque il buon senso è il principe delle regole. Se stai procedendo di bolina sai che il vento apparente sommandosi al reale ti da una sensazione di vento in faccia più forte, cosa che con l'andatura di lasco non avverti. Proprio perchè non la tua percezione di forza del vento è inferiore lo sforzo che subiscono le tue vele e le sartie etc. potrebbe essere molto alto. Non so che barca hai e così per iniziare a comprendere la sensibilità della tua barca e delle tue risorse comincia a ridurre le vele quando il vento app ti segnala circa 15-17 nodi. Ti servirà anche da esercizio . Inizia con il genoa, poi fallo con la randa 1 e pi la 2°. Lascia perdere la 3° non è ancora il tuo caso. Vai per gradi e soprattutto naviga con qualcuno più esperto perchè le parole aiutano ma ti aiuta molto di più l'esperienza in mare. Ciao
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