All'inizio la gioia di finalmente possedere quello che si è sognato per tanto tempo (decenni) mi aveva reso molto ottimista sui tempi necessari alla riparazione dei vari problemi, anche perchè fino a quando non si mette mano non si capisce veramente l'entità dei problemi.
Ho iniziato smontando la magior parte della ferramenta di coperta, e già solo per questo c'è voluto un bel po' di lavoro perchè per raggiungere i bulloni dei candelieri o dei winch ho dovuto smontare praticamente tutti gli interni.
Sotto le basi dei candelieri il compensato marino che fa il sandwich della coperta era sempre marcio. Come intervento decidevo un perimetro oltre il quale il compensato semprava sano e effetuavo i tagli, poi con molta attenzione per non rovinare la schiuma sottostante rimuovevo il compensato da sostituire e quindi grattavo via la colla rossa con cui erano incollati per avere la schiuma pulita su cui ripartire con l'epossidica. Durante queste lavorazioni ho scoperto che quasi sempre c'era stato un errore di lavorazione, o meglio d'installazione. Sotto il compensato, dove dovevano essere posizionate le basi dei candelieri era stato messo un triangolo di legno massello in modo che i bulloni passanti dei candelieri quando sarebbero stati serrati non avrebbero schiacciato il sandwich (spero di essere chiaro). MA invece chi ha installato le basi dei candelieri non ha centrato questi triangoli di massello mettendo un bullone sul sandwich il quale poi pian piano ha ceduto ed il compensato col tempo si è marcito. allego foto
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Come riparazione ho tagliato un pezzo di compensato di mogano nella forma del pezzo asportato facendolo leggermente più grande, con tampone di cartavetrata e oglio di gomito ho cercato di rendere il nuovo compensato il più possibile preciso sulla sede dove doveva inserirsi. Poi con la resina epossidica una bella spenellata sulla sede e altrettanto sul superfice inferiore e sui bordi laterali del compensato. Poi addensavo la resina epossidica con microfibre fono a ottenere la consistenza giusta per poterla dare con la spatola dentata. Inserivo il pezzo di compensato marino e lo fissavo con chiodi do ottone dove sotto c'era del massello o con chiodi e graffette che poi rimuovevo dove sotto c'era solo schiuma. Dopo un paio di giorni rimuovevo eventuali chiodi o graffette, levigavo il compensato (come spessore aveva un millimetro in più dell'originale) e quindi impregavo tutto il pezzo di coperta con resina epossidica. Ovviamente a differenza del cantiere mi sono sempre segnato la posizione dei triangoli di massello per poterli centrare quando poi avrei dovuto fare i fori per i bulloni delle basi dei candelieri.
Altro problema riscontrato all'interno avevano messo delle piastrine di alluminio forate per far fare una migliore tenuta sul legno ai dadi dei bulloni dei candelieri. Purtroppo con il tempo l'alluminio si è sbricciolato e probabilmente i proprietari vedendo i candelieri che ballavano stringevano i bulloni provocando la penetrazione dei dadi nel legno. Ho tappato tutto con resina epossidica addensata.