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Bugna e mura per terzaroli del fiocco
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Bugna e mura per terzaroli del fiocco
Salve,
Devo aggiungere un paio di mani di terzaroli sul fioccho 2 (a garrocci) e mi chiedevo un paio di cose:

1) se qualcuno avessesse provato a fare i rinforzi delle bugne con il dacron adesivo (tipo quello usato per la banda UV)... ci ho fatto in passato riparazioni grosse sulla balumina del genoa e devo dire che per anni ha fatto il suo lavoro (fino a che é stato venduto assieme all'odiatissimo rullafiocco)... ma altre esperienze sono benvenute.

2) qualcuno ha un suggerimento su come si possano creare i punti di bugna e mura usando i tessili moderni che sono sottili e robustissimi? tipo Dyneema per intenderci.

Ho aggiunto un paio di mani anche alla randa usando rinforzi fatti con vecchie vele e fettuccia+triangoli in acciaio, ma il lavoro risulta un po ingombrante ed onestamente non mi va di avere i triangoli in acciaio ad altezza-faccia su una vela di prua che sventola...

Si lo so che in Italia sarebbe facile trovare un velaio che te li mette ad un prezzo ragionevole e che ti pressa gli anelli della misura oppurtuna, ma qui siamo in Scandinavia, i velai costano un rene e mezzo e per fare lavoretti del genere sembra di chiedergli la moglie in prestito...

Ho a disposizione una macchina da cucire robusta ma dato che non sono un velaio provetto, il lavoro dei terzaroli della randa, seppur robusto e testato con venti molto forti, é venuto orribile e sicuramente sovradimenzionato... va anche bene sulla randa ma sul fiocco no.

La barca é un Bianca 27, quindi con vele relativamente piccole (30-35m2 totali)... per evitare di fare cambi di vele a prua con vento forte, preferisco mettere due mani di terzaroli su una tormentina da 6 m2 che ho preso praticamente nuova a prezzo da regalo, ma che per la Bianca 27 é piú un fiocco 2 che una tormentina... fino a 30 nodi va benone ma quando aumenta é veramente troppa tela e voglio portarla a 4 e 2 m2 rispettivamente.

Il Dyneema mi ha aperto un mondo, sopratutto con le drizze senza acciaio, e credo sia veramente una gran bella invenzione, ma ho capito che é anche sensibile ai nodi o alle impoimbature fatte alla c@220 di cane e quindi vorrei evitare di fare un lavoro troppo creativo.

P.S. qui di tormentine da 2-3 m2 non se ne vedono, e poi faccio prima a ridurre che a cambiare la vela con il rischio che il vento o un'onda me la portino via di mano.

Grazie!
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 25-02-2023 16:23 da LambertoDK.)
25-02-2023 16:17
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bullo Offline
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RE: Bugna e mura per terzaroli del fiocco
Mia oppppinione fai prima a cambiare il fiocco 2 con quello da tempesta 3 che prendere le mani.
25-02-2023 17:53
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LambertoDK Offline
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RE: Bugna e mura per terzaroli del fiocco
(25-02-2023 17:53)bullo Ha scritto:  Mia oppppinione fai prima a cambiare il fiocco 2 con quello da tempesta 3 che prendere le mani.-

Si ci ho pensato a farne fare una da 2,5 m2, ma nel mio caso non é che mi convinca la cosa: la barca é piccola (27 piedi) e la prua é molto esposta...
A calare un poco la drizza, ferrare la nuova mura, agganciare le gasse delle scotte alla nuova bugna (possibilemente con il soft-shakle senza scioglierle), 4-3 matafioni al volo, ed alare di nuovo la drizza, é cosa veloce: In ogni caso per cambiare la vela dovrei calare giú tutta la vela vecchia, imbrogliarla per bene sulla draglia per evitare che se ne vada, ingarrocciare la nuova vela piú in alto, cambiare punto di mura sulla nuova, riagganciare la drizza (che nel frattempo ho dovuto bloccare con un sagolino per evitare che se ne vada a giro attorno alle crocette) alla nuova penna e cambiare le scotte dalla vecchia alla nuova vela, ed alare la drizza di nuovo... farlo su una barca cosí piccola con 35-50 nodi di vento e mare formato, é un prospetto che mi lascia poco tranquillo.

Non é un problema farlo con i 30 nodi di vento, ma oltre quel limite diventa veramente rognoso starsene a prua con vento e mare lavorando da seduto e sdraiato... meno ci stó li a prua meglio é... passati i 50 ho iniziato ad apprezzare la buona volontá di mio figlio che fa il prodiere sui J del club... ma non posso sempre contare su giovani braccia a bordo ;-)

La barca é nata con il doppio strallo ma l'ho levato per fare posto al rullafiocco (sbarcato poi pure lui) e comunque non c'era modo di metterli in tiro decentemente tutti e due col paterazzo... quello caricato faceva sempre troppa catenaria.

Ho pensato ad un secondo strallo "da tempesta" in Dyneema, giá montato sulla vela che tanto con vento forte tiro sempre tutto a ferro: in quel modo, se si prevede un peggioramento del tempo, potrei semplicemente armare il sacco della tormentina a prua con lo strallo tessile giá agganciato al secondo punto di mura, la drizza di rispetto giá agganciata allo strallo tessile, ed il tutto fissato sul punto di mura con una o due fascette a perdere assieme alle scotte di rispetto della tormentina (dovrei aggiungere due carrelli da aggiungere alle rotaie oppure mettere due bozzelli fissi sulla falchetta)... in caso di rinforzo del vento basterebbe tirare su la drizza di rispetto, tesarla, e mettere a segno le scotte di rispetto prima di andare a prua semplicemente per abbassare il fiocco sottovento alla tormentina ed imbrogliarlo per bene... non so, forse andrebbe provato.

Ma in Italia quanto potrebbe costare una tormentina da 2,5 m2 (3,7-2,7-1,75 circa) in tessuto pesante? C'é qualche velaio in frequenza? :-)
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 25-02-2023 19:45 da LambertoDK.)
25-02-2023 19:39
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bullo Offline
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RE: Bugna e mura per terzaroli del fiocco
Le vele non si imbrogliano sulle draglie, vanno buttate di sotto per l'osteriggio di prua. Se vai dentro un'onda specialmente con una barca pesante come la tua ne esci senza draglia e candeliri e vela strappata.
Se si naviga per diletto no regata a bastone cambiare un fiocco si mette in poppa un attimo, lavori su ponte dritto senti meno vento e la prua non va dentro l'onda.
da 30 a 50 nodi la forza del vento è quasi 3 volte superiore, con 50 nodi l'acqua vola si tratta di resistere per salvarsi la vita.
25-02-2023 22:19
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Nimbo Offline
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Bugna e mura per terzaroli del fiocco
Contatta un velaio in Italia, e senti cosa ti consiglia. Al limite gl i spedisci il fiocco da modificare e salta fuori un lavoro ben fatto con una spesa accettabile

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Matteo
26-02-2023 08:18
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LambertoDK Offline
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RE: Bugna e mura per terzaroli del fiocco
(26-02-2023 08:18)Nimbo Ha scritto:  Contatta un velaio in Italia, e senti cosa ti consiglia. Al limite gl i spedisci il fiocco da modificare e salta fuori un lavoro ben fatto con una spesa accettabile

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Sai darmi un consiglio di dove provare? Non sono in Italia dal '98 e non saprei proprio dove rivolgermi se non cliccando a casaccio su Google. Magari puoi mandarmi un messaggio?


@bullo Siamo un po' fuori rotta rispetto al topico del post, ma si, credo che con mare frangente pericoloso, la coperta la svuoterei di ogni cosa che possa offrire un appiglio al mare se possibile...
La strategia da adottare credo vada scelta a seconda della barca e della situazione...
Con una barca piccola e di tradizionale linee scandinave come la Bianca 27 (cioè strette di baglio, non è una tinozza come i Colin Archer), a parte che non ha né cala vele né un osteriggio apribile dall'esterno (è in legno con i ganci a tirare dall'interno), con 50 nodi abbiamo chiarito venerdì scorso che di bolina non ci si pensa nemmeno ad andarci se non vogliamo disfare la barca... La cappa o la fuga controllata sono le uniche andature sensate: la tormentina di 2-2,5 m2 mi serve proprio per tenere sotto controllo la barca in fuga senza dover calare la drogue che (dopo averla provata pure lei venerdì scorso) è un vero calvario recuperare a bordo. La fuga su sola randa terzarolata rende la barca troppo orziera ed un paio di volte ho intraversato al mare, e ciò non mi piace... è molto pericoloso.
Di lavorare in piedi in coperta poi non se ne parla: non è un caso che la Bianca 27 ha un valore di AVS positivo fino ai 180 gradi... la stabilità di forma è praticamente inesistente ed in piedi in coperta non ci lavora nemmeno l'uomo ragno, soprattutto con mare formato... Troppo pericoloso ed un mio prodiere, o si mette a lavorare in ginocchio oppure lo spedisco subito in cuccetta.

Spiegazione per tutta sta storia: sto preparando un giro con mio figlio di un mese e mezzo o due per la prossima estate, dove vorrei toccare le Shetland, Færøerne e magari la zona di Kristiansund in Norvegia prima di tornare giù in Danimarca...
Venerdì della settimana passata siamo usciti ad incontrare "Otto" in acque protette con poco fetch, apposta per testare la barca e varie strategie da tempesta in un weekend molto divertente. Il tempaccio si evita come la peste, ma se proprio arriva, e soprattutto alle Færøerne ci sta che arrivi nonostante i bollettini più benigni, almeno avremo le idee più chiare.


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(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 26-02-2023 10:28 da LambertoDK.)
26-02-2023 10:27
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Stranizzadamuri Offline
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RE: Bugna e mura per terzaroli del fiocco
Ciao Lamberto
A bordo abbiamo anche noi due drogue, la Jordan fatta in casa e la Sea Brake a paracadute (che puo' venire utile nel governo della barca in caso di avaria al timone)
Pero' non le abbiamo mai usate , la condizione piu' critica che abbiamo avuto sono stati 60 nodi in poppa piena in fuga sotto tormentina (trinchetta con avolgitore ridotta a tormentina) ma solo per un paio di ore prima di trovare ridosso.
Mi sono sempre chiesto come ovviare la difficolta' del recupero, ho letto pero' ultimamente sulla tecnica di mettere in acqua una lunga cima tipo 120/150 mt ad anello , quindi un terminale sui lati di poppa e in fondo all'anello qualche spezzone di catena o ancora e un parabordo. fatto da persone competenti sembra che funzioni e stabilizzi molto la barca , ha il grosso vantaggio che per il recupero basta mollare un capo della cima e recuperare senza troppa fatica.


(26-02-2023 10:27)LambertoDK Ha scritto:  La cappa o la fuga controllata sono le uniche andature sensate: la tormentina di 2-2,5 m2 mi serve proprio per tenere sotto controllo la barca in fuga senza dover calare la drogue che (dopo averla provata pure lei venerdì scorso) è un vero calvario recuperare a bordo. La fuga su sola randa terzarolata rende la barca troppo orziera ed un paio di volte ho intraversato al mare, e ciò non mi piace... è molto pericoloso.
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(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 26-02-2023 11:20 da Stranizzadamuri.)
26-02-2023 11:18
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ZK Offline
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Messaggio: #8
RE: Bugna e mura per terzaroli del fiocco
Il dacron adesivo è un velo di cipolla. Ci vorrebbe di capire di che intensità di vento si ragiona. Una quarantina di anni fa con le previsioni del mar del nord ci si poteva rimettere l orologio... Sicuro che le mani siano una soluzione? A quanti nodi senti la necessità della prima?

amare le donne, dolce il caffe.
26-02-2023 11:26
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LambertoDK Offline
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Messaggio: #9
RE: Bugna e mura per terzaroli del fiocco
(26-02-2023 11:26)ZK Ha scritto:  Il dacron adesivo è un velo di cipolla. Ci vorrebbe di capire di che intensità di vento si ragiona. Una quarantina di anni fa con le previsioni del mar del nord ci si poteva rimettere l orologio... Sicuro che le mani siano una soluzione? A quanti nodi senti la necessità della prima?

A 15 nodi circa, metto la prima mano alla randa e passo dal Genoa al Fiocco1, altrimenti sbanda troppo e poi escono bordi da +70 gradi... Fino alla "tormentina" da 6m2 e randa 3 mani sui 35-40 nodi... oltre a quello bisogna ridurre ulteriormente per evitare di mettere le crocette in mare come abbiamo fatto diverse volte la scorsa settimana: cosí a naso, visto come rispondeva la barca con la sola randa della 3za mano, direi che 5-6 m2 in totale dovrebbe andare.
La randa alla terza mano fa 6 m2 scarsi ed ho giá in mente di aggiungere una mano in piú ma quella la metto io come ho messo le altre due: sulla randa il lavoro va bene anche meno raffinato.
La trysail da mettere sull'albero tipo tormentina da rollafiocco é anche una idea... non so, non ho mai usato una trysail.

Con una barca come la mia, oltre i 25 nodi di vento e l'onda corta e martellante del Baltico o del Kattegat, la bolina diventa un mero esercizio di resistenza per la barca e per l'equipaggio... perché tanto non si va da nessuna parte e conviene fermarsi ed aspettare: per fortuna che qui ci sono molti ridossi e si cerca di tracciare le rotte in modo da mantenersi riparati e poter bolinare sotto costa il piú possibile oppure a ridosso delle secche dove l'onda non riesce a montare neppure a varie miglia dalla costa.

A proposito dei bollettini: I bollettino Danese (ma anche SE e NO) ci prende con una certa sicurezza solo in estate. In inverno e mezza stagione, solo nelle 12 ore: il tempo qui cambia molto piú rapidamente che in mediterraneo o meglio ancora piú a sud. Per una traversata di 2-3 giorni uso gli RTTY tedeschi o il Navtex quando riesco a riceverlo, e fino a qualche miglio da costa c'é internet ma giá a una decina di miglia il segnale manca.

Lyngby Radio, che é il servizio radiomare Danese, ha smesso di dare i bollettini ad orario ma te li danno se li chiami... ed é praticamente lo stesso di quello Tedesco che trasmettono in RTTY.
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 26-02-2023 20:27 da LambertoDK.)
26-02-2023 19:57
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RE: Bugna e mura per terzaroli del fiocco
(26-02-2023 11:18)Stranizzadamuri Ha scritto:  Ciao Lamberto
A bordo abbiamo anche noi due drogue, la Jordan fatta in casa e la Sea Brake a paracadute...

Si, anche io ho una drogue fatta con i coni dei pescatori in tela di PVC spalmato, quelli da 40cm di diametro. L'abbiamo provata la scorsa settimana e mi sembra che vada benone.
Per vedere se reggeva, ho provato a filare un solo cono messo in fondo ad una cima da 15 metri, quando la barca era in fuga con "planate" da 7-8 nodi: di colpo la barca perdeva un nodo ed il cono non se ne é neppure accorto. Il controllo della barca é migliorato immediatamente anche con quel piccolo aiuto, quindi ho ordinato altri 9 coni da mettere su una linea da 50 metri.

Il recupero é stato una faticaccia, tirando su con il winch libero ci siamo riusciti ma vista in prospettiva, non credo che una volta rilasciato, si recuperi a bordo prima che la buriana sia passata.

Ho anche una ancora galleggiante da 2 metri (sempre di quelle da pesca in PVC) che usavo quando facevo pesca subacquea sui banchi di merluzzi: funziona da dio ed ha fermato la barca secca sul posto... ed il recupero, girandgli alla larga col motore per raggiungere la boa di coda, é molto piú agevole della drogue. Anche quella comunque usata in condizioni di tempesta, credo che resti li fino a che non é tutto passato... oppure viene filata a mare.

Nelle 3 giornate di prove abbiamo anche provato varie configurazioni di cappa ed il cavo a rimorchio come dici tu (stile Knox Johnston): il cavo era 50 metri ed é troppo corto. Stabilizza la poppa al mare un po meno del cono da solo ma non credo che rallenti la barca evitando planate eccessive con straorze disastrose... almeno con 50 metri di cavo e basta.

In altri tempi ed altri mari ho anche provato a filare 100 metri di cavo da 16mm con due copertoni e 15 metri di catena da 10mm in fondo (era la linea dell'ancora di rispetto dove ho ammanigliato i copertoni al posto dell'ancora)... quello come ancora galleggiante non é un gran che, ma aiuta comunque a tenere il mascone al mare durante la cappa e si recupera molto piú facilmente dato che la barca scarroccia e basta e tira poco.

I coni che uso sono quelli di Lalizas e qui li usano i pescatori per fermare lo scarroccio del vento e mantenere solo la deriva seguendo solo la corrente...
26-02-2023 20:21
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Stranizzadamuri Offline
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RE: Bugna e mura per terzaroli del fiocco
Ormai ho contaminato questo post, dico l'ultima , se ti puo' interessare c'e' questo video sul test dal vero delle Jordan, la parte piu' interessante arriva al minuto 13:00 dove fa' il recupero con l'ausilio del salpaancora. Lui lo fa' risalire da poppa , magari se si metteva prua al vento con il motore al minimo indietro forse, dico forse sarebbe andato meglio.
https://www.youtube.com/watch?v=IUfHUGHwdaw

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26-02-2023 21:03
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ZK Offline
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RE: Bugna e mura per terzaroli del fiocco
Penso che più che vele piccole tu abbia bisogno di vele nuove.
Nessuna barca normalmente invelata e normalmente raddrizzata ha bisogno di tutte le mani che usi tu.
Questo succede quando le vele no hanno più forma e invece di spingere la barca la sdraiano.
Io nelle condizioni che descrivi mi son trovato con l asso 99, quella però è un mostro da 100miglia del Garda, non ha ballast in chiglia e naviga in una zona dove l adiabatica la fa da padrona (il vento viene dall' alto).
Rifalle entrambe insieme.

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26-02-2023 22:15
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RE: Bugna e mura per terzaroli del fiocco
(26-02-2023 22:15)ZK Ha scritto:  Penso che più che vele piccole tu abbia bisogno di vele nuove.
Nessuna barca normalmente invelata e normalmente raddrizzata ha bisogno di tutte le mani che usi tu.
Questo succede quando le vele no hanno più forma e invece di spingere la barca la sdraiano.
Io nelle condizioni che descrivi mi son trovato con l asso 99, quella però è un mostro da 100miglia del Garda, non ha ballast in chiglia e naviga in una zona dove l adiabatica la fa da padrona (il vento viene dall' alto).
Rifalle entrambe insieme.

No no, le vele vanno bene... la randa steccata é buona e spiattisce bene ed il fiocco piccolo é nuovo di zecca... il problema é stato il vento troppo forte per la velatura: al momento avevo su 12 m2 di vela sui 30 m2 che ha al 100%, ed il vento tirava a 50 nodi di base e raffiche non misurate dall'anemometro del club ma erano forti.

Qui se fai un giro nei porti e guardi le barche Danesi e Tedesche armate a strallo, vedrai che ce ne sono abbastanza con la quarta mano alla randa... io ho fatto il pigro quando ho messo le due mani ma ovviamente ho solo posposto il lavoro.

C'é anche il fatto che la Bianca 27 ha poca stabilitá di forma comparata a barche piú moderne e di baglio piú generoso: se le vele vincono sulla zavorra, c'é poco a contrastare lo sbandamento.

Come quasi tutte le barche scandinave della sua epoca, tende a coricarsi un po di piú di bolina, ma senza tirare sul timone... praticamente anche con una sbandata forte o con la falchetta in acqua, al timone non senti quasi nulla.

Dal lato positivo peró c'é che l'AVS della Bianca é 180 gradi (i teoria superiore ma il grafico va a zero ai 180) per via appunto del baglio stretto e della tuga voluminosa, e cioé si riaddrizza subito anche se la giri a testa in giú... mentre la maggior parte delle barche da regata o crociera-regata, in caso di scuffia hanno ottime possibilitá di restare girate, zavorra o non zavorra.

Voglio portare la velatura randa+tormentina a 6m2 totali.

Ho deciso per fare il lavoro da me con 4 strati di dacron da 9oz come la vela... e fettuccia da 12 da alpinismo.

Questo é il tipo di sistema che andró ad usare.

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(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 27-02-2023 00:16 da LambertoDK.)
27-02-2023 00:13
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RE: Bugna e mura per terzaroli del fiocco
(26-02-2023 21:03)Stranizzadamuri Ha scritto:  Ormai ho contaminato questo post, dico l'ultima , se ti puo' interessare c'e' questo video sul test dal vero delle Jordan, la parte piu' interessante arriva al minuto 13:00 dove fa' il recupero con l'ausilio del salpaancora. Lui lo fa' risalire da poppa , magari se si metteva prua al vento con il motore al minimo indietro forse, dico forse sarebbe andato meglio.
https://www.youtube.com/watch?v=IUfHUGHwdaw

Bv Angelo

Si, Novak me lo sono visto piú volte... c'é sempre da imparare qualcosa ;-)

Le sue conclusioni sono condivise... lui preferisce la cappa ed ha ragione perché é forse la situazione meno pericolosa e piú rilassante per barca ed equipaggio, sopratutto se é aiutata a creare una buona remora dall'ancora galleggiante (non tutti hanno un barcone tipo il suo).

Ció non toglie che la possibilitá di togliersi di torno con una andatura di poppa, puó risultare vantaggioso... e come ti dicevo, una volta calato un rimorchio del genere, non credo che convenga levarlo prima che le condizioni siano tornate sicure e maneggevoli: se proprio dovesse risultare pericoloso, tuttalpiú si taglia...

Ció che mi preoccupava erano le varie storie di pendoli o pale del timone a vento strappati dalle briglie... poi peró ho stroncato da me il pendolo sui pali del porto uscendo di poppa ed ho "risolto il problema": a Maggio metteró un trim-tab sul timone principale che é decisamente piú protetto.
27-02-2023 00:36
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RE: Bugna e mura per terzaroli del fiocco
Appena comprata, al giro inaugurale: tutto invelato con 17-18 nodi di vento al traverso... all'epoca c'era ancora il genoa rollabile.

Praticamente sbanda subito e poi si ferma... piú o meno ;-)

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27-02-2023 00:46
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RE: Bugna e mura per terzaroli del fiocco
Di bolina con 50 nodi e 4 mani alla randa?
S è fatto tardi, Tolgo il disturbo.

amare le donne, dolce il caffe.
28-02-2023 00:34
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RE: Bugna e mura per terzaroli del fiocco
(28-02-2023 00:34)ZK Ha scritto:  Di bolina con 50 nodi e 4 mani alla randa?
S è fatto tardi, Tolgo il disturbo.

Tu ci riusciresti? Io no, e neppure ci provo.

Eravamo al traverso e sotto costa con mare praticamente piatto sottocosta ed onda piccola e ripida giá mezzo miglio a largo... di bolina con piú di 25-30 nodi non vado da nessuna parte comunque, neppure col mare piatto.

La zona é 56.02817868333671, 12.615056426431627 , quindi ultra sicura per fare prove tipo quella che abbiamo fatto noi. Il vento veniva sa W-NW ma le colline ed i parchi alberati creano corridio con raffiche forti per circa 4 miglia verso sud.


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(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 28-02-2023 17:32 da LambertoDK.)
28-02-2023 17:30
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RE: Bugna e mura per terzaroli del fiocco
Catalogo Sacloma (sacloma.com) a La Spezia. Per informazione a chi un giorno ne avesse bisogno...

Dacron per rinforzi adesivo da 10oz dovrebbe andare bene, poi magari gli ripasso la bordatura con la macchina da cucire del club (che usano per le derive)... con un po di fortuna riesce a bucare anche 5 strati di tessuto pesante.

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01-03-2023 12:03
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Bugna e mura per terzaroli del fiocco
A titolo di cronaca per i posteri: ho ricevuto del Dacron adesivo per rinforzi da Sacloma... Non è affatto un "velo di cipolla" anzi tutt'altro.

Ho ordinato un 10oz che mi pare lo stesso usato negli altri rinforzi della vela (è nata come tormentina anche se sulla mia barchetta funge da fiocco 2): è un tessuto spesso come quello dei jeans ma molto più rigido.

Adesso sto provando a vedere come si comporta l'adesivo ma già di primo acchito vedo che sarà molto più facile dare un giro di cucitura con questo materiale che con quello che ho usato per la randa in passato... non si muove per nulla e con la macchina da cucire piccola mi pare molto più facile che con il nastrino biadesivo.

Posterò le foto del lavoro quando sarà finito.

Ottimo servizio e rapidità di consegna con Sacloma... sicuramente mi rivolgerò a loro se dovessi fare altri lavori di veleria.

Buon vento a tutti.[Immagine: 73b44f01748e73c8a35a9571214113a6.jpg]

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20-03-2023 17:28
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LambertoDK Offline
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Bugna e mura per terzaroli del fiocco
Ultima puntata della saga "Dacron adesivo per il terzaroli del fiocco"... Lavoro completato.

Scrivo per coloro che un giorno magari avranno la stessa domanda da fare.

Il Dacron adesivo l'ho trovato da Sacloma: ho preso un 10oz ed è troppo spesso (se le cipolle avessero questi veli sopra, si affetterebbero con la motosega). Purtroppo lo strato adesivo è stato pensato per il montaggio e gli va data una cucitura, ma con 2 strati si ottiene un notevole spessore e la macchina da cucire da jeans c'è la fa... a fatica, ma c'è la fa. La mia vela era già nata come tormentina per barche più grosse, quindi sono più che soddisfatto dei rinforzi.

1 metro di Dacron sarebbe bastato ma ne ho preso di più.

Invece degli anelli di bugna e mura ho messo delle fettuccie tubolari da roccia cucite a mano e messe a doppio nel punto dove fanno l'anello.

La vela non ha perso la forma e si riduce in due-tre minuti inclusi i matafioni che ho messo con anelli ribattuti sui piccoli rinforzi a rombo.

Adesso devo mettere dei matafioni decenti ma il risultato è questo:

[Immagine: b0f9b05c49f29180233fa52411792d28.jpg]

[Immagine: a6dc1d461b5b90b424d2cca887333cc8.jpg]

Buon vento!

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12-04-2023 16:14
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