La sa(e)ga del timone continua.
Oggi abbiamo dato una stuccata con bicomponente
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e, dopo aver atteso che lo stucco si asciugasse, una nuova e definitiva carteggiata, prima con i potenti mezzi
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poi con carteggiatrice a mano e alla fine usando proprio le mani per stondare al meglio il bordo d'entrata.
Poiché tutta la ferramenta era gia stata smontata abbiamo approfittato per dare una pulita e riverniciata di bianco (yachting) all'opera morta del timone.
Ringrazio Capitanmano per il consiglio dell'acqua dolce ma oramai i giochi sono fatti; inoltre dubito che la pala sarebbe entrata in una plebea vasca da bagno. C'è da dire che 'la trave' è stata smagrita di molto e col passare dei millimetri il legno si faceva via via sempre più asciutto (salvo nei solchetti della parte più bassa, asciugati e stuccati).
Approfitto proprio delle simpatiche insistenze in favore della Cecchi per rivolgere una ulteriore domanda:
la resina epossidica deve per forza essere 'di marca' e quindi acquistata presso uno ship chandler?
Non si tratta di braccia corte, è solo che quando sento spingere da dietro mi da un po' fastidio.
Chiedo questo perchè, se ho ben capito, i passi successivi dovrebbero essere di:
- dare un paio di mani di resina epossidica sull'opera viva del timone;
- dare 3 mani di AV.
Procediamo.