lungi da me sminuire la tua esperienza.
semplicemnte andando in giro per regate ho notato che in italia spesso e volentieri al 'ti protesto' non si da seguito, dando luogo a 3 diversi fenomeni:
1) non autopenalizzarsi quando si è protestati
2) protestare a caso o quasi (più che altro tra i campionatini di circolo)
3) subire scorrettezze e lasciar correre.
sono tre comportamenti scorretti, capita poi la regata con un minimo di serietà in più e sono batoste. idem per le bandiere gialle, ma è un altra storia.
io se un avversario compie un infrazione che mi danneggia e sono sicuro di ciò che è avvenuto lo protesto con l'intento di recuperare il torto subito. se ho il dubbio di aver commesso un infrazione e sento il 'ti protesto' mi faccio i due giri. se ne ho la certezza giro anche se non sento nulla.
quello che mi stupisce è che con dei buoni risultati già sicuri, una protesta pendendete e il rischio effettivo di perderla nessuno si sia preso la briga di comandare all'equipaggio l'autopenalizzazione, tanto per togliersi lo scrupolo: camminavate di più, avevate possibilità di recuperare.
in ultimo, non metto in dubbio che non si sia mai verificata una situazione di pericolo, ma non si protesta perchè una barca aattenta alla tua vita (per quello c'è la denuncia
![Wink Wink](images/smilies/wink.gif)
) si protesta perchè ti determina uno svantaggio.