TUTTO QUELLO CHE AVRESTE SEMPRE VOLUTO SAPERE SUL SISTEMA DI GOVERNO MA NON AVETE MAI OSATO CHIEDERE.
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Quando a novembre scorso sono rientrato a Roma, il timone faceva un po' di gioco, così tra i lavori programmati durante la sosta a terra ho inserito la sostituzione delle boccole, un lavoro teoricamente semplice ma che, non avendolo mai fatto, presentava diverse incognite. Ho quindi scattato molte foto di ogni particolare per avere molti riferimenti per rimontare tutto una volta terminato il lavoro.
La prima è stata come smontare il timone. E' un timone sospeso, senza skeg quindi, fissato in coperta con un dado con un sistema di bloccaggio. Piazza Grande è stata taccata molto alta sull'invaso, che è stato sollevato da terra di circa 70 cm con alcuni grossi ciocchi di legno, così che la pala potesse essere sfilata senza scavare una buca. Ho smontato la trasmissione dalla timoneria e l'attuatore dell'autopilota in modo da lasciare l'asse libero di scorrere verso il basso una volta tolto il dado di fermo. Non conoscendone il peso, ed ipotizzando che fosse difficile da sostenere manualmente da una persona, ho imbragato la pala e rinviato due cime laterali a due bozzelli fissati in falchetta, manovrabili da terra. Sotto l'asse ho messo una palanca di legno poggiata su due robusti cavalletti di ferro e sopra alcuni ciocchi di legno da sfilare progressivamente mano mano che venivano allentate le cime di ritenuta. Ci siamo messi all'opera in tre: uno sopra che svitava il dado, uno che faceva scorrere le cime nelle carrucole ed uno che teneva abbracciato il timone e spostava i ciocchi di legno per paura che una volta uscito l'asse da sotto potesse svergolare e sbattere da qualche parte. Alla fine ho scoperto che il timone pesava relativamente poco, intorno ai 30 Kg, e soprattutto che in cima all'asse c'era un impanatura cui avvitare un bullone con un occhiello per armare una ritenuta. In pratica, tutta l'operazione poteva essere condotta tranquillamente da una persona sola.
Per essere certo che il tornitore incaricato di rifare la boccola, un gioiellere di Fiumicino, non sbagliasse la misura, gli ho portato il timone oltre che la vecchia. Ho chiesto che me la facesse in Derlin, un polimero che a differenza del Teflon non è igroscopico e quindi non rischia di gonfiarsi con l'acqua e bloccare la rotazione dell'asse del timone. Il gioco fra boccola e asse deve essere di circa 3/10 di millimetro: di più fa troppo gioco, di meno non scorre bene. Quando ho ritirato tutto, la boccola è risultata leggermente lenta nella sua sede sullo scafo, quindi me l'hanno scanalata esternamente perchè, ipse dixit, in questo modo si espande di un decimo di millimetro. Più semplicemente, secondo me, l'incollaggio tiene meglio. Mi avevano consigliato di usare la resina epossidica, ma ho pensato che non l'avrei più tolta se non col martello pneumatico, allora ho preferito usare del mastice rosso, quello gommoso che sigilla anche i metalli.
Dopo di ciò, ho dovuto affrontare il problema del para-acqua che sta in cima alla losca, fatto di metallo e ridotto ad un ammasso di ruggine. Trovarlo dello stesso diametro sia interno che esterno è stato impossibile. Alla fine mi sono dovuto accontentare di un tipo preso da un rivenditore di ricambi per trattori, leggermente più grande esternamente, cosa che mi ha fatto penare mezza giornata per infilarlo al suo posto. Nel frattempo mi sono accordo che i tubi di raccordo degli ombrinali del pozzetto erano un po' rovinati, ho pensato con l'occasione di cambiarli (più facile farlo col timone smontato), quindi li ho tolti, anzi segati perchè erano duri come pezzi di ferro, e li ho sostituiti con un normale tubo di gomma spiralato (5 euro/mt contro 29 euro/mt di quelli che c'erano!). Silicone e doppia fascettatura, ovviamente.
Ho quindi rimesso la pala del timone al suo posto, sollevandola e infilandogli sotto progressivamente dei ciocchetti di legno, e con l'occasione gli ho dato anche una carteggiata ed una mano di antivegetativa. Ho ricollegato la trasmissione della timoneria, che non è con i frenelli ma con una barra d'acciaio vincolata all'asse per mezzo di una specie di morsa, ed è arrivata la brutta sorpresa: ancora gioco e rumoraccio di ferraglia muovendo la pala da terra. Il problema erano i due giunti che collegano la barra di trasmissione all'asse del timone e a quello della timoneria. Si tratta di giunti sferici, erano entrambi molto consumati, li ho trovati su Internet da una ditta di Genova, si chiamano Rodobal e quando mi hanno detto il prezzo ho capito perchè. Nel frattempo ho lavato bene con Viakal tutti i pezzi che ho smontato per liberarli dall'ossido e dalla salsedine, riportando tutto come nuovo.
Quando sono arrivati i giunti ho rimontato tutta la trasmissione ed il resto dei pezzi e ripetuto il test di smuovere la pala: c'era ancora un po' di gioco, non restava che smontare anche la timoneria. Ho tolto la bussola e la ruota ed ho aperto la colonnina. All'interno appariva tutto perfettamente ingrassato, il piccolo gioco residuo era dovuto probabilmente alla normale usura della coppia conica, ho ritenuto che non valesse la pena sostituirla e ho richiuso tutto, accontentandomi di aver levato il 90% del gioco che aveva il timone. Sempre con l'occasione, ho sostituito il filo della luce della bussola che era rovinato in alcuni punti.
Ho sistemato anche il tappo di accesso superiore all'asse, quello dove si aggancia la barra di emergenza in caso si rompa la timoneria. Il vecchio proprietario di Piazza Grande aveva fatto una modifica e montato un bicchierino d'acciaio per agganciare la passerella, quella che l'anno scorso ho venduto e sostituito con una più comoda palanca di legno. Ho tolto il bicchierino e al suo posto fatto saldare un tappo di alluminio dal solito gioielliere, il quale ha anche svitato il tappo dalla sua ghiera, incrostato dagli anni come fosse cementato, cosa che a me non era riuscita assolutamente. Poi, con molta pazienza ed uno stucco epossidico bicomponente, ho ricostruito la filettatura nei punti in cui era stata rovinata per montare il bicchierino. Dulcis in fundo, siccome è il punto dove automaticamente si poggia un piede per scendere sulla spiaggetta di poppa e l'alluminio bagnato è molto scivoloso, l'ho ricoperto di adesivo antisdrucciolo.
Doveva essere un lavoretto, è stato un... lavorettone!
Per altre foto, vedere qui:
http://www.facebook.com/media/set/?set=a...490&type=3