@maro
in
http://www.marinepartseurope.com/it/volv...-4366.aspx
sottoesploso 1 - part. 25.
Quelli che in nautica sono chiamati invertitori sono in realtà riduttori-invertitori. Questi infatti assolvono a 2 funzioni:
1) ridurre i giri motore a quelli più opportuni per l'elica. Tale riduzione avviene per salti di ingranaggi (nei piccoli invertitori ad assi paralleli) tra un primario (piccolo) ed un secondario (più grande). Il rapporto di riduzione è dato dal rapporto tra il rispettivo numero di denti.
2) permettere l'inversione di rotazione dell'elica per eseguire la retromarcia.
Se tra due ingranaggi, tra loro ingranati, uno gira in senso antiorario, l'altro obbligatoriamente gira in senso orario e viceversa. Se il primario (ingranaggio motore) gira sempre in un senso, per invertire a comando il senso di rotazione del secondario (ingranaggio comandato-elica) non puoi far altro che inserire un 3° ingranaggio ( il 25 appunto).
Nei ns. riduttori-invertitori marini tutti gli ingranaggi sono sempre in presa.
L'innesto A o R è ottenuto da un 'clutch' (innesto a denti), calettato sull'asse secondario e libero di scorrere avanti o indietro a comando ed ingranare la dentatura frontale corrispondente dell'ingranaggio della marcia desiderata, rendendolo in tal modo solidale con l'asse secondario.