FIL, non c'è da peoccuparsi di niente. Semplicemente hai usato il motore scarico più a lungo di quanto non ti fosse sembrato; oppure quando hai rifatto il pieno non hai riempito il serbatoio fino al riempimento di inizio prova; oppure, infine, come dici tu è il contaore che ti ha ingannato.
Lo schema del misuratore, che mi chiedi è quello che vedi nelle foto quì sotto:
il serbatoietto di prova è costituito da una buretta da gas in vetro, di capacità misurata tramite un altro contenitore di precisione graduato, e verificata con una bilancia di precisione che pesa la buretta vuota e poi la buretta piena d'acqua (non ti fidare della capacità nominale della buretta perchè a volte è indicata sbagliata). La buretta, prima di ogni prova, viene riempita col tubo marrone a sinistra, che pesca in permanenza a sifone in una tanica, e che è intercettato da una valvola a sfera. Attenzione: il riempimento deve avvenire dal basso per evitare di intrappolare bolle d' aria nei tubi. Il tubo centrale collega la buretta alla aspirazione di gasolio del motore.
Il tubo laterale a destra viene dal ritorno del gasolio, e reimmette al consumo il carburante di ritorno dagli iniettori. (Se non fai questo recupero non misuri più il consumo effettivo, ma misuri quanto ti aspira la pompa AC).
Sopra la buretta c'è il tubo di sfiato dell' aria, che ti consiglio di portare sopra il livello massimo della tanica, per poter navigare a valvola a sfera aperta quando non stai facendo le misurazioni, senza far traboccare il gasolio dalla sommità dello sfiato.
La misurazione avviene così: quando i giri del motore sono stabili a un certo regime (avrai tarato in precedenza il contagiri, e poi fai attenzione alla parallasse tra occhio, lancetta e tacca di riferimento sul contagiri)) e la barca naviga in condizioni stabili e in assenza di corrente e di altri elementi perturbatori, chiudi la valvola a sfera, e vedrai il gasolio scendere abbastanza velocemente nel tubo di sfiato; quando il livello del gasolio transita dalla fine in alto del raccordo di vetro della buretta fai partire il cronometro, che fermerai quando il gasolio transiterà, dopo alcuni minuti, attraverso la fine in basso del raccordo inferiore di vetro della buretta. Prima di fare due conti e di avere il dato del consumo orario, con una precisione migliore dell' 1%, ricordati di riaprire la valvola a sfera e di alimentare così direttamente il motore, mentre contemporaneamente la buretta si riempie di nuovo. Attenzione: riapri la valvola prima che il livello del gasolio raggiunga la raccorderia, altrimente impesti di aria le tubazioni.
Quando hai piazzato e collegato il misuratore e ti sei impratichito, in un oretta puoi scansionare i consumi orari di duecento giri in duecento giri.
Se ti fidi delle velocità che hai rilevato durante le misurazioni di consumo puoi calcolarti i consumi per miglio percorso, o all' inverso le percorrenze per litro.
Paradossalmente il dato più difficile da depurare dagli errori è proprio quello della velocità, perchè in mare aperto puoi trovare correnti od ondettine che disturbano o avvantaggiano, e in acque portuali, inaspettatamente, ci sono ampi gorghi di correnti locali fino a 0,2 o 0,3 nodi dovute all' effetto pistone di navi, rimorchiatori o imbarcazioni anche più piccole transitate fino a molti minuti prima.
Quindi mentre la rilevazione del consumo orario, come dicevo, è molto precisa anche senza mettere in atto particolari accortezze, la rilevazione del consumo per miglio è invece un po' più problematica.
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